Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Chin-yen Yee |
Attori | Bryan Shu-Hao Chang, Hsiao-chuan Chang, Wei-Jie Hu, He Huang, Gina Chien-Na Lee Matthew Han-Ting Wei, Shu-Chun Yang, Huai-Yun Zhan. |
Tag | Da vedere 2015 |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 aprile 2015
Il ritorno alla regia di Yee Chih-yen dopo ben dodici anni di silenzio è un abilissimo esempio di opera che lavora su molteplici livelli di lettura. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Asian Film Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Lefty è uno studente del liceo così povero da non riuscire a pagare la retta dovuta. Stanco di essere sbeffeggiato a scuola per questo, decide di organizzare il furto di una statua di Sun Yat-sen, abbandonata nel ripostiglio della palestra scolastica. Mentre lavora al piano con i suoi amici, Lefty scopre che anche Sky ha ideato lo stesso furto: gli propone di unire le forze ma Sky si rifiuta.
Il ritorno alla regia di Yee Chih-yen dopo ben dodici anni di silenzio è un abilissimo esempio di opera che lavora su molteplici livelli di lettura. In superficie si tratta di una commedia ultraleggera e a misura di adolescente che, anziché assecondare la tendenza dominante alla scurrilità e alle pulsioni sessuali, adotta il registro dell'assurdo, di un nonsense che sta tra il cinema muto e Le petit Nicolas. Una comicità spiazzante, basata sulla reiterazione di battute o scene che non sono comiche di per sé: un effetto studiato e realizzato con profitto sulla mimica dei personaggi (la gag durante il furto della statua) e sulla combinazione di questi elementi.
Ma sotto l'apparenza esilarante e sostanzialmente priva di trama, ha luogo la metafora, immediata ma importante: attraverso il furto della statua i ragazzi si appropriano nuovamente di un simbolo, l'unico chiaro di fronte alla frammentazione dell'identità patria. Dalla divisione antica delle due Cine, continentale e Taiwan, a quella odierna tra ideologia Kuomingtang e nuove tendenze separatiste dell'isola, si arriva a un gruppo di ragazzi intento a litigare su chi sia il più povero e quindi meritevole di un riscatto sociale. Tra le divisioni politiche e sociali il sogno di Sun Yat-sen sembra quindi essersi frantumato, lasciando spazio a generazioni che si sono allontanate sempre più da quell'ideale rivoluzionario ma che forse necessitano di una guida, di un simbolo a cui aggrapparsi per ritrovare la strada perduta. Ritornando con maggiore consapevolezza su Meeting Dr. Sun è possibile così sviscerarne i molteplici rimandi nascosti: l'aria della Primavera di Vivaldi associata alla statua di Sun Yat-sen, che pare preludere a un rinnovato alito di vento rivoluzionario, o il nome Lefty, ovvero "sinistrorso", scelto appositamente per rappresentare la contrapposizione di schieramenti politici opposti, un tempo uniti nella concezione di una nuova e consapevole Cina.
Deludenti gli incassi in patria, ma molti premi in Asia per una delle sceneggiature più lucide e brillanti degli ultimi anni, non solo per il cinema taiwanese odierno.