Hide and Seek

Film 2013 | Thriller 107 min.

Titolo originaleSum-bakk-og-jil
Anno2013
GenereThriller
ProduzioneCorea del sud
Durata107 minuti
Regia diHuh Jung
AttoriJeon Mi-seon, Jung-Hee Moon, Hyeon-ju Son, Kim Won-He .
MYmonetro 2,41 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Huh Jung. Un film con Jeon Mi-seon, Jung-Hee Moon, Hyeon-ju Son, Kim Won-He. Titolo originale: Sum-bakk-og-jil. Genere Thriller - Corea del sud, 2013, durata 107 minuti. - MYmonetro 2,41 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Hide and Seek tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 12 aprile 2017

Per trovare suo fratello, un uomo dovrà risolvere un misterioso codice.

Consigliato nì!
2,41/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO NÌ
Un film che cerca di tenere continuamente alto il livello di tensione con il risultato di scoraggiare lo spettatore più smaliziato con un gioco che si logora in fretta.
Recensione di Emanuele Sacchi
Recensione di Emanuele Sacchi

Sung-soo, agiato businessman, ha un fratello, povero e solo, di cui non ha mai rivelato l'esistenza alla propria famiglia. Di fronte all'ennesimo grido di aiuto di quest'ultimo decide di andarlo a trovare e di affrontare finalmente i propri sensi di colpa mai sopiti. La verità che è destinato a scoprire, però, è ben più inquietante e sorprendente rispetto a quanto atteso.
Il brutale incipit delinea immediatamente i confini di genere del debutto di Huh Jung, iscrivendolo a pieno titolo nei canoni del nero thriller sudcoreano: disturbante, crudo e senza speranza. Cinema fortemente di genere, in cui la reiterazione di temi, personaggi e scene clou non rappresenta un problema, specie fin tanto che il pubblico premia ogni nuova uscita del filone, quasi a rivendicare con forza un primato che tanta influenza ha avuto e continua ad avere sul thriller mondiale di grande e piccolo schermo.
Anziché evitare le possibili trappole del genere - la prevedibilità dei colpi di scena e l'apparente immortalità di personaggi presi più volte a sprangate in testa - Hide and Seek ne inanella quasi con orgoglio una successione imbarazzante, rifugiandosi fino all'esasperazione in situazioni di suspense scontate quando non vetuste. L'insistito nascondersi in armadi da cui spiare le future vittime, la concentrazione della macchina da presa su porte blindate e finestre, linee di demarcazione tra mondi socialmente inconciliabili. L'intento è quello di mantenere continuamente elevato il livello di tensione opprimente, il risultato è quello di scoraggiare lo spettatore più smaliziato con un gioco che si logora in fretta.
Molteplici le influenze immediatamente identificabili, a partire da capisaldi del sottogenere social-thriller come Panic Room e Funny Games, ma la posizione assunta dal regista diverge dall'uno e dall'altro. Dove per Haneke gli assassini appartengono al medesimo milieu sociale della famiglia borghese scelta come vittima (e il movente non è esplicitato) e per Fincher sono dei ladri professionisti a colpire chi possiede troppo dove è più vulnerabile, per Huh Jung è in corso un chiaro conflitto sociale. Il senso di colpa dei benestanti, alla base dell'accumulo di una fortuna smisurata - dietro alla quale non possono che nascondersi i fatidici scheletri nell'armadio - è perlopiù legato a eventi dell'infanzia, in fondo totalmente giustificabili, ed è completamente mondato grazie al colpo di scena che muta registro e significato del film. Al contrario è impossibile per lo spettatore di Hide and Seek simpatizzare con i nullatenenti, sporchi esteriormente quanto moralmente, belve assatanate che invidiano le ricchezze altrui e perseguono il solo scopo di sostituirsi al ceto più abbiente, non di dimostrarsi migliori di esso. Una disamina così evidentemente reazionaria da rendere sostanzialmente impensabile Hide and Seek nel mondo del politically correct occidentale, ma per il pubblico sudcoreano - che al film ha regalato un incasso-record di circa 18 milioni di dollari nella prima settimana di programmazione - non è così: la suddivisione della società in caste e l'inevitabile, benché latente, scontro sociale sono sì presenti e percepiti, ma è altrettanto chiara la posizione in merito.
Riportando in fondo alla natura primigenia del cinema sudcoreano, al The Housemaid originale di Kim Ki-young e alla sua condanna della governante psicopatica e manipolatrice, anziché al remake di Im Sang-soo, in cui il personaggio si trasforma in martire della buñuelliana perversione dell'alta borghesia. Ma quel che nei primi Sessanta di un paese dilaniato dalla guerra e da un anti-comunismo viscerale pareva inevitabile, oggi assume le sembianze di un anacronistico alito di vento reazionario, che si serve delle armi in dotazione al cinema di genere per redimere il capitalismo con una dose minima di ave maria e la certezza di un'indulgenza plenaria.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
NEWS
NEWS
venerdì 21 marzo 2014
 

Cinquanta film, dieci ospiti in dieci giorni, due premi e cinque sezioni, sono i numeri con cui si presenta la 12/esima edizione del Florence Korea Film Fest, che si terrà dal 21 al 30 marzo al cinema Odeon di Firenze, tradizionale appuntamento dedicato [...]

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati