La buena nueva

Nel 1936, in un villaggio nel nord della Spagna, un giovane sacerdote assolve il primo incarico in una piccola parrocchia che aiuta una classe operaia. Egli è un testimone della rivolta militare che sfocia nella guerra civile spagnola e, mosso dalla sua fede, si muove per difendere il suo popolo. Fin dall'inizio della guerra, il villaggio dove il giovane protagonista arriva rimane all'interno dell'area del insubordinates militare franchista. Diventa ben presto un pretesto di repressione per essere considerati un "villaggio rosso". Basato su una storia vera, il film racconta come il giovane sacerdote si impegna a stare dai suoi parrocchiani e di come egli denuncia dal pulpito la gerarchia cattolica, le atrocità commesse in nome del Vangelo (scritto come una Santa Crociata) nella misura in cui rischierà la propria vita in nome di Cristo. La solitudine ossessiva lo porta vicino a Miguel Margari, una giovane maestra, il cui marito è stato ucciso dai fascisti. Margari diventa l'unico rifugio nel percorso di lotta impotente di Miguel, poiché lei è solo l'aiuto per compensare la sua profonda delusione.