Titolo originale | Baldios, Uchuu Senshi Baldios |
Anno | 1980 |
Genere | Animazione |
Produzione | Giappone |
Durata | 25 minuti |
Regia di | Kazuyuki Hirokawa |
Attori | Akira Kamiya, Banjou Ginga, Eiko Masuyama, Hidekatsu Shibata, Hideyuki Tanaka Hirotaka Suzuoki, Kaneto Shiozawa, Kazuhiko Inoue, Keiko Toda, Keiko Yokozawa, Ken'yû Horiuchi, Kiyonobu Suzuki, Kôhei Miyauchi, Mami Koyama, Masanobu Okubo, Minoru Inaba, Naomi Jinbo, Saeko Shimazu, Shinji Nomura, Shojiro Kihara, Takeshi Aono, Takkô Ishimori, Tamio Ôki, Tesshô Genda, Tomomichi Nishimura, Yoshino Ohtori, Yuji Mitsuya. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento domenica 17 ottobre 2010
CONSIGLIATO N.D.
|
Il protagonista della serie è Marin. Il suo pianeta d'origine non è la Terra ma S-1, un mondo abbandonato dai suoi abitanti a causa del massiccio inquinamento. Il padre di Marin, uno scienziato che cerca di trovare il modo per salvare il pianeta attraverso la tecnologia, viene ucciso proprio sotto gli occhi del ragazzo. Il capo dell'esercito, Gattler, non ha alcuna intenzione di salvare S-1, ma vuole abbandonare un mondo ormai in rovina e conquistarne uno il cui ecosistema ancora non è compromesso e, per questo, uccide l'imperatore e prende il controllo del governo, imponendo l'evacuazione immediata del pianeta. Dopo aver assistito alla morte del genitore, Marin riesce a fuggire a bordo della sua astronave, il Pulser Burn e, scampato ad una distorsione spaziale, si risveglia sulla Terra. Ma i terrestri non sono cordiali con lui. Attaccati dell'armata Aldebaran di S-1, vedono nel giovane una spia e non si fidano delle sue buone intenzioni. Solo grazie all'uso del Pulser Burn, di cui si rivela pilota insostituibile, Marin può entrare a far parte dei Blue Fixer, un gruppo di giovani che, guidati dal comandante Jonathan Bannister e dalla scienziata Era Queenstein, difendono la Terra.
Marin, tuttavia, non viene accettato subito dal gruppo nonostante il suo evidente spirito di dedizione alla causa. Per lui la cosa più importante, molto più che rimanere fedele al proprio popolo, è la protezione dell'ecosistema terrestre.
Akiyoshi Sakai, l'autore di Baldios - Il guerriero dello spazio, fa senza dubbio parte della vecchia guardia di coloro che concepivano, nel modo più tradizionale, la fantascienza come space opera. Tra le serie prodotte negli anni'80, Baldios rappresenta però un'eccezione nel genere dei così detti "robottoni". Se in questo filone, lo dice la parola stessa, l'elemento principale è il robot che combatte contro altri robot alieni antropomorfi per salvare la Terra (con sequenze più o meno riempitive di trasformazioni o unioni di diversi mezzi meccanici), qui il mecha riveste un ruolo secondario e fa da sfondo ad una vicenda interessata a toccare ben altri tasti. Anche la formazione del gruppo dei protagonisti non rispecchia i canoni classici del filone dei "robot componibili". Se, infatti, solitamente il tipico team è formato dal protagonista, che è anche il pilota principale, e da quattro spalle (solitamente due altri ragazzi, uno magro e uno più in carne, una ragazza e un bambino), in Baldios anche questa struttura non viene rispettata (i combattenti sono, infatti, due uomini e una donna).
Baldios - Il guerriero dello spazio è, prima di tutto, un racconto morale inteso in senso classico. Il fine di Sakai è in primo luogo quello di denunciare i rischi per la Terra causati dall'inquinamento, attraverso un racconto che rivela l'animo estremamente umanista dell'autore. Infatti, nella sua visione di una società futura, contrappone sul pianeta alieno due fazioni: quella dei militari ciechi e legati unicamente alla violenza i quali non comprendono quale sia il bene comune, e quella degli scienziati che, attraverso la ricerca e, dunque, tramite la ragione, vogliono creare una tecnologia che permetta a S-1 di tornare ad uno stato naturale. La ragione è incarnata appieno dalla scienza, contrapposta al potere militare.
È, infatti, l'aggressività il filo conduttore comune che lega tutti gli snodi cruciali della serie. Gattler uccide l'imperatore per diventare il dittatore di S-1 e, insensatamente, dà ordine di eliminare gli scienziati che rappresentano l'unica possibilità di salvezza; Marin uccide il fratello di Aphrodia, la protetta di Gattler, scatenando per sempre la sua ira; terrestri e abitanti di S-1 si combattono senza esclusione di colpi; Gattler preferisce deturpare la Terra piuttosto che non averla, e via dicendo. Insomma, tutti i personaggi, sia positivi che negativi, paiono privi di ogni ragionevolezza e guidati unicamente da propri impulsi personali, di fronte ai quali lo spettatore non può che riconoscerne gli errori. La stessa scelta di Marin di proteggere la Terra non viene fatta per il bene degli uomini ma della natura: che poi le due cose coincidano è un puro caso. Anche l'amore tra Aphrodia, il comandante dell'esercito di S-1, e Marin è del tutto irrazionale. La ragazza a causa di un passato drammatico ha soppresso ogni aspetto della propria femminilità e finisce per innamorarsi proprio dell'uomo che ha tradito il proprio popolo e ucciso il fratello.
Di fronte a tanta pazzia insita nell'uomo e che, sembra dirci Sakai, contro la quale l'antidoto della scienza non può nulla, l'epilogo di Baldios - Il guerriero dello spazio non può che essere fatalmente tragico, incorniciato da un paradosso temporale (degno di un racconto di Philip Dick e in linea con grandi film classici come Il pianeta delle scimmie) che lo avvicina ad un dramma dalle tinte shakespeariane.