Titolo originale | Fa dou daai jin |
Anno | 2004 |
Genere | Azione |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Patrick Leung, Corey Yuen |
Attori | Gillian Chung, Charlene Choi, Jaycee Chan, Wilson Chen, Donnie Yen, Tony Chiu-Wai Leung . |
MYmonetro | 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 agosto 2010
Le cronache di Huadu: La spada e la rosa è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO NÌ
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Nel reame di Huadu le donne, per volere della Regina, gestiscono il potere e gli uomini sono trattati come schiavi. Questo fino a che, come da profezia, lo Star of Rex non ritroverà Excalibur, ponendo fine alla maledizione che grava sul regno. Blue Bird e Spring, invece di ostacolare l'avverarsi della profezia, finiranno per innamorarsi di Star of Rex e del suo compare Blockhead, aiutandoli a detronizzare la malvagia Regina.
Noto internazionalmente come The Twins Effect II - in un tentativo di legare il film al precedente successo con le due Twins come protagoniste - Le cronache di Huadu è il tipico veicolo commerciale per lo sfruttamento di due icone teen del canto-pop come le Twins, al secolo Charlene Choi e Gillian Chung (quantomeno prima che uno scandalo sessuale minasse la carriera "virginale" di quest'ultima). Il modello sarebbe il mix di comicità demenziale e wu xia pian che a Hong Kong ha fatto la fortuna di Jeff Lau (A Chinese Odyssey 1 e 2, Eagle Shooting Heroes), ma qui siamo ad anni luce di distanza: dove Lau graffia con humour sia raffinato che scurrile, mostrando nel contempo un grande amore per un genere che ha contribuito a rinnovare, Le cronache di Huadu mette in scena solo effetti digitali scadenti e una sceneggiatura che eufestimicamente si può definire puerile (il personaggio di Donnie Yen si chiama Crouching Tiger Hidden Dragon come il titolo inglese de La tigre e il dragone, quello di Tony Leung Kar-Fai ripropone vetuste gag trans-gender). Nel contesto disastroso vien quasi voglia di recuperare, con qualche sforzo, la sequenza dell'ennesimo duello tra Donnie Yen e Jackie Chan, che rimanda chiaramente a quella "acquatica" di Hero e all'indimenticabile precedente in Once Upon a Time in China II. Poco da dire sul resto, da un Jaycee Chan totalmente inadeguato ai sorrisini insostenibili delle due "gemelline". Quando Hong Kong pensa solo al botteghino e si vede.