Anno | 2000 |
Genere | Horror |
Produzione | Francia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Lionel Delplanque |
Attori | Clotilde Courau, Clement Sibony, Vincent Lecoeur, Alexia Stresi . |
MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un maniaco stupratore e omicida si aggira nei boschi che circondano l'immensa villa del barone Ferse...
CONSIGLIATO NÌ
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Un maniaco stupratore e omicida si aggira nei boschi che circondano l'immensa villa del barone Fersen che, nel frattempo, ha ingaggiato cinque giovani attori per allietare la festa di compleanno di suo nipote. Si troveranno inaspettatamente a partecipare ad uno spettacolo di terrore e morte.
Un misterioso Barone invita cinque giovani attori in uno sperduto casolare per allestire la favola di Cappuccetto Rosso per il nipote autistico. Ma nel bosco che circonda la villa si aggira un sanguinoso serial killer e, quando cala la notte, i ragazzi si trovano faccia a faccia con la morte. Il film ha incasssato benissimo in Francia anche se manca di originalità nella trama a cui si supplisce con un autocompiacimento estetico che alla lunga diventa irritante. L'unica cosa veramente apprezzabile è il tributo a Dario Argento nella scena dell'omicidio nel bagno.
UNA BUONA PARTENZA IN QUESTO FILM CHE PORTA LA FIRMA FRANCESE.. QUI IL REGISTA SI ISPIRA PROBABILMENTE ALL'HORROR ITALIANO ALLA DARIO ARGENTO DEGLI ANNI '80-90 ED AL TRASH AMERICANO SEMPRE DI QUEGLI ANNI... DISTACCANDOSENE ED AGGIUNGENDO DEL "PROPRIO" E REALIZZANDO UN FILM A TRATTI INCISIVO, CON EFFETTI, COLONNA SONORA E GIUSTE INQUADRATURE.
"In fondo al bosco" è il tentativo mal riuscito di un horror vero, sceneggiatura e trama in competizione per il meno peggio, attori scadenti buoni per le passerelle, il film brucia le premesse iniziali con un incedere lento, noioso e prevedibile per poi mischiare le carte nel tentativo di sorprendere, il poliziotto sembra "vito catozzo" e il finale l'imitazione di un [...] Vai alla recensione »
Horror francese in compagnia dei lupi, con un’interessante moltiplicazione del “referente“. La fiaba di Cappuccetto Rosso è non soltanto la pièce che cinque attori giovani e belli sono chiamati a rappresentare nel maniero di un nobile e del di lui catatonico nipote, ma anche la chiave di lettura del massacro al quale sono tutti destinati. Nulla di nuovo nel film di Lionel Delplanque, che anzi torna [...] Vai alla recensione »