Il mistero del castello

Primi anni del Novecento. In un cimitero di campagna si sta seppellendo una bara quando un uomo, dopo averla benedetta, la perfora provocando un grido e una fuoriuscita di sangue. Successivamente una coppia di neosposi inglesi si trova con l'auto in panne proprio da quelle parti. Trovata ospitalità in una locanda desolatamente priva di clienti i due vengono invitati a cena dal proprietario del castello che domina la zona. Non sanno che si tratta del capo di una setta di vampiri.
Anche se il plot iniziale rimanda a The Black Cat del 1934 questo film della Hammer entra a buon diritto tra i cult della casa cinematografica britannica. Perché qui non si tratta tanto dello sviluppo degli eventi che sono oggi (e probabilmente erano anche all'epoca) decisamente prevedibili. I due sposini diverranno vittime del perfido Ravna e dei suoi accoliti e trovare aiuto nei terrorizzati villani non sarà facile. A meno che non intervenga in modo risolutorio il misterioso uomo del prologo. Ciò che conta è il 'clima' in cui si svolge la tenebrosa vicenda che porta in sé indelebilmente il marchio Hammer. Quei colori vivaci, quei rossi che più rossi non si può, quell'eleganza non solo negli abiti ma negli ambigui portamenti, tutto ciò fa parte di uno stile inconfondibile che non poteva appartenere a nessun altra produzione, indipendentemente da chi si trovasse dietro la macchina da presa. Ovviamente siamo distanti dalla lettura odierna del mito letterario del vampiro anche se le implicazioni erotiche, ovviamente con la consapevolezza dei limiti censori, non mancano. La scena in cui la giovane Marianne viene sedotta (molto prima che il temibile morso la ponga sotto il dominio della setta) è di quelle che si ricordano per la dimensione ipnotica della musica e per il modo in cui il montaggio gioca sugli sguardi dei presenti. Non è escluso poi che il grande onnivoro di cinema Stanley Kubrick non abbia pensato alla festa in maschera quando elaborava il suo ultimo capolavoro: Eyes Wide Shut. 

Ai primi del Novecento, due sposi inglesi attraversano in auto la Foresta Nera e rimangono in panne. Vengono ospitati dal castellano Ravna, che si rivela essere un vampiro. Il marito riesce con l'aiuto di un professore a sconfiggere Ravna e a liberare la moglie.