Nato da genitori russi ebrei immigrati, è nell'US Army durante la Seconda Guerra Mondiale che Mel Brooks fa le prime esperienze da comico: intrattiene infatti i suoi commilitoni con esilaranti parodie che lo convincono, una volta tornato alla vita civile, a tentare la via del comico di professione. Si racconta che nei suoi spettacoli dei primi anni, se incappava in un pubblico difficile alla risata, usasse di punto in bianco tuffarsi vestito in piscina per scatenare ilarità.
La grande palestra di Mel Brooks è però lo "Your Show of Shows" di Sid Caesar, dove scrive battute e barzellette per tanti ospiti di prestigio tra cui Woody Allen, aggiudicandosi persino un Grammy. Dopo aver scritto diverse commedie e fortunati format tv, nel 1964 sposa Anne Bancroft che lo convince a tentare la carta del cinema. L'esordio è del 1968 con Per favore non toccate le vecchiette, fantasiosa traduzione italiana per The producers: non un grande successo al botteghino, ma che vale a Mel Brooks l'Oscar per la sceneggiatura. Il mistero delle dodici sedie bissa purtroppo il mezzo flop economico di The Producers, ma dalla manica di Mel Brooks sta già facendo capolino l'asso che farà la sua fortuna: la parodia. Mezzogiorno e mezzo di fuoco è un incredibile successo di pubblico e di critica: il film resta uno dei più genuinamente spassosi episodi della commedia americana del dopoguerra, surclassato peraltro dal pressoché contemporaneo Frankenstein Junior, con uno strepitoso Gene Wilder ancora una volta protagonista.
Autore, regista ed interprete dei suoi film, Mel Brooks realizza una parodia dietro l'altra senza risparmiare nessuno: Alta tensione (Hitchcock e La donna che visse due volte in particolare), Balle spaziali (Guerre stellari), Dracula morto e contento, Robin Hood, un uomo in calzamaglia.
Sebbene l'irriverenza del regista vada facendosi via via meno graffiante, i suoi film sono sempre molto attesi e accolti con entusiasmo dal pubblico di tutto il mondo.