Al via restauro sala Palazzo Venezia, cercando anonimo autore
ROMA, 26 LUG - L'arco è teso, mentre Ercole punta
la freccia sugli uccelli di Stinfalo scappati dall'Arcadia.
Nonostante i colori offuscati, poco più in là si riconosce
ancora la sua barba riccia, con il leone nemeo che gli stringe
la gamba. Ed ancora mentre carica sulle spalle la cerva di
Cerinea e poi affronta il Drago Ladone, tra le graffette in
metallo che ne ancorano l'intonaco al muro. Ma davvero dietro
quelle pennellate coloratissime e colte si nasconde la mano del
Mategna? è il mistero cui spera di rispondere a Palazzo Venezia
a Roma il restauro appena partito della Sala delle Fatiche di
Ercole. Finanziato con una donazione liberale di 150 mila euro
dalla Fondazione Silvano Toti e realizzato dal Consorzio
L'Officina per il Polo Museale del Lazio, l'intervento in
quattro mesi riporterà all'originario splendore uno degli
ambienti più raffinati e antichi del palazzo voluto dal
Cardinale Pietro Barbo a metà del XV secolo, poco prima di
diventare Papa Paolo III. Cercando finalmente anche di svelarne
l'anonimo pittore
(ANSA)