Stefania Rocca, Roberto Andò e il compositore Teho Teardo sono i protagonisti di una puntata che guarda ai segreti e omaggia Ettore Scola.
di Mario Sesti
C'è un filo sottile che tiene in piedi con una tenacia che potrebbe sorprendere più di uno spettatore questa puntata di Splendor dedicata al segreto, un filo teso da una serie di piccoli omaggi ad Ettore Scola.
Gli omaggi a Scola sono dettagli, riferimenti o servizi che lasciamo a voi scoprire (spoiler: il primo e più grande è il nome stesso della trasmissione). I segreti da svelare in questa puntata abbiamo avuto l'ardire di pensare che siano tra i più strani e meno consueti tra quelli che ci circondano.
È ad esempio un segreto tra finanza e spiritualismo quello custodito dal monaco certosino al centro di Le confessioni, il cui regista Roberto Andò, ci racconta. Ma anche Teho Teardo, uno dei compositori più spiazzanti nel panorama italiano, seduto accanto a Valentina Cervi, ci ha raccontato se esiste un possibile segreto del fare musica (esiste!).
Fin dalla prima puntata Splendor ha avuto il privilegio di poter lavorare su un archivio di immagini tra i più prestigiosi al mondo, quello dell'Istituto Luce, per svelarne i segreti. Le sue immagini e i suoi reportage si sono schiusi in piccoli servizi quasi fragranti, questa volta non mancherà di raccontare come abbiamo inteso e un po' cullato l'idea di segreto nel corso del novecento. Ma ancora un'interprete versatile come Stefania Rocca ci racconta assieme al regista Vittorio Sindoni, cosa ci sia di così misterioso nell'amore accecante della madre che interpreta in Abbraccialo per me.
In più anche Niccolò Ammaniti ci racconta i segreti che hanno portato i protagonisti del suo libro a rimanere soli sulla terra, tutto accompagnato dalle note degli Splendors (il gruppo che sì è formato apposta per la trasmissione) e con la chiusa di un quartetto incendiato dal sax e dalla voce di Cristina Polegri.