Tra le tante nuove serie del network spicca il ritorno delle Charlie's Angels.
di Mattia Nicoletti
Il numero fortunato dell'ABC per la prossima stagione potrebbe essere il 13 (che negli USA abitualmente porta sfortuna). Tredici sono infatti i nuovi tv show che il network lancerà fra autunno e midseason. Confermati i vari Grey's Anatomy, Castle, The Middle, Desperate Housewives, Body of Proof, Cougar Town, Modern Family, l'ABC ha presentato una varietà di serie da coprire molti generi, dal fantasy al retro,dal drama alla comedy. Cominciamo dal remake di Charlie's Angels. Tre ragazze in cerca di pericolo, può essere un rischio, ma se realizzato come gli attuali action con una buona dose di ironia e con dei personaggi attualizzati (su questo non abbiamo dubbi) potrebbe essere una delle sorprese dell'anno. Nella parte dei tre angeli Rachael Taylor, Minka Kelly e Annie Ilonzeh, la voce di Charlie in originale sarà di Robert Wagner. L'airline drama Pan Am, ambientato negli anni '60 quando la linea aerea statunitense era la più cool, è invece una storia di piloti, hostess e steward in stile Mad Men (così come lo è Playboy Club dell'NBC) che ricostruisce un'epoca. Tra i protagonisti Christina Ricci.
Il filone fantasy è rappresentato da Once upon a time, creato da Adam Horowitz e Edward Kitsis, due degli sceneggiatori di Lost. Lo show si presenta come uno dei più innovativi della stagione poiché unisce la realtà con le fiabe classiche mettendo una donna dal passato burrascoso in un paesino del Maine dove personaggi da favola come Biancaneve e la strega cattiva sono tra gli abitanti della cittadina. Nei puri drama troviamo Revenge con Emily VanCamp e Madeleine Stowe immerse in atmosfere e plot che richiamano vagamente il Conte di Montecristo, mentre tra le comedy più interessanti troviamo Apartment 23 storia di una ragazza del Midwest che si trasferisce a New York in cerca di gloria che finisce per condividere un appartamento con una folle collega di coffee shop. Molta curiosità c'è poi per Scandal, la nuova serie di Shonda Rhimes (sorpresa sorpresa non è un medical drama!) in cui una political crisis manager e il suo team risolvono i problemi altrui ma fanno fatica a risolvere i propri.