Advertisement
Festival di Locarno. Viaggio nel mondo dei Manga

Manga Impact: seconda parte.
di Bettina Villani

Manga Impact Round Table
Yoshiyuki Tomino (82 anni) 5 novembre 1941, Kanagawa (Giappone) - Scorpione.

venerdì 14 agosto 2009 - News

Manga Impact Round Table
A Partire dal 24 Settembre 2009 Rai4 manderà in onda, senza censura, due serie TV esplicitamente pensate per un pubblico adulto. Sto parlando di: Tengen Toppa Gurren Lagann – prodotta dallo Studio Gainax – e Code Geass: Lelouch of the Rebellion – prodotta dallo Studio Sunrise. In vista di quest'evento, Manga Impact presenta il primo episodio delle due serie e i due lungometraggi tratti da Gurren Lagann: Tangen Toppa Gurren Lagann The Movie: Childhood's End (Hiroyuki Imaishi, 2008) e Tangen Toppa Gurren Lagann The Movie: The Lights in the sky are stars (Hiroyuki Imaishi, 2009).
Veramente molto interessante è stata anche la Manga Impact Round Table, che questa domenica ha riunito intorno a un tavolo, oltre al grande regista Yoshiyuki Tomino, anche le due nutrite delegazioni mandate rispettivamente dalla Gainax e dalla Sunrise.
Tra le altre personalità presenti al tavolo: Maurizio Nichetti, che ha consegnato il Pardo d'onore a Yoshiyuki Tomino nel corso della Manga Night; Kunio Kato, autore della Maison en petits cubes (2008) – piccolo capolavoro di soli 12 minuti che ha vinto un meritatissimo Oscar come migliore corto d'animazione; Ichiro Itano – noto ai più come esperto animatore di scene d'azione e di combattimento aereo, dotato di uno stile tutto particolare al punto che il suo modo di rendere il movimento e la prospettiva nelle scene d'azione è stato chiamato "Itano Circus"; Yuyama Kunihiko – regista del film Pokemon: diamond & pearl, di cui è stato presentato il trailer in piazza Grande, alla presenza del regista e della Idol Shoko Nakagawa, interprete della sigla del nuovo lungometraggio.

I corti d'animazione
Nel frattempo continuano le proiezioni dei corti. Tra le quali sono stata colpita, oltre che dai cortometraggi di Osamu Tezuka, dal lavoro di Kawamoto Kihachiro.
Kawamoto si avvicina all'animazione in stop motion durante gli anni '50 quando entra in contatto con il lavoro dell'animatore Ceco Jirì Trnka. Dopo di che decide di "andare a bottega" dal primo e leggendario animatore stop motion giapponese: Tadahito Mochinaga. Nel 1963 si reca a Praga per imparare i segreti dell'animazione Ceca da Trnka che stimolerà Kawamoto ad utilizare nel suo lavoro la ricca ed antica eredità culturale del suo paese. In Giappone Kawamoto è famoso per la sua abilità nel creare i burattini che poi verranno utilizzati nelle serie animate.
Inutile dire, che i burattini che ho visto animarsi sullo schermo mi hanno ricordato per perfezione di forma ed espressività le maschere del No e raffinatissime marionette del Buraku (Teatro tradizionale di marionette).
Tra i lavori di Kawamoto presentati ho il piacere di ricordare: The Book of Dead (2005). Si tratta del secondo lungometraggio realizzato dall'autore.
The Book of Dead si basa su una novella di Shinobu Orikuchi che a sua volta si fonda su un fatto reale avvenuto nel 750 AC. Questa è l'era in cui il Buddismo viene importato dalla Cina e le principesse altolocate cominciano ad interessarsi a questa nuova religione. Il progetto sta particolarmente a cuore all'autore che in questo modo vuole aiutare tutti gli innocenti che sono morti in guerra a trovare pace. Infatti, secondo la logica buddista, solo quegli spiriti che finalmente si staccano dal mondo dei vivi possono partecipare nuovamente al ciclo di rinascita.
La qualità della realizzazione dell'animazione di questi pupazzi, i cui volti, attraverso il sapiente uso della manipolazione, della luce e della regia, divengono espressiva sintesi delle più delicate emozioni dell'animo umano, ricreano sullo schermo tutte le suggestioni, i profumi e i colori di un'epoca antica, raffinata e colta. Iratsume, giovane principessa del ramo Nanke della famiglia Fujiwara e protagonista della vicenda, s'impegnerà nella realizzazione di un bellissimo dipinto che consentirà allo spirito del principe Otsu - condannato ingiustamente a morte a causa di un intrigo di corte – di pacificarsi con il mondo.

Il realismo di Yashiyuki Tomino
Come si diceva poco sopra, Yashiyuki Tomino ha ricevuto il Pardo d'onore in Piazza Grande durante la Manga Night. Dopo la cerimonia, sono stati proiettati nell'ordine: Mobile Suit Gundam I (1981, Yashiyuki Tomino), Maison en petits cubes (2008, Kunio Kato) e a finire Akira (1988, Katsuiro Otomo).
Yashiyuki Tomino inizia la sua carriera nel 1963 alla casa di produzione di Osamu Tezuka la Mushi Production collaborando alla prima serie televisiva animata giapponese Tetsuwan Atomu - meglio conosciuta come Astro Boy.
In seguito divenne uno dei membri più importanti della Sunrise, dove diresse diverse serie animate dal 1970 in poi.
Il suo maggiore contributo consiste nell'aver trasformato i robot – che fino a quel momento erano state delle super macchine dotate di poteri quasi divini – in vere e proprie macchine da guerra reali. Da Super Robot quindi, a Robot Reali.
Mobile Suit Gundam fu seguito da numerosi sequels, spin-offs e merchandising sino a divenire una delle serie animate più popolari della storia.
All'interno di questa rassegna di Tomino è stata proiettato anche Space Runaway Ideon: be Invoked. Con questo film si voleva dare un finale alla serie televisiva Ideon che venne interrotta prematuramente nel 1981 ad un passo dalla fine. Come in Gundam la guerra anche qui viene presentata con forte realismo, la morte durante un conflitto infatti, non può essere selettiva; infatti, il film a tratti è molto crudo, Tomino nella battaglia finale non risparmia nessuno.
Lungometraggi
A questo punto, non posso dimenticare di menzionare, tra i tanti, due lungometraggi molto interessanti: 5 Centimeters per Second: a Chain of Short Stories about their Distance (Makoto Shinkai, 2007); e Tekkonkinkreet (Michael Arias, 2006).
Il primo film è stato presentato in Italia al Future film Festival del 2008 dove ha vinto il Lancia Platinum Grand Prize, ovvero il premio per il miglior lungometraggio d'animazione o con effetti speciali. Ricordo questo film per la sua capacità di fondere con maestria poesia, arte e perizia tecnica, disegno animato e nuove tecnologie, all'interno di una storia emozionante e profonda in cui ogni elemento strutturale del film, dalla sceneggiatura fino al montaggio comunica una grande ispiazione e sensibilità. Il nucleo tematico centrale, che viene sviluppato nel corso dei tre episodi di cui è composto il film, è la profonda e insuperabile distanza psicologica tra gli esseri umani, che per quanto si avvicinino, non riescono mai a toccarsi.
Il secondo film di cui sopra, è diretto dall'americano giapponese d'adozione Michael Arias, uno dei produttori di Animatrix al suo debutto registico. Il soggetto è tratto dall'omonimo manga di Taiyo Matsumoto. Siamo di fronte al primo importante lungometraggio animato giapponese diretto da un regista non-giapponese, che per tecnica, sensibilità registica non ha nulla da invidiare agli autori nipponici.
Nei prossimi giorni l'ultima parte di Manga Impact.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati