Un destino svelato dal suo cognome. Dopo aver preso parte a due dei telefilm più amati/odiati dai teenagers per la particolarità delle loro storie, l'attrice Sydney Tamiia Poitier emerge dal mucchio sotto la stella di Tarantino. Riuscirà a essere conosciuta di più perfino in Italia? Pelle d'ebano, cappelli riccissimi di solito raccolti in una domestica coda di cavallo, vestiti semplici e lo stesso sguardo di papà: uno sguardo da Oscar.
Figlia d'arte, suo padre è l'attore premio Oscar Sidney Poitier e sua madre l'attrice Joanna Shimkus, Sydney Tamia Poitier è inoltre sorella dell'attrice e regista Anika Poitier.
Dopo essersi laureata alla New York University, decide di seguire la strada del cinema, debuttando nel 1998 nel film Park Day (1998) di Sterling Macer Jr., con Hill Harper. La si vede recitare spesso e volentieri accanto a suo padre, per esempio nel film tv Free of Eden (1999), ma non mancano anche le ottime "partecipazioni solitarie" come in Fino a prova contraria (1999) di Clint Eastwood.
Comincia a essere riconosciuta quando le attrici Helen Mirren, Anne Heche, Mary Stuart Masterson, con la produttrice e regista Jana Sue Memel, si mettono in testa di girare un film, On the edge (2001), e sarà proprio questo a renderla più nota al pubblico americano. Ma non basta ancora. Sydney è ancora molto lontana dalla fama che aveva raggiunto il padre. Non basta nemmeno il film della sorella Anika Poitier The Devil Cats (2004) e una parte scritta e fatta apposta per lei a renderla very famous.
Inaspettatamente sarà all'interno del tubo catodico e nella quotidianità dei telefilm che questa attrice emergerà notevolmente. Nella prima stagione di Joan of Arcadia (2003-2004), reciterà la parte di Rebecca Askew, ragazza particolarmente graziosa della quale il fratello maggiore della protagonista del serial, Kevin, è innamorato. In seguito, sarà accolta a braccia aperte e come regular nel cast di Veronica Mars (2003-2004), ma qui, disgraziatamente, per la natura del format, il suo ruolo, che prima era stato ideato come uno dei co-protagonisti, verrà ridimensionato notevolmente, con la conseguenza che solo dopo 8 episodi, il suo personaggio, quello dell'insegnante di giornalismo di Veronica Mars, sarà completamente estromesso dal telefilm.
Poco importa, la Poitier può sempre pregiarsi di avere vinto il Leopardo d'Oro al Festival di Locarno per il film Nove vite da donna (2005) di Rodrigo Garcìa, nel ruolo di Vanessa. Premio che comunque ha dovuto condividere anche con le altre attrici del film come Glenn Close, Dakota Fanning, Holly Hunter, Sissy Spacek e Robin Wright Penn. Continuano i suoi excursus nel mondo della televisione (una piccola parte in un episodio di Grey's Anatomy nel 2006) e poi fa un vero e proprio colpo da 100 quando Quentin Tarantino la chiama per Grindhouse - A prova di morte (2007), pellicola all'interno della quale interpreta la dj più famosa di Austin, Jungle Julia che, desiderosa di una vacanza con le amiche, si lascia conquistare dal Texas by night, ma che non sa di essere nell'occhio di un pericoloso e quantomeno singolare serial killer.
Lascia ancora poche tracce del suo lavoro, Sydney... Certo, quando il padre è un pezzo da 10 del cinema, è un po' difficile farlo. Ma non si sa mai, speriamo che "qualcosa" si muova.
