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Frances Fisher

Frances Fisher è un'attrice, è nata il 11 maggio 1952 Frances Fisher ha oggi 72 anni ed è del segno zodiacale Toro.

Un'aristocratica 2.0

A cura di Giuseppe Grossi

Ci sono attrici che non sembrano appartenere a questa epoca. Il fascino nostalgico di Frances Fisher la rende un'algida bellezza aristocratica, accompagnata da una compostezza quasi ottocentesca. Una donna che sembra attraversare il tempo, portando con sé il candore di un viso regolare e il calore di una rossa chioma che ne suggeriscono l'imprevedibilità. Frances Fisher è un'attrice tutt'altro che banale, scelta per ruoli assai diversi tra loro che ne confermano la duttilità espressiva. Sembrerebbe madre di Tilda Swinton, ma lo è di Francesca Eastwood, figlia di Clint. E se la ricordiamo soprattutto in Titanic, mamma autoritaria impegnata a stringere corpetti, non è soltanto per il successo di un film epocale, ma perché alle prese con gli abiti di un tempo che forse davvero le appartiene.

La vita e il teatro
Nata nel paesino inglese di Milford on Sea nel 1952, Frances Fisher è figlia di una casalinga e di un dirigente di raffinerie petrolifere. Il lavoro paterno vincola la famiglia a viaggi in tutto il mondo, con incessanti spostamenti che portano i Fisher in Brasile, Canada, Colombia, Francia, Inghilterra Italia per poi stabilirsi in Texas dove Fisher completa gli studi col diploma e inizia a lavorare come segretaria. Il richiamo della recitazione è incessante e la porta ad nuovo percorso itinerante. Prima in Virginia, al Barter Theatre, e poi verso l'obbligata meta di New York. Qui studia negli Actor Studios sotto l'ala protettrice di Lee Strasberg e dà il via ad una lunghissima carriera teatrale. Il palco dell'Off Broadway la vede impegnata nell'adattamento di grandi classici della letteratura europea come 1984 di Orwell, Il Gobbo di Notre Dame di Hugo e diversi spettacoli shakespeariani. A Los Angeles invece condivide la scena con colleghi di prim'ordine come Annette Bening ed Alfred Molina.

Gli esordi televisivi
Parallelamente agli impegni teatrali, Frances Fisher avvia costanti collaborazioni con produzioni televisive. Dal 1976 al 1981 è tra i numerosi protagonisti della longeva soap Ai confini della notte, mentre dal 1985 al 1987 entra a far parte dei cast di Sentieri e Un giustiziere a New York. La gavetta nel piccolo schermo, tra l'altro in produzioni di evidente stampo "sentimentale", indirizzano i primi passi cinematografici di Fisher, infatti la vediamo nel patinato I duri non ballano (1987), nel drammatico L'ultimo round (1987) e nella commedia Roxy - Ritorno di una stella (1990). Le esperienze nel cinema non ostacolano un regolare percorso televisivo che accompagnerà Frances Fisher durante l'intero corso delle sua carriera.

L'affermazione cinematografica
C'è una diga che attraversa vita e professione di Frances Fisher. Una diga con un nome ed un cognome: Clint Eastwood. Al di là del matrimonio tra i due, l'autore californiano impreziosisce il percorso di attrice della sua futura ex moglie, condizionandone anche la percezione nel pubblico. Con il capolavoro Gli spietati (1992), vincitore di quattro premi Oscar, Eastwood la ingloba in una visione inedita di western, secco e arido come l'animo violento dei protagonisti, al limite di un cinismo quanto mai coraggioso da rappresentare. A questo successo, seguono Perversioni femminili (1996) e Striptease (1996), due film spinti nei contenuti, ma opposti nello stile di messa in scena. Nel 1997 è il tempo di un secondo apice con un ruolo marginale, ma favorito dalla scrittura di James Cameron e dalla prova di Frances Fisher. La sua fredda matrona di Titanic (1997) è un personaggio che rimane impresso tanto quanto un'opera maestosa ed epocale per incassi e gradimento popolare. Gli anni successivi dimostrano come Frances Fisher sia un'interprete trasversale ai generi, infatti partecipa all'adrenalinico action movie Fuori in 60 secondi (2000), al drammatico La casa di sabbia e nebbia (2003) e alla commedia sentimentale Laws of Attraction - Matrimonio in appello (2004). In seguito, mentre numerose produzioni televisive (Eureka, The Shield, The Mentalist, Cold Case, C.S.I.) rendono la carriera cinematografica piuttosto altalenante nella regolarità, si dedica ad un cinema più impegnato e meno dedicato esclusivamente all'intrattenimento. Dopo The Kingdom (2007), Paul Haggis le concede un ruolo in Nella valle di Elah (2008) che per toni sommessi e impegno socio-politico ricorda la poetico dell'ultimo Clint Eastwood. Nel 2011, dopo Titanic, ritrova Billy Zane nel thriller Roommate (2011). Ancora ritorni e presunti déjà vu in The Host (2013), in cui Frances Fisher entra a far parte di un film tratto dal romanzo L'ospite. Il libro, scritto da Stephenie Meyer, madre letteraria di Twilight, ripropone difficoltà amorose estreme, gestite ancora una volta da un triangolo di adolescenti. Frances Fisher ha aggiornato i numerosi fan del film attraverso foto e news pubblicate sul suo profilo Twitter, dimostrandosi tutt'altro che una donna d'altri tempi, ma quanto mai al passo con i mezzi e le esigenze di un cinema che cambia e si evolve oltre ogni nostalgia.

Ultimi film

I film più famosi

Drammatico, (USA - 2007), 124 min.
Poliziesco, (USA - 2007), 110 min.
Western, (USA - 1992), 122 min.
Drammatico, (USA - 2014), 104 min.
Fantascienza, (USA - 2013), 125 min.
Azione, (USA - 2000), 117 min.
Fantascienza, (USA - 2013), 122 min.
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