Kim Rossi Stuart è un attore italiano, regista, sceneggiatore, è nato il 31 ottobre 1969 a Roma (Italia). Kim Rossi Stuart ha oggi 54 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.
Se alla Mostra del cinema di Venezia uno degli attori europei più belli, Javier Bardem, può recitare in Mar adentro di Alejandro Amenabar la storia vera d'un marinaio di Galizia tetraplegico, paralizzato da un incidente che gli ha leso il midollo spinale, uno degli attori italiani più belli, Kim Rossi Stuart, si occupa d'un figlio handicappato ne Le chiavi di casa di Gianni Amelio. L'impegno civile e politico sarà stato ormai sostituito, per gli autori del cinema, dal «caso umano» individuale, dalla decisione e bontà da volontariato? La protesta avrà lasciato posto alla compassione?
In ogni caso, Kim Rossi Stuart non sarebbe stonato. Romano, 35 anni, figlio di una ex modella e di un attore quasi più bello di lui, capace di parlare inglese e francese, bravo a nuotare, legato alle tre sorelle (Ombretta, Valentina, Loretta), laconico, riservato, è un uomo che non soffre di ansia, calmo. «Non ho fretta» è il suo motto, contrastante con l'affanno e la velocità delle società contemporanee. Se n'è andato di casa a quattordici anni, ha lasciato la scuola per studiare recitazione, è diventato presto noto negli sceneggiati televisivi (il massimo è stato Fantaghirò, dove era un principe) soprattutto per la sua grande bellezza: viso, naso e bocca disegnati alla perfezione, lo sguardo nebbioso e pensoso, un'aria remota di distacco, il sorriso raro però molto seducente.
Non capita spesso, ma la bellezza non esclude la bravura Anzi. Dopo il successo televisivo, Kim Rossi Stuart ha deciso di lavorare soltanto con registi di qualità, e ha fatto bene. Con pari efficacia è stato il giovane Gesù ne I giardini dell'Eden di Alessandro D'Alatri e il ribaldo Lucignolo nel Pinocchio di Roberto Benigni; a teatro è stato Amleto sotto la guida di Antonio Calenda, ma anche Macbeth diretto da Giancarlo Cobelli; ha recitato uno psicolabile in Senza pelle di D'Alatri, un esule polacco ne La ballata del lavavetri di Peter Del Monte; ha interpretato la piccola parte d'un frate ne Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud e un personaggio ben più rilevante in Aldilà delle nuvole di Michelangelo Antonioni. Bravo e bello, adesso che l'approdo all'età adulta gli ha fatto perdere la fragilità adolescente può affrontare ruoli persino più importanti, può sfidare la popolarità.
Da Lo Specchio, 21 agosto 2004