Un dramedy in cui un giovane ex-enfant prodige squattrinato si trova costretto a fingersi malato di cancro per non essere sfrattato di casa. L'incontro con Claudia, una ragazza malata terminale, lo costringe a confrontarsi col suo castello di bugie. Espandi ▽
Diventato per qualche tempo famoso da bambino come protagonista di spot pubblicitari, Pietro ha ormai trent'anni, sogna ancora invano di fare l'attore, e sbarca il lunario insegnando teatro in parrocchia. Orfano di madre, non ha rapporti col padre, e vive in un appartamento della stessa diocesi assieme al coinquilino Nicolas, infermiere menefreghista con un divorzio alle spalle. Per evitare lo sfratto di entrambi da parte del parroco, Nicolas si inventa una bugia feroce dicendo al prete che Pietro ha un tumore. Prima che riesca a confessare tutto, Pietro conosce Claudia, vera malata terminale, e ne rimane subito affascinato. L'intesa tra i due aumenta man mano, e così per lui svelare la verità sarà sempre più difficile.
L'intenzione è di tenere insieme vari toni, dalla commedia al dramma, ma il passaggio tra il registro comico e la dimensione tragica a volte non avviene con la giusta fluidità). Col progredire della storia, si avverte una difficoltà nel gestire i cambi di tono del film. Come se tanti fossero i sentieri abbozzati, dalla commedia romantica al filone amore e malattia, dal buddy movie al dramma familiare, ma nessuno dei quali intrapreso con convinzione fino in fondo.