Nel bel mezzo di una terrificante pandemia in Australia, un padre affronta la natura selvaggia in cerca di qualcuno disposto a proteggere la sua piccola.
di Francesca Ferri
In un'Australia devastata da un'invasione di zombie, Andy e Kay, marito e moglie, cercano in ogni modo di proteggere se stessi e la figlia di un anno, trovando rifugio su una barca. Dopo una serie di incidenti, Andy si ritrova da solo con la figlia Rosie a cercare di schivare le creature infette e trovare un riparo sicuro. Persa l'amata, dunque, Andy scopre di essere condannato a trasformarsi in un non morto: riuscirà a trovare qualcuno a cui affidare la figlia prima che sia troppo tardi? Il cammino di Andy incrocerà quello di una donna aborigena, Thoomi, che cambierà il corso della storia.
Il cortometraggio del 2013 diventato virale su internet è adattato in lungometraggio con una star come Martin Freeman come protagonista.
Diretto dagli stessi registi dell'omonimo cortometraggio, Ben Howling e Yolanda Ramke, Cargo è un film horror e post-apocalittico dedicato alla memoria di Geoffrey Gurrumul Yunupingu, aborigeno australiano e musicista, cantore di storie legate al folklore della sua terra.
Tuttavia se il cortometraggio aveva trovato un punto di vista originale nella narrazione della storia, non si può dire lo stesso del film. Rimane ad ogni modo la stessa carica emotiva di una storia incentrata sulle relazioni umane. La famiglia e le responsabilità familiari di un coniuge verso l'altro o dei genitori nei confronti dei figli è la chiave essenziale di una storia di zombie in cui è cruciale la solidarietà e il sostegno reciproco davanti agli ostacoli.
Scritta dalla regista Yolanda Ramke, la storia di zombie non sembra, però, lasciare molta speranza: la meditazione sul suicidio come unica soluzione di fronte all'apocalisse svela una visione pessimistica e preoccupante.