Dietro il divertissement, un'opera che lascia emergere il lato più politico e libertario di Miyazaki. Animazione, Giappone1992. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Marco è un aviatore che, assunte le sembianze di un maiale a seguito di un incidente aereo, vive le sue giornate sulla costa Adriatica tra combattimenti aerei e l'amore di due donne. Espandi ▽
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all'americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello. Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell'anime giapponese è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki. Sotto le vesti del divertissement, infatti, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell'anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge, solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Pur scegliendo un approccio visivamente quasi dimesso, quella che Miyazaki ci regala è una pagina tutt'altro che minore del grande libro delle sue visioni, in grado di stupire al pari di quanto sanno insegnare. Recensione ❯
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Il capolavoro di Satoshi Kon, una visione che ha anticipato il rapporto con le immagini degli anni a seguire. Animazione, Giappone2006. Durata 90 Minuti.
Un'investigatrice risolve i suoi casi grazie alle intuizioni avute in sogno. Espandi ▽
Atsuko Chiba è una psicoterapeuta che cura i traumi dei suoi pazienti interagendo direttamente col loro mondo onirico. La terapia è in grado penetrare i sogni e di esplorare l'inconscio mediante il DC-Mini, un dispositivo che apre incredibili prospettive nel trattamento dei disturbi psichici. Prima ancora di essere brevettato, il congegno rivoluzionario viene trafugato e il Dottor Shima, direttore e mentore di Atsuko, imprigionato nel sogno dissennato e delirante di un folle. Il misterioso nemico è deciso a interferire coi sogni degli uomini, a manipolarli e a governare sul mondo sognato e su quello reale.
Paprika porta all'estremo le tematiche del "perfetto blu", continuando a esplorare le relazioni sogno/realtà, immaginazione e realtà, fino a confonderle e a sovrapporle, fino a produrre uno stordimento nel quale perdere trama e spettatore. Recensione ❯
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Un film razionalmente delineato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa. Animazione, Avventura - USA, Giappone2024. Durata 130 Minuti.
Le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione del Fosso di Helm, la roccaforte di Arda creata dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Espandi ▽
Le cronache della Terra di Mezzo sono affollate di epiche battaglie ed eroi leggendari, ma ci sono anche gesta meno conosciute raccontate di notte attorno ad un fuoco. Una di queste storie la ricorda Éowyn, la guerriera capace di abbattere il Re Stregone durante la Battaglia ai Campi del Pelennor, e si svolge quasi duecento anni prima della Guerra dell'Anello: Helm Mandimartello governa su Rohan, affiancato dai figli Hama, Haleth e Hera, come dal nipote Fréaláf.
Un giorno, durante un consiglio del regno, si presenta Freca, ricco possidente appartenente alla stirpe dei dunlandiani, chiedendo la mano di Hera per suo figlio Wulf; Helm rifiuta l'offerta, e nello scontro che ne segue uccide con un solo pugno Freca, scatenando l'ira di Wulf che giura vendetta.
Il film è un prodotto razionalmente delineato, addirittura quadrato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa (cosa molto rara nell'orizzonte produttivo dei blockbuster hollywoodiani...). Recensione ❯
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Animazione a rotta di collo per tutte le età, con sorprendenti tocchi di surreale. Animazione, Commedia, Fantasy - USA2025. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento cinematografico del fenomeno letterario di Dav Pilkey, bestseller del New York Times, che combatte contro i crimini dei cani: Dog Man. Espandi ▽
Un agente di polizia fa coppia con il cane Greg ed è costantemente all'inseguimento del malvagio gatto Gino. Insieme sono la coppia perfetta. Dopo un incidente terribile, l'unica salvezza per i due è una fusione delle parti del corpo sopravvissute. Ne nasce Dog Man, il super-poliziotto implacabile. Ogni volta che Dog Man cattura Gino, però, questi riesce a scappare dalla prigione. E la faccenda si aggrava quando questi resuscita il malvagio Flippy, pesce dai poteri psicocinetici assetato di vendetta.
In linea con la tradizione Dreamworks, Dog Man ha il merito di respirare un'aria di libertà creativa e narrativa, in cui gli sceneggiatori non sembrano vivere nel terrore di scontentare qualche minoranza (come è ormai tipico in casa Disney) o di finire fuori target.
La compresenza di un lato mélo e uno più canonicamente poliziesco-supereroico è gestita con sapiente equilibrio, con sorprendenti tocchi di surreale. La morale edificante e educativa sulla paternità e sull'importanza dell'amicizia chiude su una nota di ottimismo un piacevole prodotto di intrattenimento, che non chiude gli occhi di fronte alle molte storture del mondo. Recensione ❯
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Il terzo capitolo della saga è ambientato in Perù: l'orsacchiotto Paddington si mette in viaggio per andare a trovare la zia Lucy. Espandi ▽
Judy e Jonathan sono cresciuti e stanno per lasciare il nido. I tempi in cui la famiglia Brown si stringeva tutta quanta sul divano della casa di Windsor Gardens sono finiti, e la signora Brown sembra soffrirne più di tutti. L'occasione di trascorrere un po' di tempo insieme si presenta, inattesa, quando l'orso Paddington riceve via lettera la notizia che la sua amata zia Lucy, ospite di una casa di riposo per orsi in Perù, sembra non godere di buona salute: si è chiusa in se stessa e non fa che nominare il suo nipotino lontano.
La famiglia Brown al completo (Signora Bird compresa) si mette allora in viaggio per il Sudamerica, pronta all'avventura, e l'avventura non si farà attendere.
Per quanto lontana dal vivace melting pot di Notting Hill, infatti, e per quanto portatrice di molti tratti di regressione rispetto alla felicità di scrittura dei capitoli precedenti, l'origin story di Paddington ci trascina sempre più rapidamente al suo interno, tra arance succose, travestimenti carnevaleschi, suore farlocche e irresistibili orsetti senza cappotto. E alla fine anche la crisi di identità della famiglia Brown troverà la sua risposta. Recensione ❯
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Una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida con le leggi della gravità, che affronta questioni esistenziali. Animazione, Avventura, Commedia - USA2025. Durata 99 Minuti.
Elio è un ragazzino di 11 anni che si ritrova trasportato attraverso la galassia e che viene scambiato per l'ambasciatore intergalattico del nostro pianeta Terra. Espandi ▽
Elio Solis ha perso i genitori da bambino e il suo più grande desiderio è ora quello di essere trasportato dagli alieni verso i confini del cosmo e oltre. Sulla terra si sente infatti disperatamente solo, nonostante la presenza di sua zia Olga, che è Maggiore dell'aviazione americana con un incarico di analista orbitale. Il compito di Elio invece è captare i segnali dello spazio, e il messaggio che manda attraverso un'apparecchiatura radio improvvisata miracolosamente raggiunge il Comuniverso, un'organizzazione pangalattica che unisce le menti più evolute del cosmo, ma che ha bisogno di un capo alternativo al violento e collerico Lord Grigon, che intende dominare con la forza. Il Comuniverso preleverà Elio dalla Terra scambiandolo per un ambasciatore intergalattico, e l'undicenne troverà il su primo e unico amico in Glordon, il figlio di Lord Grigon, che non ci tiene affatto a diventare una macchina da guerra come vorrebbe suo padre, con cui la comunicazione è a dir poco problematica. Elio si pone un compito molto attuale, ovvero affrontare la più profonda delle domande esistenziali: Siamo soli in questo mondo? La sua storia parte da una condizione in cui si trovano molti giovanissimi, soprattutto oggi: quella di non appartenere al proprio pianeta e di non sentire alcun legame con i suoi abitanti. La dimensione spettacolare della storia è amplificata dal 3D e davvero la trama non si ferma un secondo, trascinandoci con sé in una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida continua con le leggi della gravità. Recensione ❯
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Quando il cinema rifugge ogni moda: un film animato sul tempo perduto e sull'importanza di una folle fantasia. Animazione, Francia, Lussemburgo2024. Durata 75 Minuti.
Un'opera animata che esplora con delicatezza i temi dell'infanzia e della crescita. Espandi ▽
Francia, fine anni '40. L'undicenne François vive in un villaggio sulle rive della Marna con la madre Geneviève e il padre adottivo Pierre. Un giorno scopre che Pierre ha cominciato a costruire in giardino la replica della Spray, la leggendaria barca a vela sulla quale nel 1895 il marinaio Joshua Slocum completò per primo il giro del mondo in solitaria. Per François è la scoperta di un mondo e dell'inizio di un nuovo rapporto con il padre.
Classe 1939, il regista d'animazione francese Jean-François Laguionie realizza un lavoro autobiografico in cui il racconto di formazione lascia il posto al resoconto di una fantasia lontana. Laguionie riesce a trasporre le emozioni del suo personaggio in modo dolce e anti-narrativo, trasformando il realismo in fantasia onirica e seguendo senza soluzione di continuità il passaggio all'adolescenza di François.
In Una barca in giardino si coglie, dunque, la saggezza di un maestro dell'animazione capace di trasmettere l'amarezza del tempo perduto e insieme la leggerezza di un cinema che rifugge ogni moda: non solo quella dell'infantilizzazione del genere animato, ma anche quella del racconto di formazione come unico modo per raccontare l'adolescenza. Recensione ❯
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Un coinvolgente on the road nella natura che segna il debutto di Zilbalodis. Con un'idea chiara di autonomia creativa. Animazione, Lettonia2019. Durata 75 Minuti.
Il viaggio straordinario di un ragazzo in un mondo tra sogno e realtà, nel quale riecheggia solo la voce della natura. Espandi ▽
Un ragazzo, appeso con un paracadute al ramo di un albero, si vede minacciato da un enorme gigante nero. Trovata una moto, riesce a fuggire attraversando territori diversi. Lo accompagna un uccellino che non sa ancora volare.
Il primo lungometraggio di Gints Zilbalodis, totalmente autoprodotto, indica già una precisa visione del cinema di animazione. La tecnica d'animazione è essenziale. Non ci sono ombre. I personaggi spesso scivolano sul terreno che praticamente non toccano. Siamo cioè distanti anni luce da Pixar and company. Ma questo non inficia la tenuta complessiva perché in ognuno dei quattro capitoli in cui è suddivisa la vicenda si avverte la necessità di narrare un mondo e una realtà che si potrebbero definire sospesi così come il protagonista nella prima inquadratura.
Non ci sono parole in questo film. Solo musica e suoni e questa scelta serve a rarefare ancora di più un on the road immerso nella Natura. Recensione ❯
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La regista Naoko Yamada torna a esplorare il tema dell'adolescenza partendo da un concept che porta sul grande schermo una vera e propria sinfonia di colori. Espandi ▽
Totsuko è una ragazzina iscritta in un collegio cattolico, dove vive, studia e prega per la propria serenità interiore. È infatti ipersensibile, affetta da una sorta di sinestesia che le permette di percepire i colori delle altre persone, ma non il proprio. Letteralmente colpita dalla compagna Kimi, che la centra con una pallonata in pieno volto durante un allenamento, Totsuko vede il proprio mondo ingrigirsi quando la ragazza lascia la scuola. Totsuko, seguendo un gatto bianco, la ritrova, dove la ascolta esercitarsi con una chitarra. Si fa così avanti e propone a lei e a Rui, un altro appassionato di musica, di formare un trio: i super ice cream!
Racconto di formazione che sperimenta cromatismi visionari, I colori dell'anima vanta un'animazione spesso straordinaria, ma la prospettiva scelta è purtroppo anche verbosa e stucchevole, di edificante banalità e invincibile ottimismo. Ci sono solitudini e malinconie, conflitti generazionali e ridefinizioni d'identità da affrontare per i protagonisti del film, soprattutto per Kimi e per il ragazzo Rui, ma tutto è raccontato con ingenuità e fiducia nel mondo da Totsuko.
Un altro elemento distintivo è l'uso degli stacchi, che tengono spesso la protagonista al centro della scena, cambiando però l'ambiente intorno a lei, in salti temporali a volte lirici e a volte comici. Infine non manca di personalità il character design. Recensione ❯
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La prima serie italiana d'animazione Amazon Original, ambientata nel mondo della stand-up comedy. Espandi ▽
Maurizio è il burbero e disincantato titolare dello storico locale di comici Il Baracchino, che versa in una crisi nerissima ed è pronto a chiudere per essere trasformato in una kebabberia. La giovane Claudia, idealista e coraggiosa, non ci sta e recluta un gruppetto di comici per rilanciare il locale. Tutti improbabili: si va dalla Morte a un piccione tabagista, da Leonardo Da Vinci a un triceratopo punk, passando per la leggenda della comicità Larry Tucano. Tra gli spettatori, un'entusiasta ciambella con tutta la sua famiglia al seguito. Tra battute, fragilità condivise, ricordi e un lutto difficile da elaborare, proveranno a salvare insieme ciò che resta del Baracchino.
Una serie comica irriverente, brillante, disimpegnata e con un tocco di malinconia. È intrattenimento di ottimo livello quello che propone Il Baracchino, la prima serie creata e diretta da Nicolò Cuccì e Salvo Di Paola, tutta di animazione, tutta italiana e in bianco e nero. La scelta delle voci è un plus non da poco, sono tutte conosciute e riconoscibili, oltre che amate dal pubblico. Recensione ❯
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Il sequel di Troppo cattivi arriva finalmente al superamento delle inutili barriere degli stereotipi di genere. Animazione, USA2025. Durata 104 Minuti.
Una banda di animali criminali, cercano di guadagnarsi fiducia e accettazione nella loro nuova vita da "bravi ragazzi". Espandi ▽
Wolf, Shark, Piranha, Tarantula e Snake – ovviamente un lupo, uno squalo, un pesce predatore, un ragno velenoso e un serpente – uniscono le forze in una missione (forse) impossibile: quella di condurre una vita onesta, facendo dimenticare a mondo le malefatte combinate in passato, e meritandosi il nuovo nome di Troppo Buoni. Ma la società non riconosce le loro encomiabili intenzioni e anzi, li incolpa di qualunque delitto arrivi agli onori (si fa per dire) della cronaca. In particolare vengono accusati di essere responsabili dell’entrata in scena di un nuovo cattivo, il Bandito Fantasma, imprendibile ladro di artefatti. La banda troverà due insolite alleate nella Governatrice Diane, che ha anche lei un passato criminale, e nella Commissaria, l’unico essere umano (nel senso che non è un animale antropomorfizzato come gli altri personaggi) a frequentare assiduamente il gruppo. Troppo Cattivi 2 è il sequel di animazione di quel Troppo Cattivi che ha lanciato l’insolita compagnia di antieroi: animali pericolosi in natura ma irresistibilmente simpatici sul grande schermo, capitanati da un lupo carismatico che è un George Clooney in versione canide.. La Dreamworks e i due registi – il francese Pierre Perifel e il venezuelano J P Sans (a riprova che l’animazione, anche quella di produzione statunitense, è internazionale) – si spingono oltre nelle divisioni di genere fra il cast, arrivando finalmente al superamento delle inutili barriere dello stereotipo. Fra i doppiatori italiani il più riconoscibile è Valerio Lundini che presta la sua erre moscia a Piranha, mentre Margherita Vicario d la sua voce modulata e musicale a Tarnatola. Recensione ❯
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Un'animata allegoria che parla del delicato momento che vede il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Dagli autori di Un gatto a Parigi. Espandi ▽
Nina ha un papà che le racconta e disegna storie prima di dormire. Arriva però il momento in cui questa tradizione viene interrotta. Non solo perché cresce ma soprattutto perché il genitore è preoccupato perché la fabbrica in cui lavorava ha chiuso l'attività. Con l'aiuto del coetaneo Mehdi, che si trova in una situazione analoga, e con il supporto del riccio che il padre le aveva disegnato, mette in atto un piano per trovare il denaro che il direttore della fabbrica aveva rubato portandola così alla chiusura.
Felicioli e Gagnon tornano a parlare della realtà facendo uso dell'inventività che l'animazione consente. Sanno come partire da una base di realtà sociale, mantenendola sempre presente, per poi costruire una storia di amicizia (e forse di amore) in cui non mancano i momenti thriller. Tutto sempre ad altezza di bambini ma senza dimenticare il pubblico adulto.
Tutto ciò senza forzature grazie proprio all'integrazione di realismo e fantasia che consente di realizzare dei titoli di coda da non perdere. Recensione ❯
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Una serie originale che invita a cambiare prospettiva e riflette con intelligenza su temi cari agli adolescenti e agli adulti. Animazione, USA, Malesia2025.
Attorno a una decisiva partita della squadra di softball di una scuola media, si intrecciano le storie di vari personaggi: Laurie, la figlia del coach, non è molto dotata come giocatrice e vive nell'ansia di deludere il padre; soffre il confronto indiretto con Kai, la migliore della squadra; l'altra compagna Rochelle cerca di racimolare i soldi per la quota di iscrizione al team dando ripetizioni e aiuti a scuola, dato che la madre Vanessa non naviga in buone acque; l'arbitro della partita è un insegnante di educazione fisica e sta tentando di lasciarsi alle spalle la rottura con la fidanzata (e collega)... Tutti i personaggi dovranno affrontare le proprie insicurezze e paure, per superarle in campo e ancora di più nella vita. Recensione ❯
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Marcel Pagnol, ormai anziano, rivive l'infanzia in Provenza guidato dal suo sé bambino, per scrivere a puntate la propria storia su Elle. Espandi ▽
Marcel Pagnol è già un uomo più che maturo quando riceve la richiesta, da parte della caporedattrice di Elle di scrivere a puntate la sua storia. Mentre cerca di raccogliere le idee per capire come affrontare il foglio bianco, gli appare accanto il sé stesso bambino, che lo aiuta a farsi strada tra gli avvenimenti del passato. Più tradizionalmente narrativo dei precedenti lavori di Chomait, e un po’ meno ispirato, Marcel et Monsieur Pagnol è ugualmente straordinario nel disegno. I tetti di Parigi e la campagna provenzale, il cinema di Londra e i bar del porto di Marsiglia, il mulino e Montecarlo: non c’è ambientazione che non sia un piacere leggere attraverso il filtro del colore di Chomet, il suo tratto acuto e elegante, anche quello in perpetuo movimento. Ed è un racconto sincretico, quello di Marcel et monsieur Pagnol , che combina il disegno alla musica (di Stefano Bollani) e alla grafica, mescolando i formati, per costruire un’atmosfera viva e pulsante, che trascina il passato al tempo presente. Recensione ❯
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Azione e avventura per una serie d'animazione ambientata nel mondo Marvel. Espandi ▽
Creta 1260 a.C., il Leone, un agente wakandiano che ha rubato alcune armi e altri oggetti a base di vibranio, sta dando inizio a un piano di conquista del mondo antico. Nessuno è ancora stato capace di fermarlo e recuperare il prezioso metallo, così l'incarico viene assegnato a Noni, una Dora Milaje insubordinata, che ha dovuto lasciare il corpo di guerriere scelte ma, per questo motivo, è ignota al Leone. Non molti anni dopo, durante l'assedio di Troia, Memnon cerca di recuperare un artefatto che contiene vibranio infiltratosi tra gli Achei. Combatte al fianco di Achille, ma i diversi obiettivi dei due avranno esito tragico.
Molti secoli più tardi, nella Cina del 1400, l'agente Basha recupera dell'altro vibranio perduto, ma incorre in una maledizione... Infine, nel corso della guerra coloniale combattuta dagli invasori italiani contro gli Etiopi, nella città di Adua nel 1896, il principe Tafari e l'agente Kuda ritrovano un ulteriore frammento di vibranio perduto, ma il loro viaggio di ritorno in Wakanda viene interrotto da... L'ultima Black Panther.
Composta da soli 4 episodi, la serie semi-antologica Eyes of Wakanda vanta animazione di ottimo livello, con magnifici sfondi, ma se i primi tre episodi funzionano, quando arriva il momento di tirare le fila l'intreccio risulta troppo pretestuoso. Recensione ❯
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