Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, Azione |
Produzione | USA |
Regia di | Roland Emmerich, Marco Kreuzpaintner |
Attori | Anthony Hopkins, Kyle Rowe, Davide Tucci, Adrian Bouchet, Pietro Ragusa Michael Bundred, Moe Hashim, Victor von Schirach, Mia McGovern Zaini, Angeliqa Devi, David Wurawa, Federico Ielapi, Bruno Bilotta, Alessandro Bedetti, Julia Messina, Clélia Zanini, Alioune Badiane, Luke Conor, Alice Lamanna, Rocío Luz, Gabrielle Scharnitzky, Marco Gambino, Vincent Riotta. |
MYmonetro | 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 24 luglio 2024
Ispirata al saggio scritto da Daniel Mannix, la serie è ambientata nel mondo spettacolare, complesso e corrotto dei gladiatori dell'antica Roma.
CONSIGLIATO NÌ
|
Roma, 79 d.C.: l'Imperatore Vespasiano è in fin di vita e deve scegliere tra i suoi figli Tito, un militare onesto, e Domiziano, manipolatore e ambizioso, per la successione al trono. Cala, una madre numidiana, cerca di salvare i suoi figli ridotti in schiavitù, mentre suo figlio Kwame diventa un gladiatore; al contempo, Tenax, un astuto bookmaker del tempo, gestisce le scommesse sui giochi dei gladiatori e sulle corse dei carri. L'aristocrazia romana trama dietro le quinte per influenzare la successione e aumentare il proprio potere, in un intreccio di violenza, politica e intrighi, dove la vita è costantemente in pericolo.
Those About to Die tenta di rievocare, su Prime Video, la grandeur dell'antica Roma - un progetto ambizioso che si rivela in gran parte inefficace.
Concepita come un'opera epica, la serie si ispira all'omonimo libro di Daniel P. Mannix del 1958 - da cui venne tratto anche, nel 2000, Il gladiatore di Ridley Scott - e si focalizza sui giochi dei gladiatori e sulle corse dei carri, elementi che storicamente hanno segnato l'intrattenimento dell'epoca. Tuttavia, l'esecuzione lascia molto a desiderare, rendendo infine un miscuglio di trame sconnesse e personaggi superficiali.
Ambientata nel 79 d.C., la serie si concentra sulle lotte di potere all'interno della dinastia Flavia, con l'Imperatore Vespasiano interpretato da un Anthony Hopkins relegato a un ruolo marginale, nonostante il suo nome sia ampiamente usato per il marketing. Questo casting ingannevole non fa che alimentare la sensazione di una produzione che punta più all'apparenza che alla sostanza. I due figli di Vespasiano, Tito e Domiziano, interpretati rispettivamente da Tom Hughes (Trinity, Silk) e Jojo Macari (Sex Education, Morbius), rappresentano le figure centrali del conflitto politico, ma le loro caratterizzazioni mancano di profondità e originalità.
Il "catastrofico" Roland Emmerich di Independence Day, The Day After Tomorrow e 2012 non riesce a trasferire efficacemente il suo stile alla televisione: la sua direzione appare confusa, incapace di gestire la moltitudine di trame e personaggi che popolano una lunga narrazione seriale. Cala, interpretata da Sara Martins (Delitti in paradiso, Alexandra), è uno dei pochi personaggi che emergono con una certa dignità, ma anche la sua storia viene spesso soffocata dalle esagerate dinamiche politiche e sociali che la serie cerca di esplorare.
Le sequenze di combattimento e le corse dei carri, elementi che dovrebbero rappresentare i punti di forza del racconto, sono afflitte da effetti speciali scadenti e da una CGI mal eseguita. Nonostante un budget di 140 milioni di dollari, la serie ideata da Robert Rodat (L'incredibile volo, Salvate il soldato Ryan, Il patriota), non riesce a raggiungere i livelli qualitativi di serie che hanno fatto la storia del genere come Roma (HBO) o Spartacus (Starz). Le scene di violenza e sesso, spesso utilizzate in modo gratuito, sembrano più un tentativo di attirare l'attenzione che un reale contributo alla narrazione.
Un altro difetto evidente è rappresentato dai dialoghi, che oscillano tra l'atroce e l'accettabile. Mettendo da parte una riflessione fin troppo lunga che potremmo estendere sullo storpiamento del latino da parte degli anglofoni, al quale ormai siamo purtroppo più che abituati, spesso i dialoghi appaiono come discorsi moderni "travestiti" di antichità. Il risultato è una narrazione artificiosa, non autentica e fallace anche dal punto di vista delle relazioni interne; una mancanza che si riflette anche nella rappresentazione dei personaggi, molti dei quali appaiono come caricature prive di sfumature, incapaci di suscitare un reale interesse nello spettatore.
Una vera e propria opportunità mancata, o quantomeno una serie deludente considerando la presenza di Emmerich. Manca una chiara visione narrativa e una caratterizzazione convincente dei personaggi, malgrado il fascino visivo e i corpi scolpiti possano far gola, per altre ragioni, durante questi caldi e sudati mesi estivi.
E' un film/mini serie Tv uscito nel 2024, ambientato nella Roma antica nel 79 d.C, imperatore Vespasiano e poi il figlio Tito; il regista è il tedesco Roland Emmerich che ha nel suo curriculum vari film otre che in Germania in USA, di genere vario anche horror o apocalittici (Fantasmi ad Hollywood, Indipendence Day, 10.000 annni a. C, Sotto assedio).
Si si 5 stelle..una serie TV di 10 episodi prodotta da R.Emmerich(L'alba del giorno dopo..e altri)e diretta dal Sig.regista e da M.kreuzpaintner.Sincerameta e'uscita senza battage all'improvviso su Prime.Diciamo che battaglie vere non ci sono,ma ce'un ricalco del Gladiatore,Pompei,Ben-Hur...mescolate il tutto con una splendida fotografia,una visione in Dolby Atmos perfetta.
Serie TV avvincente e coinvolgente. Bellissimi i costumi e la scenografia. Interpretazione eccellente dei tre imperatori, iniziando da Vespasiano, Domiziano e Tito. Per chi è appassionato di storia romana, lo consiglio vivamente.
Da dove cominciare se non dal doppiaggio che è la prima cosa che a noi italiani preme per poter godere appieno di una serie! Un doppiaggio da far sanguinare i timpani. Un terzo dei doppiatori palesemente inadeguato al mestiere, ma probabilmente talmente raccomandati da occupare il posto di qualcun altro. Il direttore di doppiaggio Rodolfo Bianchi, tra l'altro premio Oscar, sempre così [...] Vai alla recensione »
Pur rispettando la sua pregevole recensione..sono sbalordito da 1stella contro le mie 5..Diciamo che questo potrebbe essere ininfluente..e'la sua visione e quindi 'critica'che non coincide col mio vedere.Ho visto ankio le 10 puntate di 53 minuti circa con la parte finale dove viene ucciso il leone bianco e l'imperatore Tito va nei..campi Elisi.Lei ha scritto 'trame sconnesse e superficiali'??Ma con [...] Vai alla recensione »
Da dove cominciare se non dal doppiaggio che è la prima cosa che a noi italiani preme per poter godere appieno di una serie! Un doppiaggio da far sanguinare i timpani. Un terzo dei doppiatori palesemente inadeguato al mestiere, ma probabilmente talmente raccomandati da occupare il posto di qualcun altro. Il direttore di doppiaggio Rodolfo Bianchi, tra l'altro premio Oscar, sempre così [...] Vai alla recensione »
Con la voce a hopkins in italia sono riusciti a stoppare la visione.. hanno preso la.voce di robin willians che non centra nula. Complimenti