Those About To Die |
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Un film di Roland Emmerich, Marco Kreuzpaintner.
Con Anthony Hopkins, Kyle Rowe, Davide Tucci, Adrian Bouchet.
continua»
Formato Serie TV,
Drammatico,
, numero episodi: 10.
- USA 2024.
MYMONETRO
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Un'' imbarazzante accozzaglia di mediocrità
di ClaudioFeedback: 6 | altri commenti e recensioni di Claudio |
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giovedì 25 luglio 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da dove cominciare se non dal doppiaggio che è la prima cosa che a noi italiani preme per poter godere appieno di una serie! Un doppiaggio da far sanguinare i timpani. Un terzo dei doppiatori palesemente inadeguato al mestiere, ma probabilmente talmente raccomandati da occupare il posto di qualcun altro. Il direttore di doppiaggio Rodolfo Bianchi, tra l'altro premio Oscar, sempre così preciso ed esigente, stavolta, o ha perso il lume della ragione, oppure per rimanere in tema, come diceva Vespasiano "Pecunia non olet".... La "recitazione" degli attori è imbarazzante a parte qualche eccezione (Iwan Rehon, Sara Martins, Gabriella Pession), scene improbabili, grottesche, tragicomiche, con un'ultima puntata talmente delirante da doverla stoppare a metà dalla nausea. Non parliamo della telenovela assurda della famiglia numidiana o della relazione isterico-maniacale tra uno psicopatico schizoide Domiziano e il suo lezioso Hermes...Personaggi vuoti, Vespasiano, più che un imperatore, una macchietta. Tito non pervenuto. Le corse delle bighe che durano neanche il tempo per farle diventare avvincenti, i combattimenti tra gladiatori idem. I centurioni che più che invincibili combattenti sembrano quei quattro babbei contemporanei che si fanno fotografare fuori dal Colosseo, ridicole scene stile "Spartacus" lontane anni luce dalla realtà, rendering 3D da videogioco di 20 anni fa, eccetera eccetera. L'unica cosa che mi sento di salvare, sono i costumi, i riferimenti ai personaggi dell'epoca realmente esistiti e alla filologia di certe ambientazioni e accadimenti e le loro conseguenze. Per il resto, non è un prodotto che emoziona, tantomeno che avvince. Peccato perché il potenziale c'era tutto ma si è preferito fare di corsa, perdendosi per strada.
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