La storia di Adolfo Porry-Pastorel fotoreporter tra le due guerre, conosciuto come «il fotografo di Mussolini». Espandi ▽
Tra riprese originali, filmati di repertorio e fotografie dell'Archivio Luce, la storia di Adolfo Porry-Pastorel, padre dei fotoreporter italiani, tra le due guerre diventato «il fotografo di Mussolini», tenuto d'occhio dalla censura fascista ma lasciato entrare nelle stanze private del Duce. Un "occhio del secolo", capace di raccontare il dietro le quinte del potere, la belle époque, il ventennio fascista e il dramma della guerra. Recensione ❯
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Quando una cara amica di Will Ferrell dichiara di essere una donna trans, i due decidono di partire per un viaggio che li aiuterà a legare e a far conoscere Harper per ciò che è. Recensione ❯
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Alcune famiglie scoprono che l'uomo carismatico a cui si erano affidate ha donato lo sperma per concepire centinaia o forse migliaia di altri bambini in tutto il mondo. Espandi ▽
L'avvincente storia dell'affascinante truffatore olandese Jonathan Meijer, accusato di aver viaggiato in tutto il mondo ingannando future madri per convincerle a partorire i suoi figli su vasta scala. La serie in tre parti indaga sul torbido mondo del settore della fecondazione e rivela come, a causa della mancanza di una regolamentazione a livello mondiale, alcune cliniche internazionali per la fertilità continuino a consentire donazioni anonime. Attraverso le testimonianze esclusive di un gruppo di genitori agguerriti e amareggiati, la serie svela la storia avvincente di questo YouTuber che ha truffato genitori di tutto il mondo e di come questi ultimi stiano ora facendo pressione per modificare la legge ed evitare che altre persone siano ingannate. Recensione ❯
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Una docu-serie che racconta una storia incredibile dove si mescolano truffe e piani diabolici. Espandi ▽
In questa bizzarra storia true crime, la teoria complottista di un imitatore di Elvis si trasforma in un tentativo di assassinare il presidente americano. Recensione ❯
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Ferrara documenta la guerra in Ucraina in un gioco di specchi tra sequenze di pura urgenza di cronaca e l'arte di Patti Smith. Documentario, USA, Germania, Gran Bretagna, Italia2024. Durata 77 Minuti.
Il cineasta Abel Ferrara si reca a Kiev per scoprire com'è cambiata la città in questi ultimi due anni di conflitto. Espandi ▽
Subito dopo l’invasione russa nei territori ucraini del febbraio 2022, Abel Ferrara raduna la sua troupe più fidata per recarsi nelle zone attorno al fronte e intervistare soldati e persone comuni che raccontano il loro primo contatto con le forze russe. A questi materiali, Ferrara aggiunge pezzi di diario visivo girati in compagnia della cantante Patti Smith, tra l’Italia e la Francia, lasciando che siano le sue declamazioni di versi, poesie e canzoni a fare da controcanto agli orrori della guerra.
Nonostante ci sia nel film una parte di intervista più classica al presidente Zelensky, il resto è un gioco di specchi puramente istintivo che filma il filmato, si distrae, cambia direzione, sfoggia i suoi lati più ruvidi e all’apparenza incompleti come un marchio di fabbrica.
La decisione artistica più problematica è quella di unire due anime molto diverse dell’opera e affiancare uno studio di Patti Smith alle sequenze di pura urgenza di cronaca che includono registrazioni di aperto combattimento. Una scelta che parla dell’arte come mezzo supremo di decodifica e di conforto del reale. Recensione ❯
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Tre attivisti lottano insieme per opporsi al più grande progetto energetico europeo mai concepito: un
gasdotto che parte dall'Azerbaigian e arriva fino al Sud Italia. Espandi ▽
Il Southern Gas Corridor è il più grande progetto europeo energetico mai concepito prima, un gasdotto lungo circa 3500km che parte dall'Azerbaigian e arriva fino al Sud Italia. Lo sanno bene l'agricoltore greco Themis, l'insegnante in pensione Ippazio e il giovane attivista Giacomo, le cui vite e terre sono interessate e stravolte dalla costruzione del gasdotto. I tre uniranno le forze in una lotta internazionale volta a contrastare il progetto, senza alcun timore delle possibili conseguenze delle loro proteste, anche personali, mossi dal profondo desiderio di salvaguardare l'ambiente, la democrazia e i valori europei.
Un ritratto umano di una battaglia tutt'ora in corso. Recensione ❯
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Un documentario racconta i retroscena della truffa messa in piedi da Leonardo Cositorto. Espandi ▽
L'ascesa e la caduta di Generación Zoe, rete di sviluppo spirituale creata da un uomo particolare - l'eccentrico Leonardo Cositorto, - che diceva di voler di scuotere i mercati e la coscienza dei cittadini, ma che in realtà nascondeva la truffa più insolita nella storia dell'Argentina. Recensione ❯
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Racconti di solidarietà e cooperazione con il popolo saharawi, da decenni in billico tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un'indipendenza negata. Espandi ▽
Un filo di sabbia unisce i saharawi al pianeta terra. Su questo filo cammina, in bilico, il futuro di un popolo dal destino sospeso tra la guerra e il deserto, alla ricerca di un'indipendenza negata. Il documentario racconta come, nel deserto dell'Hammada, il più duro al mondo, ogni giorno si lotta per il presente nella speranza di un futuro che non arriva mai. Con gli aiuti esterni della cooperazione, si estrae l'acqua dal deserto per fare degli orti, si fanno delle vere e proprie startup per l'imprenditoria femminile, si sostengono programmi educativi, alimentari, progetti nelle scuole, con i disabili, si organizza l'accoglienza di nuovi profughi in arrivo dai territori di guerra nel Sahara Occidentale ma tutto intorno sembra un pianeta alieno, continuamente alla ricerca di mettersi in contatto con il resto del mondo Recensione ❯
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Uno sguardo affascinante e approfondito sulla prolifica vita e carriera del leggendario compositore John Williams. Espandi ▽
Dagli esordi come pianista jazz alle 54 nomination agli Oscar® e alle cinque vittorie, il documentario approfondisce gli innumerevoli contributi che John Williams ha dato al cinema, tra cui molti iconici franchise, nonché la sua musica per i concerti e il suo impatto sulla cultura popolare. Recensione ❯
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Philibert abbatte il muro tra operatori sanitari e pazienti per rendere condivisibile ogni storia vissuta. Documentario, Francia2024. Durata 143 Minuti.
Nicolas Philibert filma il confronto continuo tra pazienti e operatori sanitari delle due unità psichiatriche. Espandi ▽
Ogni giorno c’è un confronto continuo tra pazienti e operatori sanitari delle due unità psichiatriche “Averroès” e “Rosa Parks” dell’ospedale Esquirol di Parigi. Tra dialoghi individuali e attività di gruppo, Nicolas Philibert si prende le parti di una psichiatria che si sforza di accogliere e riabilitare le parole dei pazienti. “Cosa posso fare per aiutarti?”. Non è un dialogo, né un’intervista. È proprio la ricerca prima di un contatto poi di un (possibile?) legame, lo stesso che caratterizzava il rapporto tra medici e pazienti del precedente Sur l’Adamant. Il regista analizza a fondo il funzionamento della struttura basata essenzialmente su un rapporto dove si cerca il punto d’incontro tra operatori sanitari e pazienti proprio per cercare di abbattere i ruoli ed entrare ancora più a fondo nel disagio mentale. Philibert, oltre quello che si stanno dicendo operatori sanitari e pazienti, fa avvertire anche quello che provano mentre parlano e ascoltano. Il metodo diventa così ancora più efficace e coinvolgente, perché profondamente umano, nella sua presunta assenza. Recensione ❯
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Ritraendo la vita palestinese sotto l'occupazione israeliana, questo film esplora la perdita, il trauma e la perseveranza di un popolo in cerca di giustizia e libertà. Recensione ❯
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Il fenomeno degli sweatshop raccontato con un approccio massimalista che invade la coscienza dello spettatore. Documentario, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi2024. Durata 227 Minuti.
Gli sweatshop cinesi - uno dei grandi mali del nostro tempo che produce quantità indicibili di vestiti di cui non abbiamo bisogno, a scapito sia degli impiegati che del pianeta. Espandi ▽
Un dettagliato ed esteso resoconto della vita nella cittadina di Zhili, in Cina, che negli ultimi decenni è arrivata a rappresentare un'enorme fetta produttiva del mercato dell'abbigliamento per l'infanzia, tanto in patria quanto a livello internazionale.
Disseminato di laboratori manifatturieri, il luogo diventa quindi un crocevia che attira lavoratori da tutte le province vicine. Giovani e meno giovani, coppie e famiglie, i dipendenti si sottopongono a turni massacranti e devono spesso lottare per essere pagati, tra libri paga smarriti, proprietari che scappano, e negoziazioni collettive.
Seconda parte di una trilogia che un maestro del documentario come Wang Bing dedica al fenomeno degli sweatshop cinesi - uno dei grandi mali del nostro tempo che produce quantità indicibili di vestiti di cui non abbiamo bisogno, a scapito sia degli impiegati che del pianeta. Recensione ❯
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Un musical ibrido in cui le detenute del carcere femminile di Buenos Aires rievocano la loro vita e, tra realtà e fantasia Espandi ▽
Yoseli ha un tatuaggio della Torre Eiffel sulla schiena e ha sempre desiderato viaggiare, ma è stata arrestata all'aeroporto per traffico di droga. Nacho è un uomo trans che è stato arrestato per truffa e ha fondato un gruppo rock in prigione. Gentili o rudi, bionde o rasate, cis o trans, detenute a lungo termine o appena ammesse: in questo musical ibrido, le detenute del carcere femminile di Buenos Aires rievocano la loro vita e, tra realtà e fantasia, immaginano un futuro possibile ballando e cantando. Reas è un'opera collettiva che propone un nuovo sguardo sul carcere. Un film che parla di comunità, di appartenenza, di quei legami in grado di mantenere vivi l'amore e la speranza in un luogo di violenza e confinamento. Recensione ❯
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Genoeffa Cocconi, interpretata da Lucia Vasini, svela il racconto della sua vita di donna della Resistenza in una conversazione con una giovane ricercatrice, interpretata da Maria Vittoria Dallasta. Un fondamentale punto di vista del contesto storico-sociale del tempo: la condizione femminile, il fascismo, la chiesa, la Resistenza, le drammatiche difficoltà delle scelte di un'intera generazione di donne, la lotta per la libertà. Recensione ❯
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