Una rielaborazione di immagini sui grandi fenomeni che hanno attraversato il Ventesimo secolo e sulla loro persistenza. Fuori Concorso.
di Raffaella Giancristofaro
Nel 2014 i filmmaker Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi presentano il loro film Pays Barbare (2013) al Museo Reina Sofia di Madrid, istituzione che conserva nelle sue sale anche Guernica, il celebre dipinto di Pablo Picasso. Per i due cineasti quell’incontro con il dipinto è la scintilla per un nuovo film, che, come i precedenti, realizzano tramite la “camera analitica”, dispositivo con il quale filmano di nuovo e riassemblano i film in pellicola reperiti nelle cineteche, ma anche, soprattutto, tra gli archivi privati e familiari dei cineamatori.
La loro rielaborazione ha l’obiettivo di ragionare sui grandi fenomeni che hanno attraversato il Ventesimo secolo e sulla loro persistenza: guerre, colonialismo, migrazioni. Le immagini del passato si così relazionano immediatamente al presente, in una continuità che si svela progressivamente. I registi le mettono in relazione tra loro e le integrano con testi letterari, citazioni, testimonianze, provocando un effetto dirompente.
Integrato da Sogno e menzogna di Franco, disegni preparatori di Picasso per Guernica, il film si conclude con lo scambio tra Picasso e l’ambasciatore tedesco nella Francia di Vichy, dopo la visione del dipinto: “Lei ha fatto questo?”. E il pittore: “No, voi avete fatto questo”.