Da che si ricorda Amanda, 24 anni, non ha mai avuto amici. É la cosa che desidera di più. Quando scopre che da neonate lei e Rebecca passavano un sacco di tempo insieme, Amanda sceglie la sua nuova missione: convincerla che sono ancora migliori amiche. Espandi ▽
Amanda è una ragazza di 25 anni che non ha amici e forse non li ha mai avuti. Un giorno rivede una sua coetanea, Rebecca, con cui da bambina trascorreva molto tempo insieme. Ora anche Rebecca è spesso isolata. Riusciranno, insieme, ad essere meno infelici? Non è solo un film sull’isolamento ma su uno straniamento esistenziale. Amanda, opera prima di Carolina Cavalli che ha scritto anche la sceneggiatura, segue la protagonista nel suo nervoso nomadismo fisico ed esistenziale. Sorretto dalla convincente interpretazione di Benedetta Porcaroli che rende il suo personaggio malinconico, disperato, rabbioso ma anche ironico, il film mette a fuoco tutti gli altri personaggi quasi esclusivamente attraverso la sua protagonista. Forse è questo uno dei limiti del film, incapace di far respirare in pieno la storia perché troppo concentrato su Amanda. Recensione ❯
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Il racconto cinematografico di un Paese, l'Italia, nella sua attuale fisionomia, in un film fatto di sole immagini e musica. Espandi ▽
L’Italia oggi vista in un lungo percorso costituito da immagini suoni e silenzi per costruire un ritratto dello stato della nostra penisola. Si parte dal passato remoto e da tradizioni che ancora si perpetuano per giungere ai livelli massimi della tecnologia non dimenticando l’osservazione degli esseri umani nel loro quotidiano ed anche nella loro eccezionalità.
Ha la struttura di un viaggio quest’opera di Egidio Eronico (definirla documentario equivarrebbe ad offrirne un’immagine non consona) ma è un on the road dell’anima profonda (ma non per questo non contraddittoria) dell’Italia. Il modello remoto sembrano essere i tre film diretti da Godfrey Reggio Koyaanisqatsi, Powaqqatsi e Naqoyqatsi. Solo dal punto di vista della costruzione per suoni ed immagini però, non certo per i contenuti. Perché questi ultimi sono dettati dal desiderio profondo di andare a conoscere un’Italia crogiuolo (a volte inconsapevole) di una congerie di presenze, attività, tradizioni e costumi che ne fanno un soggetto da continuare ad osservare ed esplorare. Recensione ❯
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Serie drammatica targata Netflix che racconta l'ascesa professionale di una giovane arrivista. Espandi ▽
Una giovane fan si insinua nella redazione di una giornalista ma presto dovrà affrontare il lato oscuro dell'ambizione, dell'invidia e del desiderio di farsi notare. Recensione ❯
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Il cinema di Bay si tinge meravigliosamente di Mélo con una tesissima fuga in ambulanza senza precedenti. Azione, Drammatico - USA2022. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'arco di una giornata sulle strade di Los Angeles, il corso di tre vite cambierà per sempre. Espandi ▽
Michael Bay mette per 24 ore a ferro e a fuoco Los Angeles in una tesissima fuga in ambulanza senza precedenti. Anche per il suo cinema, che si tinge meravigliosamente di mélo. La macchina cinema di Bay sa riflettere su se stessa, se serve anche autocitandosi, magari guardando (come in questo caso) con ironia amorosa al manniano Heat - La sfida, per aggiungere sempre qualcosa di originale all’idea di intrattenimento contemporaneo. In questo senso Ambulance, (falso) remake dell’omonimo e mediocre film danese del 2005 di Laurits Munch-Petersen, intercetta tematiche e umori da mettere in scena in un thriller che sa essere un attimo prima, adrenalinico e mozzafiato, e quello dopo più serio e compassato. In mezzo c’è la solita ironia esibita e scandita da battute in cui si sorride spesso a denti stretti. Recensione ❯
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Quotidianità ed esperienze di vita di un gruppo di giovani italiani di origine africana, all'indomani delle proteste organizzate all'inizio dell'estate 2020 a sostegno del movimento Black Lives Matter in America e nel resto del mondo. A partire da una foto scattata alla manifestazione di Milano, incontriamo il ragazzo ritratto e un gruppo di amici che si esprimono liberamente sui temi del razzismo oggi nel nostro Paese. Recensione ❯
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Un governatore ha emesso un ordine esecutivo per arrestare i figli di immigrati privi di documenti. Espandi ▽
Dopo che un governatore ha emesso un ordine esecutivo per arrestare i figli di immigrati privi di documenti, ai giovani detenuti di recente viene offerta l'opportunità di far ritirare le loro accuse facendo volontariato per fornire assistenza agli anziani. Recensione ❯
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La storia vera di Jason Derek Brown, un abile truffature diventato uno degli uomini più ricercati d'America. Espandi ▽
Con un solido esordio alla regia, il giovane statunitense Matthew Gentile esamina un paradosso a stelle e strisce che fin da bambino lo ha affascinato: la figura di un “con man” capace di guadagnarsi la fiducia del prossimo con un sorriso e delle storie fantasiose. Più forte anche dell’indizio nel titolo, però, la storia di Jason Derek Brown stupisce per come sa virare all’improvviso verso una violenza insensata che spegne qualunque celebrazione del ladro gentiluomo. Prendendo a piene mani dal genere true crime che vive un momento particolarmente felice, il film racconta di misfatti seriali e di indagini federali, con l’agente tutto d’un pezzo interpretato da Ryan Philippe sicuro che l’inesorabile morsa della legge stia per stringersi attorno a Brown. Eppure le istituzioni in American Murderer rimangono sempre un passo indietro, e l’unico vero tribunale da affrontare nel momento decisivo è quello della famiglia, la cui presenza conferisce al riuscito e anticlimatico ultimo atto un senso di patetismo misto a imbarazzo, per una parabola negativa che nessuno sa davvero spiegarsi. Recensione ❯
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Un thriller ambientato nel mondo dell'arte che guarda (troppo) al cinema di Quentin Tarantino. Azione, Thriller - Italia2022. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un noir ambientato nel corrotto mondo dell'arte contemporanea di New York, dove il mercante d'arte John Kaplan e lo spietato capo della mafia di New York, Michael Rubino, lottano per soldi, arte, potere e amore. Espandi ▽
Alessio Della Valle, regista e sceneggiatore di American Night, attinge a piene mani a quell’immaginario cinematografico statunitense che ha la sua punta di diamante in Quentin Tarantino: diner equivoci, luci al neon, cialtroni intenti in discussioni senza capo né coda, bellezze ispaniche, inseguimenti in auto e violenza da cartone animato a tempo di musica hip (la colonna sonora è di Marco Beltrami e Ceiri Torjussen). Qui il mercato nero è quello dell’arte contemporanea nel quale i due protagonisti si muovono con autentica passione per il bello ma anche con grande mancanza di scrupoli. Peccato che la trama sia così convoluta, e l’estetica del film così fortemente derivativa, che è difficile trovare qualcosa di genuino o originale attraverso tutta la narrazione. Recensione ❯
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Un ragazzo sfuggito al genocidio armeno negli Stati Uniti torna in Armenia nel '47, dove ad attenderlo trova la dura realtà del comunismo sovietico. Espandi ▽
Da ragazzo, Charlie è sfuggito al genocidio armeno nascondendosi in un baule diretto negli Stati Uniti. Nel 1947, Charlie torna in Armenia solo per essere accolto dalla dura realtà del comunismo sovietico. L'anima del suo paese è stata soffocata sotto la cortina di ferro. Quasi subito Charlie viene arrestato e condannato per l'assurdo reato di indossare una cravatta. Per assicurarsi che i suoi modi cosmopoliti non influenzino ulteriormente gli altri detenuti, Charlie viene addirittura messo in isolamento. Recensione ❯
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La storia di Blandine e Magalie che una volta erano inseparabili. Quando le loro strade si incrociano di nuovo, decidono di intraprendere insieme il viaggio che hanno sempre sognato. Espandi ▽
La neocinquantenne Blandine è stata lasciata dal marito per una donna che ha quasi l'età di suo figlio, il ventenne Benji, che a sua volta sta andando a condividere un appartamento con dei coetanei. Benji è preoccupato per sua madre, e quando scopre che Blandine aveva un'amica del cuore, Magali, durante gli anni dell'adolescenza, il ragazzo si adopera per far rincontrare le amiche, e addirittura si fa sostituire da Magali per un viaggio che lui e la madre avevano pianificato verso la Grecia. Quel che Benji non sa è che le due amiche avevano a suo tempo litigato a morte, e ora Blandine non sopporta Magali.
La sceneggiatura è esile e piuttosto convenzionale, ma a poco a poco la storia trova una strada più interessante nel passare attraverso inaspettati momenti di malinconia e di paura delle protagoniste.
Marc Fitoussi, regista e autore della sceneggiatura, guarda però alle sue protagoniste con gentilezza e affetto, pur rimando in superficie nel tratteggiare personaggi femminili un po' scontati. Laure Calamy è come sempre l'anima del film. Ed è commovente assistere al ritorno sul grande schermo di Kristin Scott Thomas nei panni di Bijou, con una sontuosa chioma candida e i 64 anni portati senza ritocchi. Recensione ❯
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Una storia vera che perde di brillantezza a causa di una costruzione da fiction tv. Drammatico, Italia2022. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ha come protagonista colui che ha vissuto la vera vicenda narrata nel film, Filippo Laganà. Espandi ▽
Il ventenne Filippo, durante un viaggio a New York, accusa dei forti dolori addominali. Essendo sprovvisto di assicurazione sanitaria, riesce a imbarcarsi in modo rocambolesco su un aereo per farsi curare in Italia. Viene ricoverato d'urgenza e la sua vita è appesa a un filo. Per sopravvivere deve sottoporsi a un trapianto di fegato. Comincia così la sua odissea. Filippo però non è solo. E presto si ritroverà a dialogare con quello che sarà con un amico invisibile, che diventerà però il suo 'amico per la pelle'.
Amici per la pelle non sceglie la strada mélo dei film statunitensi sulla malattia e neanche l'approccio documentaristico dove restano solo dei frammenti (il protagonista ha lo stesso nome dell'attore) e quel momento autentico già accennato, a fine film. Ma la costruzione attorno da fiction tv gli fa perdere, malgrado le premesse e le migliori intenzioni, autenticità e brillantezza.
Il mette in evidenza anche il rapporto di Filippo col padre - Massimo Ghini nel film e Rodolfo Laganà nella vita reale - e già si sofferma all'inizio sulla sua passione per lo spettacolo quando da bambino gli brillavano gli occhi nel camerino. Recensione ❯
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Amiko non è come gli altri bambini. La sua infinita energia e le sue curiose eccentricità la rendono un'emarginata a scuola e la mettono nei guai a casa. Espandi ▽
Amiko non è come gli altri bambini. La sua infinita energia e le sue curiose eccentricità la rendono un'emarginata a scuola e la mettono nei guai a casa. Quando una dolorosa perdita familiare sconvolge la sua vita al mare, il suo senso di isolamento si intensifica, ma ciò non impedisce ad Amiko di invitare persone nel suo mondo. Recensione ❯
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Un film semplice che fa da vettore al pragmatico e contagioso spirito filantropico di Amma. Documentario, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La determinazione, le emozioni e la gioia di una donna visionaria e travolgente, un personaggio globale che non si stanca di combattere per la pace e che, partendo dalla sua India, ha raccolto sostenitori e volontari in tutto il mondo. Espandi ▽
L'ashram di Amritapuri in Kerala, India, è il quartier generale di Amma, figura carismatica locale ma nota in tutto il mondo e detta "la madre di tutti". Mata Amritanandamayi Devi, detta Amma ("madre") è nata nel 1953 proprio in quel villaggio di pescatori, situato su un'isola dove oggi sorge una struttura imponente e, in aggiunta agli spazi per la meditazione e lo yoga, ha luogo una grande quantità di attività di beneficenza, umanitarie, educative e sociali, da lei supervisionate. Dall'età di diciassette anni Amma ha dedicato la sua esistenza agli altri e riceve di continuo persone per abbracciarle, ascoltarle e dare loro conforto. Nonostante le umili origini, ha viaggiato in ogni angolo del pianeta per dichiarare la sua missione umanitaria, anche alle Nazioni Unite. Il suo approccio non si limita alla predicazione dell'altruismo ma si concretizza in una varietà di occupazioni realizzate da volontari, a titolo gratuito: recupero dei rifiuti, mensa per i meno agiati, un orfanotrofio, un centro universitario di ricerca scientifica, un ospedale d'avanguardia, corsi professionali, diretti soprattutto alle donne indiane.
Esempio luminoso di carità e operosità, interviene anche nei contesti di disastro ecologico, come dopo l'uragano Katrina o il disastro nucleare di Fukushima, per manifestare solidarietà ed effettuare donazioni alle popolazioni colpite.
Il film insiste sulla straordinaria circolazione di amore e compassione che rende possibile l'impressionante numero di meritorie azioni solidaristiche di Amritapuri e sul cambiamento spirituale da lei incoraggiato negli individui, mentre il compito di integrare informazioni su tre decenni di attività solidaristica è lasciato ai dettagliati, estesi titoli di coda. Recensione ❯
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