Psychedelic

Film 2021 | Drammatico 103 min.

Titolo originalePsychedelic
Titolo internazionalePsychedelic
Anno2021
GenereDrammatico
ProduzioneItalia
Durata103 minuti
Regia diDavide Cosco
AttoriRoberto Bocchi, Flavio Bucci, Alessandro Haber, Massimiliano Rossi, Yari Gugliucci Giuseppe Amelio, Pietro De Silva, Aida Flix.
MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Davide Cosco. Un film con Roberto Bocchi, Flavio Bucci, Alessandro Haber, Massimiliano Rossi, Yari Gugliucci. Cast completo Titolo originale: Psychedelic. Titolo internazionale: Psychedelic. Genere Drammatico - Italia, 2021, durata 103 minuti. - MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 19 febbraio 2021

Un possibile viaggio che la nostra immaginazione può compiere, come singoli istanti di luce nella profondità della notte.

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 5,00
CONSIGLIATO SÌ
Un artificioso dramma da camera sulla crisi esistenziale di tre uomini alla deriva.
Recensione di Roberto Manassero
venerdì 19 febbraio 2021
Recensione di Roberto Manassero
venerdì 19 febbraio 2021

Una famiglia, tre generazioni, tre esistenze alla deriva. Paul, attore cinquantenne in crisi, tra la messinscena di uno spettacolo e visioni psichedeliche, cerca di dare un senso al proprio lavoro. Suo figlio, il sassofonista Ernesto, trova conforto nella frequentazione di una chiesa aperta giorno e notte per i suoi fedeli e nei messaggi che riceve da suo nonno Francesco, uomo anziano e ammalato ritiratosi in solitudine col proprio silenzio e i propri pensieri. Accanto ai protagonisti, una sacerdotessa in contrasto coi superiori, un compagno di scena di Paul, altre figure e figuranti di un'umanità smarrita e senza metà.

Davide Cosco, regista e sceneggiatore indipendente, gira un dramma da camera basato sulle riflessioni intellettuali di tre personaggi in cerca di un senso per le loro esistenze.

Il flusso di coscienza è un problema non da poco per il cinema. Rappresentare lo stato mentale dei personaggi, dando forma a pensieri, tormenti e peregrinazioni intellettuali è rischioso, spesso al limite dell'ermetico o del gratuito involontario. Le immagini, la musica, le parole, unite secondo un procedimento sinfonico, non sempre riescono a creare un discorso comprensibile o coinvolgente come quello dei discorsi automatici; molto spesso, anzi, sullo schermo appaiono figure che invece di aprirsi allo spettatore si rivelano al contrario - spesso per colpa di una scrittura superficiale - presenze aliene, corpi vuoti che recitano parole prive di spessore.

È ciò che capita, purtroppo, in Psychedelic, che nonostante tenga fede al proprio titolo mettendo in scena una sinfonia rapsodica in tre movimenti paralleli (nonno, padre, figlio), non riesce a rendere credibili i dialoghi e ad eliminare la sensazione di artificiosità che emana dal progetto.

Davide Cosco, anche sceneggiatore, punta su una formula volutamente anti-narrativa affidando alle musiche di Frank Fogliamo (post-rock, elettroniche, magniloquenti) il compito di creare un'atmosfera di sospensione e di tensione spirituale, ma il suo film rivela in troppi passaggi evidenti ingenuità di messinscena.

Gli spazi asfissianti (il retro di un teatro, una casa vuota, una minuscola chiesa), la scrittura di stampo teatrale, i movimenti di macchina insistiti, per quanto elementi potenzialmente validi, in nessun momento si compongono in un movimento fluido che restituisca il senso universale della riflessione sulla solitudine degli individui.

Le conversazioni fra l'attore Paul (Massimiliano Rossi) e il suo compagno di scena, ad esempio, sono improntate a una gravità e a un cinismo quasi caricaturali; l'anziano patriarca di Alessandro Haber appesantisce il flusso del montaggio con una voce narrante ingombrante; il ribelle Ernesto non ha lo spessore di un antieroe e la sola presenza straniante - fuori luogo e per questo estrema - è la sacerdotessa interpreta da Ksenija Martinovic, che rompe le convenzioni e le funzioni dei personaggi.

Psychedelic è un'operazione cinematografica rischiosa e a suo modo ambiziosa: peccato che le intenzioni anche lodevoli restino, non tanto sulla carta, quanto sulle singole immagini, incapaci di dialogare ed entrare in relazione le une con le altre. E la sensazione che resta è quella di un film vuoto, nonostante l'eccesso di musiche, luci, parole, pensieri.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 19 febbraio 2021
criticacinema

Il pubblico è il protagonista di questo meraviglioso film. Davide Cosco, giovane e geniale autore propone infatti una regia monumentale, e non incorre nell'errore quanto mai comune a questo tempo: sottovalutare il pubblico. Il regista, al contrario, lo esalta, lo considera, lo chiama in causa, lo coinvolge, lo incanta, lo delizia, lo scuote, lo invita a riflettere, lo porta in mondi lontani, lo culla, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 febbraio 2021
Cinefilagio

Un film incredibile. Veramente straordinario. Regia e sceneggiatura strepitose. Ti tiene incollato dall'inizio alla fine. Haber commovente. Rossi coinvolgente. Eccezionale Yari Gugliucci e la giovane attrice donna. Un film che continua anche ore dopo la sua conclusione. Ti scuote e ti lascia tante domande. Mai una cosa scontata. Il cinema italiano dovrebbe esaltare questi autori.

mercoledì 2 febbraio 2022
Estasi Mistica

Mi piacerebbe avere le capacità di osservazione e di parola dell'altro commentarore, ma ahimè...  Psychedelic mi è piaciuto moltissimo! Così tanto che non ho resistito dal lasciare un commento e così rendermi ridicolo. Come non concordare su tutta la linea che il già sopracitato ha sostenuto! Regia, fotografia e musiche eccellenti.

sabato 20 febbraio 2021
criticacinema

Sono certo che questo film piace anche a chi fa finta di non comprenderlo a pieno. Semplicemente perché è un film bello. La scrittura impegnata e impegnativa, e soprattutto i dialoghi sono veramente magistrali, non ho visto una sola caduta nel film. Sono dialoghi carichi di ritmo, di pathos, di emotività. Le conversazioni fra i due amici sono cinema allo stato puro.

giovedì 18 febbraio 2021
no_data

Davvero un capolavoro. Una regia straordinaria così come la storia. Film raffinato, elegante, colto, pazzoe geniale. Un film da seguire con attenzione, meglio sarebbe forse in sala ma che poi arriva al cuore di tutti. Commovente Haber. Rossi coinvolgente. Bellissimo il ruolo di Yari Gugliucci così comepure la giovane donna mi è pèiaciuta tantissimo.

mercoledì 17 febbraio 2021
Cinefilagio

Un film spettacolare. Una regia e una sceneggiatura sontuose. Lo consiglio a tutti gli amanti di cinema. Veramente in Italia si dovrebbe dare massima visibilità a giovani del genere con una maturità incredibile. Altro che commediole fotocopia.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 20 aprile 2021
Rocco Moccagatta
Film TV

«L'amore è intorno a noi. Dobbiamo imparare a guardare, ad amare». Lo dice l'enigmatica donna prete, uno dei personaggi imprendibili di un film che non è facile né da guardare né - purtroppo - da amare. Non ci aiuta neppure la sinossi (ripetuta come un mantra ovunque) che parla di tre uomini, tre generazioni della stessa famiglia, un padre attore in crisi, un figlio sassofonista in crisi, un nonno [...] Vai alla recensione »

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