Nicole Kidman è la mattatrice di una squadra di ottimi attori, in una serie un po' satira e un po' mystery, ma che non ha né la tensione del thriller né la vivacità della commedia.
L'attrice e produttrice australiana, dopo il successo di Big Little Lies (guarda la video recensione), aveva subito acquisito i diritti del successivo romanzo di Liane Moriarty, che ha messo ancora una volta nelle mani del sodale David E Kelley - insieme al quale ha collaborato anche in Undoing. Kidman ha tenuto naturalmente per sé il ruolo più carismatico, recitando per altro con un accento russo che è sempre sulla soglia della caricatura.
Non c'è paragone con la ferocia di una serie simile come White Lotus e neppure con gli scontri di coppia e i catfight griffati di Big Little Lies. Nine Perfect Strangers finisce per essere una serie più "feel good" di quanto non fosse nelle intenzioni della scrittrice, ma forse era questo che volevano invece Kelley e Kidman, che del resto non hanno scelto come al solito la più matura HBO bensì Hulu e Amazon per la loro ultima fatica.