Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Angelo Frezza |
Attori | Karin Proia, Angelo Orlando, Daphne Scoccia, Enrico Oetiker, Antonella Laganà Jack Queralt, Marta Zoffoli, Antonella Ponziani, Filippo Tirabassi, Luca Paniconi, Saverio Malara. |
Distribuzione | Toed Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2022
La storia di Anna Cardinali, caotica editrice, e Alessandro Montagna, affascinante critico gastronomico, esperto nel Quinto Sapore, il misterioso Umami.
CONSIGLIATO NÌ
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Anna Cardinali editrice, e Alessandro Montagna, chef ed esperto sull’Umami, il Quinto Sapore, avrebbero dovuto sposarsi ma lui il giorno delle nozze non si presentò. Ora i due lavorano insieme ma senza parlarsi da ormai dieci anni. Lui cerca da tempo un riavvicinamento che però viene respinto regolarmente. Fino al giorno in cui gli viene diagnosticata la SLA e il tempo a disposizione si fa più breve.
Oltre al dolce, al salato, all’aspro e all’amaro c’è un quinto sapore, l’Umami, identificato dal giapponese Kikunae Ikeda nel 1908. Si tratta del ‘sapore saporito’ che fa da fil rouge del film di Angelo Frezza.
Se vogliamo rimanere sulla falsariga del versante culinario potremmo dire che come chef Frezza si dimostra molto professionale nel gestire i propri collaboratori (attori e professionisti della troupe) realizzando un film ineccepibile su quel versante. Dove ha invece più difficoltà è nella gestione degli ingredienti che la sceneggiatura (alla cui stesura ha partecipato) gli mette a disposizione. Sono troppi e rischiano di sovrapporsi.
Già trattare nello stesso film, seppure con toni leggeri, di SLA e di disturbi alimentari non è semplice. Se poi ci si aggiungono intrecci amorosi, scuole di cucina, editori ipotetici, abbandoni sull’altare e altre vicende non è difficile immaginare che si perda in linearità una storia che invece, se avesse conservato al centro il rapporto tra Anna e Alessandro (con la difficoltà insorta sul piano sanitario) avrebbe avuto molte più chance di colpire dritto non solo al cuore ma anche all’umore degli spettatori proprio per i toni da commedia non banale. Il sapore sarebbe stato allora sicuramente più ‘concentrato’.
Ci sono i giorni e le lune con i tramonti, ma più che in zona Lelouch siamo dalle parti di Incantesimo. Attorno ad Alessandro, rinomato chef cui viene diagnosticata la SLA, e Anna, titolare di una casa editrice che l'uomo ha abbandonato sull'altare anni prima, s'incrociano le storie di diversi personaggi. Tradimenti, inganni, equivoci. Un po' commedia gastronomica, un po' disperato mélo, con l'immagine [...] Vai alla recensione »