Titolo originale | The Irregulars |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, Fantasy |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Joss Agnew, Johnny Allan, Weronika Tofilska |
Attori | Thaddea Graham, Darci Shaw, Jojo Macari, McKell David, Sheila Atim Clarke Peters, Royce Pierreson, Grant Crookes. |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 marzo 2021
Su Netflix una serie dedicata ad un gruppo di giovani assistenti di Sherlock Holmes.
CONSIGLIATO NÌ
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Un quartetto di ragazzi, cui si aggiunge un principe in incognito, vive insieme in una umidissima cantina proprio di fronte al celebre 221b di Baker Street: l'indirizzo di Sherlock Holmes. È Watson ad accorgersi di loro e ad avvalersi dei loro servizi, per contrastare crimini nelle zone malfamate della città, ma diventa subito chiaro che il vero motivo per cui li ha scelti è l'affinità di una di loro, Jessie, per il soprannaturale. Mentre eventi inquietanti diventano sempre più diffusi a Londra, Jessie inizia a trovare conforto in un misterioso uomo vestito di lino che le appare nelle proprie visioni. Gli altri cercano invece di scoprire il segreto di Watson e del suo misterioso socio in affari.
I personaggi ideati da Arthur Conan Doyle vengono reinventati in versione moderna e multietnica per questa serie young adult, che unisce il fantasy all'ambientazione vittoriana.
Le capacità deduttive e la saggezza di strada prendono però posto in secondo fila, a fronte di una vicenda che spinge sempre di più verso il fantastico con un pizzico di horror. Non mancano naturalmente i tropi del racconto young adult, con i giovani che scoprono la propria reale identità e si scontrano con il mondo degli adulti. Tanto che la sensazione dominante e la familiarità con questo tipo di storie, con le dinamiche del gruppo di giovani, con tanto di amore impossibile per barriere di classe sociale. Non c'è mai una reale sorpresa o uno scatto imprevisto e i vari colpi di scena sono assai prevedibili.
Nella prima metà di Gli irregolari di Baker Street gli episodi hanno un taglio quasi autoconclusivo, con casi che vengono risolti e un mistero generale che avanza a piccoli passi. Infatti le puntate offrono una certa varietà di ambientazione e situazioni se non di registro, con tanto di immancabile episodio in una villa dove risiede un gruppo di sospettati e si susseguono sinistri omicidi. Si chiude un occhio sull'improbabile ruolo che viene assegnato a questi ragazzini e pure su come, nonostante i loro successi, continuino a vivere in un luogo a dir poco insalubre. La scrittura degli adulti della serie è però davvero troppo tagliata con l'accetta, in particolare Watson è irragionevole nella sua prepotenza verso giovani a cui si rivolge perché lo aiutino.
Per essere una serie figlia di tempi di correttezza politica, Gli irregolari di Baker Street è anche insolitamente conservatrice, con il gay che scatena due possibili fini del mondo per un amore non corrisposto e con il personaggio di una minoranza etnica che compie il più vile tradimento. Criticità che vengono comunque presto risolte, o con la sconfitta del cattivo di turno o con la redenzione e il perdono all'insegna dei buoni sentimenti. Non c'è infatti un vero villain capace di tenere banco: appaiono Sherlock, Watson e Mycroft, ma non c'è nessun Moriarty. E senza un antagonista serio, le costanti improbabili vittorie di questi giovani passano dall'essere una sfida a una ben meno emozionante routine, a cui non giovano per nulla puntate lunghe mediamente ben cinquanta minuti.
Il cast punta su giovani ancora poco conosciuti, ma si appoggia anche a a volti più familiari, come il Mastino del Trono di Spade Rory McCann, nei panni del primo antagonista, e Clarke Peters nei panni dell'uomo vestito di lino. Un po' deludenti invece le scelte, di estrazione televisiva inglese, per Sherlock e Watson, rispettivamente Henry Lloyd-Hughes e Royce Pierreson, che non hanno alcuna speranza nell'inevitabile confronto con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman.
Lo showrunner della serie è Tom Bidwell, per Netflix già autore del bizzarro adattamento in computer grafica di Watership Down. L'autore ha dichiarato che Gli irregolari di Baker Street è da sempre il suo sogno nel cassetto: forse proprio per questo sconta i difetti tipici di una passione adolescenziale, rivolta agli adolescenti senza grandi speranze verso un target un poco più adulto.