Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Ericson Core |
Attori | Willem Dafoe, Julianne Nicholson, Christopher Heyerdahl, Michael Gaston, Michael McElhatton Jamie McShane, Michael Greyeyes, Thorbjørn Harr, Shaun Benson, Nikolai Nikolaeff. |
Tag | Da vedere 2019 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,62 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 marzo 2020
L'impresa di un cane dal slitta tra il gelo dell'Alaska. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Writers Guild Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Nell’inverno del 1925, un’epidemia di difterite si diffuse nella cittadina di Nome, in Alaska, colpendo soprattutto i bambini. Si rese allora necessario recuperare, nel più breve tempo possibile, il siero con l’antitossina, disponibile a circa mille kilometri di distanza. Un tempesta epocale, però, si stava per abbattere sulla regione e nessuno era disposto a partire. Nessuno tranne Leonhard Seppala e la sua slitta di cani, capitanata dal dodicenne Togo. Sarà che anche questo è un tempo di infezioni minacciose e di eroismi sconosciuti (il merito dell’impresa, nel ‘25, andò al cane Balto, che “tagliò il traguardo” al termine della staffetta, ma Balto e il suo conduttore avevano percorso solo 50 chilometri, contro i 425 corsi da Togo nel pieno della bufera), sarà che una storia vera, che lega tra loro un cane, il suo padrone e un gruppo di bambini in una relazione di mutua sopravvivenza non può non arrivare al cuore, ma il film di Ericson Core ha dei meriti che superano tanto la contingenza che le ovvietà.
Con una cassetta degli attrezzi ridotta al minimo, pochi personaggi e tutto sommato anche pochi eventi, Togo affresca un mondo a bassa densità di popolazione ma alta concentrazione di affetto e rispetto e, all’interno di questo mondo, racconta l’affacciarsi di un essere speciale, in grado di fare la differenza e la Storia.
Specialmente cocciuto da cucciolo, dotato di un’intelligenza che gli permette di evadere da qualsiasi prigionia, sia al chiuso o all’aperto, ma anche devoto in una maniera speciale al suo essere umano di riferimento, l’husky Togo è anche e soprattutto l’anima di Seppala. Uomo e cane sono, cioè, la stessa cosa: entrambi non più giovani, di poche parole, amati dalla stessa donna, possiedono “il cuore di un sopravvissuto” e non potrebbero farcela l’uno senza l’altro. La corsa a cinquanta gradi sotto zero, contro venti che soffiano a ottanta chilometri all’ora, è la sfida della vita per entrambi, la loro missione esistenziale. È questa l’epica del film, che abbatte le differenze tra le specie, e ci fa fare il tifo e sospirare per l’uno e per l’altro, per la loro lotta comune.
Se anche l’intervento della computer grafica a tratti si fa sentire, specie nei contorni della figura umana isolata tra i ghiacci, il film è forte quanto basta a distrarci dalle sottigliezze, sia dal punto di vista delle scene d’azione (Core è un esperto con buoni precedenti), che da quello delle piccole scene sentimentali, cui danno spessore e credibilità due attori navigati quali Willelm Defoe e Julianne Nicholson.
È tempo di tornare alla natura e al rapporto tra l'uomo e il suo migliore amico. Dopo Il richiamo della foresta, con le avventure del cane Buck affiancato da Harrison Ford, tra i titoli di lancio della piattaforma Disney+ troviamo il film Togo con un altro grande del cinema americano come Willem Dafoe. Anche qui al centro della storia c'è un cane e il suo legame con l'uomo, ma in realtà si tratta di una storia vera. Il film propone in live action la straordinaria ed eroica impresa di un addestratore e della sua muta di animali guidati appunto da Togo per salvare Nome, un paesino dell'Alaska, da una terribile e mortale epidemia di difterite che aveva colpito i bambini del luogo.
Una storia vera per fare un po' di giustizia. Al centro del film Togo ci sono gli stessi eventi narrati dal cartone animato della Amblin di Steven Spielberg, dal titolo Balto, ma questa volta si vuole raccontare il vero eroe della vicenda, ossia un cane Siberian Husky, di nome Togo. Mentre nel cartone animato si ricorda solo il cane che ha percorso l'ultimo tratto del percorso necessario per arrivare a Nome, in realtà la parte più pericolosa fu affrontata appunto da Togo alla guida della sua muta.
Il nuovo film Disney ci riporta negli anni Venti del secolo scorso. In Alaska. Quando i collegamenti erano affidati per lo più alle slitte e il periodo invernale bloccava ogni contatto. Ma un'epidemia di difterite costrinse ad organizzare una staffetta di cani da slitta per trasportare l'antitossina in una condizione difficilissima. Al centro del racconto l'addestratore di cani Leonhard Seppala e del rapporto inizialmente difficile con Togo che conosciamo fin da indisciplinato cucciolo. Ma con il tempo tra uomo e animale si crea un legame di fiducia e affetto straordinari. In realtà quando l'emergenza difterite emerge in tutta la sua drammatica rilevanza, Togo a già 12 anni, tanti per un cane. Ma Leonhard si fida totalmente di lui. Quindi partono insieme per un'impresa che rimarrà nella storia.
Il cast a parte il magnifico Siberian Husky, il cui vero nome fuori dal set è Diesel, ha in Willem Dafoe la sua star nei panni appunto del tenace addestratore. Accanto a lui troviamo Julianne Nicholson nei panni della moglie Constance, e Richard Dormer in quelle del dottor Welch.
Interessante che il nome Togo venne assegnato al cane da quello dell'ammiraglio della flotta giapponese Togo Heihachiro, che si distinse nella guerra Russo-Giapponese avvenuta tra il 1904 e il 1905.
Nella produzione disneyana si è sempre prediletto il ritorno alla tradizione, l’edulcorato quadretto di un rapporto idilliaco tra Animale Addomesticato e Padrone Generoso, tra Natura e Uomo. In Togo c’è tutto questo, ma è evidente che il passo è ulteriore. Anche grazie al coinvolgimento di un attore totale come Willem Dafoe, l’unico interprete capace di [...] Vai alla recensione »
Se nel passato, il cartoon non disneyano, "Balto", ci aveva emozionato, oggi ci pensa la Disney a rimettere le cose in ordine, cioè: il cane Balto, rispetto al cane Togo é robetta. Nella corsa al siero del 1925 (antitossina della difterite) di 700 miglia in condizioni climatiche più che avverse, sia per l' uomo che per i cani, in Alaska, Balto avrebbe corso la sua parte di staffetta, tirando la slitta, [...] Vai alla recensione »
Esempio di come con poco,dal punto di vista della scenggiatura, si può fare un gran film come questo. E' tutto perfettamente azzeccato,storia reale e documentata,recitazione,location ambientazioni storiche. Forse l'unico difetto,se si vuole trovarlo a tutti i costi,è il tradizionale risvolto ideologico che un pò in tutti i grandi film di produzione americana svetta [...] Vai alla recensione »
Film da vedere, mymovies da togliere.
Alaska, 1925, i bambini della cittadina di Nome sono malati e hanno bisogno di un siero di antitossina contro la difterite, ma una tempesta terribile è in arrivo. Il gravoso viaggio è affidato al campione di corse locali con cani da slitta, Leonhard Seppala, e al suo husky siberiano Togo: insieme percorreranno oltre 200 miglia nella tormenta, molte di più di quelle percorse dal celebrato Balto.