Titolo originale | Cruel Peter |
Anno | 2019 |
Genere | Horror |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Christian Bisceglia, Ascanio Malgarini |
Attori | Henry Douthwaite, Rosie Fellner, Claudio Castrogiovanni, Katia Greco, Terence Booth Aurora Quattrocchi, Angelica Alleruzzo, Antonio Alveario, Gabriele Greco, Aran Bevan, Alessio Bonaffini, Arcangelo Ciulla, Matteo De Gregori, Elisabetta Fusari, Lorella Galvani, Giuseppe Marino, Alberto Molonia, Zoe Nochi, Biagio Pelligra, Christian Roberto, Margherita Smedile. |
MYmonetro | 3,03 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 6 maggio 2021
Un archeologo si trova davanti a una grande scoperta a Messina. In Italia al Box Office Cruel Peter ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,5 mila euro e 1,2 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1908, Messina è un florido porto internazionale che riempie la città di stranieri. Tra loro, la famiglia di armatori inglesi Hoffman, il cui padre si suicida in circostanze misteriose lasciando l'adolescente Peter a crescere viziato e crudele. Sua madre ne avalla gli impulsi peggiori, finché le vittime di Peter decidono di reagire ai suoi soprusi proprio alla vigilia del terremoto che distrusse la città. Un secolo dopo un altro britannico, l'archeologo Norman Nash, si trasferisce a Messina per il restauro del cimitero inglese, portando con sé la figlia Liz. Per Norman è un nuovo inizio dopo la morte della moglie, ma la ragazza non ha superato la perdita della madre e di notte prova a evocarne lo spirito. Nei pressi del cimitero, però, l'unica anima senza pace è quella di un bambino scomparso a cui piaceva giocare con un rasoio.
Horror nostrano ma con una piacevole sfumatura di contaminazione culturale, nella tradizione della letteratura gotica che mescolava sensibilità britanniche e folklore italiano.
Cruel Peter è una "sicilian ghost story" nel senso più pieno del termine, molto diversa da quella splendida e metaforica di Grassadonia e Piazza nel loro film dello stesso titolo. Anch'essi coppia di registi italiani, Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia scavano nella storia dell'isola trovando una venatura preziosa di atmosfera narrativa: quella di una Messina fantastica, a cui la catastrofe del gravissimo terremoto del 1908 ha impedito di affacciarsi pienamente sul ventesimo secolo. È lei il vero spettro che aleggia sul film, evocata e mai avvicinata dai registi se non con delle panoramiche da debita distanza, dalle ambizioni pittoriche, come un mostro che fa tanto più paura perché confinato nell'ombra di un tramonto.
Separate da un secolo, le storie intrecciate di due borghesie straniere sovrapposte al tessuto sociale del luogo danno vita a un horror convenzionale ma meccanicamente efficace, che azzecca la sua fonte primaria di spavento (la candida perfidia del giovane Peter, ricco tormentatore del proletariato) e rispetta con astuzia le regole di genere, grazie anche a un contorno folkloristico ben tratteggiato. La sempre notevole presenza di Aurora Quattrocchi, nel ruolo di un'anziana zia che sa quali creature meritano un invito oltre la soglia domestica, suggella un crescendo finale di sicura presa sul pubblico.
Pur essendo un prodotto che non ha budget milionari, un'ottima fotografia e un'ottima regia regala un prodotto godibile.Bravi
Cruel Peter Bentrovati fantasmi Procediamo su una distesa di ossa seminata dai drammi occorsi nel tempo. Uno spazio tempestato di morte offre linfa vitale ai propri fantasmi cui, malgrado siano il solo passato che rimane, si vorrebbe rivolgere un Addio. Messina abbisogna di occhi stranieri, di specchi esterni per guardarsi [...] Vai alla recensione »
Assolutamente un bel film in cui Messina fa da cornice. Salta subito all'occhio il fatto che gli attori recitino in inglese e poi doppiati chi da se stessi chi da altri, l'unica che dovrebbe rivedere il modo di doppiare é la doppiatrice di: Bianca! La storia é ben costruita a tratti noiosa all'inizio ma poi si riprende alla grande con un colpo di scena finale.
Film come "cruel Peter" fanno pensare al perverso funzionamento della macchina economico/produttiva del cinema. Perchè solo un film generosamente sovvenzionato da qualche istituzione pubblica può permettersi di essere prodotto in commercio quando avrà, come merita, un risultato di pubblico pressochè nullo, e non c'entra solo la pandemia.
Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, dopo Fairytale, con Cruel Peter (tra le esclusive di RaiPlay) aspirerebbero a imporsi come eredi del gotico italiano, attenti tanto alla lezione dei maestri del rinnovamento del "neo-irrealismo" (Freda, Bava, Margheriti), quanto alla "rivoluzione" avatiana che ha liberato il genere da quel non-luogo/non-tempo in cui era confinato per condurlo in contesti storico-soci [...] Vai alla recensione »
Sempre horror ma d' atmosfera, l' inusuale Cruel Peter di Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini, da domani su RaiPlay. È la storia di un ragazzino crudele (Cruel Peter, appunto) sepolto vivo a ridosso del terremoto che colpisce Messina nel 1908. Cosa ne è stato di lui? Per appassionati di gotici vecchio stile come Gli invasati (1963) di Robert Wise. da Il Messaggero, 20 maggio 2021