Un'altra Vita - Mug

Film 2018 | Drammatico, +13 91 min.

Titolo originaleTwarz
Titolo internazionaleMug
Anno2018
GenereDrammatico,
ProduzionePolonia
Durata91 minuti
Regia diMalgorzata Szumowska
AttoriMateusz Kosciukiewicz, Agnieszka Podsiadlik, Malgorzata Gorol, Anna Tomaszewska Dariusz Chojnacki, Robert Talarczyk, Roman Gancarczyk, Martyna Krzysztofik, Anna Tomaszewska, Iwona Bielska, Tadeusz Bragiel, Pawel Browczuk, Katarzyna Chlebny, Juliusz Chrzastowski, Wojciech Citak, Krzysztof Ciureja, Krzysztof Czeczot, Dobromir Dymecki, Malgorzata Firlej, Agnieszka Gawlik, Kazimierz Goryca, Grzegorz Holda, Teresa Huczwa, Krzysztof Ibisz, Zofia Izdebska, Marek Kalita, Ryszard Kluge, Stanislaw Knap, Ewa Kolasinska, Lukasz Korta, Agnieszka Kwasniewska, Natalia Kwasniewska, Jolanta Kwiatkowska, Sebastian Lach, Wilhelmina Lipinska, Pawel Martynowicz, Piotr Mazur, Tadeusz Mikiewicz, Artur Mirga, Patryk Mirga, Pawel Mól, Dawid Nickel, Jan Nosal, Marcin Ondrycz, Waldemar Ondrycz, Jerzy Paruch, Magdalena Pawlowska, Aleksander Pelczar, Elwira Pelczar, Katarzyna Pelczar, Kinga Pelczar, Maciej Pelczar, Renata Pelczar, Zofia Pelczarska, Agata Pucykowicz, Krzysztof Rojewski, Anna Rokita, Jacek Romanowski, Krzysztof Romanowski, Pawel Sanakiewicz, Magdalena Siminska, Karolina Sitkowska, Sylwia Smeda, Irena Smolik, Zbigniew Sowa, Kamil Szczerba, Klaudiusz Szczerba, Krystian Szczerba, Miroslaw Szczerba, Tobiasz Szczerba, Zdzislaw Szczerba, Adam Szczyszczaj, Rafal Szopa, Maciej Szymanski, Emilia Talar, Kazimierz Talar, Piotr Urbaniak, Katarzyna Warzecha, Mariusz Witowski, Joanna Wojtarowicz.
Uscitamercoledì 24 aprile 2019
DistribuzioneBim Distribuzione, Movies Inspired
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,89 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Malgorzata Szumowska. Un film con Mateusz Kosciukiewicz, Agnieszka Podsiadlik, Malgorzata Gorol, Anna Tomaszewska. Cast completo Titolo originale: Twarz. Titolo internazionale: Mug. Genere Drammatico, - Polonia, 2018, durata 91 minuti. Uscita cinema mercoledì 24 aprile 2019 distribuito da Bim Distribuzione, Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,89 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020

Un uomo cambia il proprio viso dopo un'operazione chirurgica. Come affronterà la vita dopo questa drastica trasformazione? Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office Un'altra Vita - Mug ha incassato 43,6 mila euro .

Un'altra Vita - Mug è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,67
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Tra l'assurdo e il grottesco, una crisi d'identità nella Polonia rurale.
Recensione di Francesca Ferri
sabato 24 febbraio 2018
Recensione di Francesca Ferri
sabato 24 febbraio 2018

Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia. Jacek lavora in un cantiere vicino alla frontiera polacco-tedesca dove verrà costruita la più grande statua di Gesù al mondo, che deve competere con quella di Rio de Janeiro. Tuttavia poco dopo aver chiesto la mano alla sua fidanzata Dagmara con cui progettava un futuro insieme, un terribile incidente al lavoro gli sfigura completamente il viso e gli stravolge la vita. Assediato dalla stampa polacca, Jacek diventa il primo caso nel Paese di trapianto alla faccia. La gente lo festeggia come eroe nazionale e martire del lavoro, ma lui non riesce più a riconoscersi allo specchio. Nel frattempo la statua di Gesù diventa sempre più alta.

Dopo In the name of (2013), Malgorzata Szumowska ritorna ad esplorare la vita di provincia della Polonia rurale, imbevuta di cattolicesimo bigotto e superstizioni popolari, in un dramma dallo humour nero e i toni grigi.

La regista polacca conduce sapientemente un aspro dramma sul suo Paese, di cui porta alla luce contraddizioni, ipocrisie e un orgoglio religioso e nazionalistico, di cui è simbolo l'enorme statua di Gesù. La storia di Jacek, outsider del paese che ascolta i Metallica, porta jeans strappati e sogna di trasferirsi in Inghilterra, offre dunque uno sguardo impietoso sulla ristrettezza di orizzonti di un villaggio a cui non si sente di appartenere. Sarà probabilmente lo stesso amore-odio della regista per la sua terra madre, da cui si allontana ma a cui sempre ritorna, che la aiuta a distanziarsi in campi lunghi sulla bellezza della sua Polonia per poi focalizzarsi sullo squallore e sulla piattezza della gente di provincia. In piani sempre più stretti Szumowska osserva il volto sfigurato di Jacek, specchio di un villaggio deformato da meschinità, volgarità e fatalismo.

Mug, che vuol dire appunto "brutto muso" ci porta a riflettere sulla percezione di sé e quella degli altri, sul significato di identità in rapporto all'apparenza. Il viso deforme di Jacek non gli permette più di lavorare, vivere o essere amato come prima, perfino dalla sua stessa madre che vede in lui un'altra persona, un estraneo.

Il duro realismo della storia che non cede ad alcuna edulcorazione, si tinge tuttavia della bizzarra leggerezza della commedia fantastica in una dramma commovente venato di sottile ironia. La caratterizzazione dei personaggi, che assomigliamo piuttosto a caricature, tra cui il prete del villaggio, riescono a suscitare il riso nonostante la tragicità della situazione.

A introdurre il tono di Mug, la scena d'apertura con una corsa di clienti in lingerie per i saldi di intimo in un ipermercato, in una metaforica visione del consumismo, stabilisce una strana e inconfortevole atmosfera che perdura per tutto il film fino all'apparizione dell'opera finita della statua di Gesù che su tutti veglia. Tra l'assurdo e il grottesco, dunque, la sofferenza di Jacek, che rimanda in qualche modo a quella di Gesù, rimane come testimonianza della lotta di un singolo alienato dalla sua comunità.

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UN'ALTRA VITA - MUG disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 28 aprile 2019
angelo umana

 Un'altra vita si chiama il film in italiano, Twarz in polacco, che vuol dire faccia, è la faccia che si spappola il bello e simpatico Jacek cadendo dall'impalcatura mentre lavora a modellare la testa che verrà posta sulla statua di Cristo Re più alta del mondo, più di quella di Rio de Janeiro. Esiste davvero questa statua, costata un'enormità con [...] Vai alla recensione »

domenica 28 aprile 2019
Silvano Bersani

Non farò cenno alla trama per non togliere nulla dello choc visivo che colpisce come un cazzotto allo stomaco lo spettatore ignaro a metà film. Ma ugualmente si capisce, sin dal primo grottesco fotogramma, che l'Autrice ha una gran voglia di menare le mani. E lo farà, per tutto il sentiero narrativo, con una determinazione e con una drammatica lucidità che non ammette [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 novembre 2021
ROSMERSHOLM

Al festiva di Berlino dovevano essere messi male per premiare un film orrido come il volto mal truccato del protagonista. Al netto dei giochini da lensbaby sulle sfocature, resta una collanina di scenette che non diventano mai una trama e tradiscono un vuoto pneumatico di pensiero.  Il cinema polacco ha sempre mostrato profondità e  solidità nel discorso teologico: qui siamo [...] Vai alla recensione »

Frasi
Mio fratello vi informa che potete baciargli il culo!
Una frase di La sorella di Jacek (Agnieszka Podsiadlik)
dal film Un'altra Vita - Mug - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 26 aprile 2019
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Si sta costruendo la statua di Cristo più alta del mondo, più ancora di quella di Rio de Janeiro (e non è una trovata di surrealismo polacco, si trova a Swiebodzin nella Polonia occidentale, cinque anni per costruirla, realizzata con le donazioni della popolazione). Jacek (Mateusz Kosciukiewicz), un operaio che fa lo scalpellino nel cantiere si salva per miracolo da un incidente sul lavoro, ma resta [...] Vai alla recensione »

martedì 23 aprile 2019
Ilaria Feole
Film TV

Fatto 1: a Swiebodzin, in Polonia, dal 2010 si erge la più alta statua di Cristo al mondo: 36 metri esclusa la base. Fatto 2: nel 2013 un operaio di 33 anni, vittima di un incidente sul lavoro, si è sottoposto al primo trapianto di faccia mai eseguito in Polonia. Magorzata Szumowska, al settimo lungo di finzione (Gran premio della giuria alla Berlinale 2018), fonde i due primati nazionali in quella [...] Vai alla recensione »

martedì 30 aprile 2019
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Jacek (Mateusz Kociukiewicz) è un tipo bizzarro quanto bonario, metallaro sfegatato e innamorato perso della sua Dagmara (Magorzata Gorol). Operaio edile nel cantiere di quella che dovrebbe diventare la statua di Cristo più alta del mondo, subisce un gravissimo infortunio, cadendo all'interno della stessa: ne esce sfigurato, tanto da decidere di sottoporsi al primo trapianto facciale effettuato in [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 aprile 2019
Gianni Canova
We Love Cinema

L'immagine non è mai totalmente a fuoco. Quasi mai. Dall'inizio alla fine del film il direttore della fotografia Michal Englert, in accordo con la regista Magorzata Szumowska, applica la tecnica della messa a fuoco selettiva. Seleziona cioè la porzione di immagine che vuole sia perfettamente a fuoco e lascia più o meno sfuocato il resto. È talmente insistito e vistoso, il procedimento, che stupisce [...] Vai alla recensione »

sabato 27 aprile 2019
Lorenzo Rossi
Cineforum

Jacek è un giovane un po' eccentrico che vive a wiebodzin, un paesino rurale della Polonia occidentale. Piuttosto trasgressivo per i canoni della cattolicissima provincia polacca il ragazzo, che fa l'operaio, è appassionato di musica metal e sta per sposarsi con Dagmara. Un giorno mentre lavora alla costruzione di un'imponente statua del Cristo su una collina intorno al paese, cade da un'impalcatura [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 aprile 2019
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

In un posto indefinito, dice la didascalia all'inizio del nuovo film di Malgorzata Szumowska (Elles, con la Binoche e In the name of sulla passione omosessuale di un sacerdote), cineasta premiata tra Locarno, Toronto e Berlino. In un posto così indefinito della campagna polacca di oggi che ricorda alienazioni, radici e correnti reazionarie d'Europa, religiose, famigliari, sociali.

venerdì 26 aprile 2019
Geoff Andrew
Sight & Sound

È tragicamente impossibile scrivere di questa cupa ma divertente satira senza evitare di fare qualche rivelazione sulla trama. Per la prima mezz'ora Un'altra vita sembra raccontare i tentativi di un outsider di scappare dalla iperconservatrice comunità rurale a cui appartiene. L'operaio edile Jacek adora l'heavy metal, ama andarsene in giro con la sua fidanzata Dagmara e sogna una vita da qualche altra [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 aprile 2019
Roberto Nepoti
La Repubblica

Pluripremiato l'anno scorso a Berlino, Un'altra vita - Mug è un film difficile da etichettare. Una commedia nera, forse, ma dai toni aspri e duri. I personaggi sono alcolizzati razzisti o fanatici religiosi: eppure la regista non li osserva con odio, piuttosto con pietà e mestizia per il mondo in cui ci tocca abitare. Bel giovane amante dell'hard-rock e della sua ragazza, Jacek lavora a una gigantesca [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 aprile 2019
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Jacek ha tre amori. Il cane. La fidanzata. L'heavy metal. Lavora alla costruzione della statua di Cristo più alta del mondo tra i clandestini ma è lui a cadere restando sfigurato. Un trapianto facciale - il prima in Polonia - cambierà la sua vita. E pure quella del pubblico, stremato da tanta bruttezza, ipocrisia clericale e disprezzo umano che allontanano dalla religione e dal cinema.

giovedì 25 aprile 2019
Alessandro Aniballi
Quinlan

Jacek ama l'heavy metal, la sua fidanzata e il suo cane. La sua famiglia e i parrocchiani del suo paesino lo trovano un tipo bizzarro e divertente. Jacek lavora presso il cantiere edile di quella che dovrebbe diventare la statua di Cristo piu alta del mondo. Dopo che un grave incidente lo sfigura completamente, tutti gli occhi vengono puntati su di lui mentre si sottopone al primo trapianto facciale [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 aprile 2019
Luana Negrin
Cult Week

Un'altra vita - Mug (titolo originale: Twarz) di Malgorzata Szumowska, premiato alla 68esima Berlinale con il Gran Premio della Giuria, è un film che sorprende ed emoziona, strano e coinvolgente. Un esempio di cinema inflessibile, che irrompe sullo schermo con tutta la sua crudezza e mostra, con rigore e asprezza, il disagio, la povertà, la frustrazione della vita quotidiana nella Polonia dei giorni [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 aprile 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

In una zona rurale polacca si sta costruendo una statua a Cristo come quella di Rio. Ma durante la lavorazione, l'operaio Jacek subisce un grande incidente, costringendo i medici a un trapianto di faccia e a costruirsi una nuova vita, rinunciando per sempre ai propri sogni e alla propria ragazza. Szumowska disegna una metaforona sulla Polonia (che cambia volto, dopo l'addio sovietico), mostrando un [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 aprile 2019
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Un Cristo immenso, superiore in altezza al Redentore carioca. Talmente alto che cadervi incidentalmente dalla sua cima - mentre lo si costruisce - può essere "fatalmente salvifico". Ne fa esperienza il giovane metallaro Jacek, che si salva per "miracolo" restando però sfigurato nel volto, che deve quindi sottoporre a un trapianto facciale, il primo in Polonia.

martedì 23 aprile 2019
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

Autrice doc della kermesse berlinese, in cui le sue opere sono sistematicamente presenti in una sezione o nell'altra dal 2004 (nel 2015 riesce finalmente a portarsi a casa un premio, l'Orso d'Argento per la regia di Corpi prima del Gran Premio della giuria per questo film), la polacca Szumowska tenta con Un'altra vita - Mug di tornare sulle tematiche forti della propria poetica per attraversarle stavolta [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 8 aprile 2019
 

Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia.

POSTER
lunedì 1 aprile 2019
 

Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia.

NEWS
lunedì 18 marzo 2019
 

Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia.

winner
gran premio della giuria
Festival di Berlino
2018
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