Tra azione e pause di ordinaria amministrazione, un film a due velocità e dalla morale ambigua. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
Robert McCall, in passato agente segreto, si guadagna da vivere facendo l'autista. La sua amica Susan viene incaricata delle indagini su un apparente omicidio-suicidio ma verrà attirata in un tranello e a quel punto Robert entra in azione.
In anni di trumpismo l'immagine del bravo cittadino che viene 'costretto' dagli eventi ad esercitare violenza ha una sua valenza socio-simbolica. Nasce quindi una morale ambigua che si sostanzia in un film a due velocità.
Nel prologo il regista Fuqua ci invita a non temere: l'azione non mancherà.
Poi ci propone lunghe pause che vengono accese da scene decisamente violente per poi tornare a conversazioni davanti ad un murales. Il rischio di scontentare più di un estimatore degli action c'è, anche se Denzel Washington fa del suo meglio per tenere desta l'attenzione.
In occasione dell'uscita al cinema di The Equalizer 2 - Senza Perdono (guarda la video recensione), Veronica Bitto interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.