Titolo originale | Un Homme Pressé |
Titolo internazionale | A Man in a Hurry |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia drammatica, |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Hervé Mimran, Julie Gali |
Attori | Fabrice Luchini, Leïla Bekhti, Rebecca Marder, Igor Gotesman, Clémence Massart-Weit Frédérique Tirmont, Yves Jacques, Micha Lescot, Fatima Adoum, Louise Loeb, Geoffroy De La Taille, Alexia Séféroglou, Evelyne Didi, Eric Wapler, Gus, Jean-Pascal Zadi, Olivier Rosemberg, Pauline Pouchin, Baya Rehaz, Anne-Valérie Payet, Jason Divengele, Frédéric Fisbach (II), Christian Streiff, Saïd Benchnafa, Ronald Auffredou, Julien Leglise, Philippe Houillez, Jean-Luc Kandyoti, Jacques-Yves Dorges, Beatrice Borowiec, Gigi Dia, Thierry Dufournaud. |
Uscita | giovedì 21 febbraio 2019 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,54 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 28 febbraio 2019
Un uomo d'affari molto ligio al lavoro e alla carriera viene colpito da un malore e proprio durante la sua permanenza in ospedale capisce quali siano le cose davvero importanti. In Italia al Box Office Parlami di Te ha incassato 221 mila euro .
Parlami di Te è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Alain Wapler va di corsa. Sprezzante amministratore delegato di una nota azienda automobilistica, non ha tempo per i perdenti e per la famiglia. Alla viglia della presentazione di un nuovo modello di vettura ibrida, ignora i segnali di allerta del suo corpo e crolla. Colpito da un ictus che gli causa un deficit cognitivo, Alain confonde le parole e le sillabe, perde i ricordi e il filo della vita. A riordinargli il linguaggio e l'esistenza lo aiuta Jeanne, una giovane ortofonista alla ricerca della madre biologica. Tenace e paziente, Jeanne corregge la disarticolazione e insegna ad Alain il valore del tempo. Il tempo per vivere.
Ispirato alla storia vera di Christian Streiff, ex CEO di Airbus e di PSA Peugeot Citroën, Un homme pressé è la storia di una caduta e di una lenta ricostruzione.
Grande oratore, alla maniera del personaggio che interpreta, Fabrice Luchini ha servito liturgie da antologia, riempiendo i teatri con i testi dei classici della letteratura francese: da Moliére a Rimbaud, passando per Flaubert, Labiche, Baudelaire, La Fontaine con una passione per le parole e il loro senso.
Attore cerebrale e perfezionista, Fabrice Luchini prende in contropiede il suo pubblico e sceglie con un Un homme pressé l'afasia. A corto di parole per la prima volta, l'artista incandescente trova nella commedia di Hervé Mimran l'occasione di lanciarsi, senza troppi istrionismi, in voli verbali di una comicità quasi sperimentale. La performance credibile di Luchini serve tuttavia una storia di redenzione convenzionale, un percorso di crescita piatto che converte un uomo odioso in una brava persona. Troppo poco per disegnare un handicap che rivela l'uomo dietro al boss, per dire la fragilità della vita che se ne frega delle categorie socio-professionali.
Cercando di combinare sorrisi e tenerezza, Hervé Mimran consegna completamente il film al suo protagonista che lo vampirizza con un esercizio di stile incurante della (vera) storia che racconta: quella di un uomo (d'affari) in piena ridefinizione esistenziale. La sceneggiatura, leggera troppo leggera, impone il one-man-show e risorse narrative trite che conducono a conseguenze prevedibili. La sostanza si riduce alla traiettoria di un leader egoista che impara a dire "grazie" e accorda finalmente un po' di attenzione a quelli che lo circondano.
Né la gag di situazione, la corsa in sedie a rotelle che strizza l'occhio a Quasi amici, né le sottotracce che coinvolgono i personaggi secondari (l'ortofonista che cerca esitante il genitore biologico) riescono a risollevare una commedia demagogica che infila il cammino di Compostela con lo spirito di una promozione turistica. Le tappe per ritrovarsi perdono il 'pellegrino' di Luchini. Un uomo (macroniano?) "in marcia" che non va troppo lontano.
PARLAMI DI TE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €12,99 | |||
€9,99 | - |
“Parlami di te” (The homme pressé, 2018) è il quarto lungometraggio del regista francese Hervé Mimran. “Mi riposerò quando sarò morto”, dice Alain sprezzante e sicuro. Niente di meglio che lavorare e non guardare indietro. “Siete apocrifi invece di ipocriti”. Dice, sempre, Alain quando il vuoto fa capolino.
L' UOMO È UN ANIMALE BIPEDE E INGRATO, DICEVA IL GRANDE DOSTOEVSKIJ. Dopo una vita dedicata al lavoro come A.D./C.E.O. in una casa automobilistica, al nostro amico protagonista - dopo un ictus - vengono concessi 10 minuti per sbaraccare la scrivania. Licenziato!! Mentre l'ex collega top glielo comunica cinicamente, l'altro ex collega top guarda fuori dalla finestra, [...] Vai alla recensione »
Oramai F. Luchini è diventato l' icona di un certo cinema di genere transalpino, direi "borghese". Questo Alain Wapler (ispirato alla true story di C. Streiff, ex direttore della Peugeot/Citroen) è un altra figurina per la sua personale collezione, che tra l' altro aumenta anche il catalogo dei film sui disabili.Qui il grande ed insostituibile manager, compulsivamente occupato sul lavoro per dimenticar [...] Vai alla recensione »
Luchini è un fuoriclasse. E quando hai un fuoriclasse in squadra già parti avvantaggiato. Solo i francesi sanno costruire (storia vera peraltro) un "feel good movie" senza mai smarrirsi nel "trito". Si può essere pop rimanendo deliziosi. Film godibilissimo. E non perdetevi i titoli di coda!!!
Il gioco è fin troppo facile: far sorridere lo spettatore con parole buffe e storpiate che cambiano il significato delle frasi. Quasi come affrontare da spericolati una lingua straniera. Il tema del film Parlami di te è però coraggioso: la riabilitazione di un manager di successo dopo che un ictus gli ha colpito l'area del cervello della memoria e del linguaggio.
Se è vero che Fabrice Luchini costituisce ormai un "genere" a sé nel panorama del cinema francese, bisogna ammettere che la sua capacità di scegliere i soggetti è buona. In Parlami di te, liberamente ispirato alle vicende reali di un grande manager automobilistico, è Alain Wapler e si presenta al pubblico con gli abituali toni di arrogante superiorità.
Uno dei film meno visti di Philip Seymour Hoffman (speriamo che sia felice lassù, gli attori & company vanno tutti in paradiso) era intitolato "Flawless - Senza difetti". Diretto nel 1999 da Joel Schumacher, raccontava i guai di Robert De Niro, guardiano del condominio: dopo un ictus parla a fatica, vengono in soccorso le lezioni di canto impartite dal travestito della porta accanto.
Fans di Luchini di tutto il mondo unitevi! Condizionato dal far parte del club dei devoti dell'ineffabile, inimitabile, irresistibile, insuperabile attore francese, il critico a proposito di «Parlami di te» può solo annotare professionalmente a margine che non si tratta di uno dei suoi titoli cult. Il cortocircuito istituito tra il frenetico e anaffettivo executive colpito da ictus e la problematica [...] Vai alla recensione »
Thriller della vendetta un po' a buchi come il gruviera, entra nella lista dei remake d'opportunità (cambiare nazione e cultura e aumentare bacino e incassi), con Quasi amici (The Upside) L'agenzia dei bugiardi (Alibi.com), Perfetti sconosciuti o Marguerite, per dire. Stesso intreccio, dalle nevi norvegesi a quelle del Colorado di Cleveland, sequenze e inquadrature quasi sovrapponibili e stesso regista [...] Vai alla recensione »
Parlami di te è la nuova commedia francese del regista Hervé Mimran. Il titolo originale del film è Un homme pressé (letteralmente "un uomo di fretta") e l'uomo in questione, interpretato da Fabrice Luchini, è l'amministratore delegato di un'importante casa automobilistica francese. Il personaggio, di grande prestigio nazionale e carisma, si destreggia nella sua vita piena di impegni lasciando poco [...] Vai alla recensione »
Fabrice Luchini è ormai per il cinema francese un jolly per tutte le stagioni: interpreta con disinvoltura i panni del dell'intellettuale, del giudice, del manager oberato. Quest'ultimo ruolo lo indossa nella pellicola Parlami di te, modesta traduzione di Un home pressé, un uomo stressato, sotto pressione, under pressure direbbero gli inglesi. Alain Wapler si sveglia ogni mattina alle cinque e mezzo, [...] Vai alla recensione »
Alain, rampante e arrogante uomo d'affari, è colpito da un ictus. Perde la padronanza delle parole storpiandole e rendendole equivoche ma «riacquista» la figlia e soprattutto il suo cane, compagno fedele di gite e scorribande. Qual è la versione migliore di Alain... Delicata e raffinata commedia francese studiata per far risaltare l'abilità di Fabrice Luchini in un one man show davvero notevole.
Alain, uomo d'affari che non ha mai tempo per nessuno, "affetti" compresi, è colpito da un ictus proprio mentre è in trincea, al lavoro. Il danno cerebrale è leggero ma serio, perché provoca una distorsione del linguaggio e una parziale perdita di memoria. Alain, anche contro la sua volontà, è costretto a un percorso di rieducazione insieme a una logopedista, Jeanne, che si arma di pazienza per progredire [...] Vai alla recensione »
Per Alain Wapler esiste soltanto il lavoro: non si ferma neanche quando è colto da ictus. Si risveglia in ospedale apparentemente indenne, ma quando apre bocca pronuncia frasi senza senso. L'ictus ha sconvolto il ritmo dei suoi discorsi, e farà lo stesso con quello della sua vita. Alain, l'uomo sempre impegnato (Un Homme Pressé è il titolo originale) è Fabrice Luchini, protagonista di un one man show [...] Vai alla recensione »