Leggerezza e naïveté: l'Ape Maia rimane esempio per i più piccoli di coraggio e determinazione, pazienza e umiltà. Recensione di Paola Casella, legge Nina Pons.
di A cura della redazione
È allarme al Campo dei Papaveri: l'imperatrice ha ordinato alla regina dell'alveare di consegnarle metà delle scorte del miele. Solo l'apetta Maia rifiuta di rassegnarsi ed escogita un piano per salvare l'alveare: concorrerà alle Olimpiadi di Miele, gara alla quale fino a quel momento gli insetti del Campo dei Papaveri non erano mai stati invitati.
Seguito di L'Ape Maia - Il film, Le Olimpiadi di Miele modernizza il tratto artigianale con la grafica computerizzata, ma resta fedele allo spirito della storia e del personaggio originale.
Ciò che rende particolarmente gradevole la narrazione è la leggerezza del racconto e del segno grafico che, pur nell'evoluzione computerizzata, conserva dolcezza infantile e magia.
Anche la regia funziona in velocità, e accompagna i nostri eroi attraverso un'avventura comprensibile ai più piccini, ma apprezzabile anche dai loro genitori.
In occasione dell'uscita al cinema di L'ape Maia - Le Olimpiadi di miele, Nina Pons interpreta la recensione di Paola Casella.