Dirty Money

Film 2018 | Documentario +13 60 min.

Titolo originaleDirty Money
Anno2018
GenereDocumentario
ProduzioneUSA
Durata60 minuti
Regia diAlex Gibney, Fisher Stevens, Jesse Moss (II), Erin Lee Carr, Brian McGinn
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
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Regia di Alex Gibney, Fisher Stevens, Jesse Moss (II), Erin Lee Carr, Brian McGinn. Una serie Titolo originale: Dirty Money. Genere Documentario - USA, 2018, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 STAGIONI: 1 - EPISODI: 6

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Ultimo aggiornamento lunedì 7 maggio 2018

Dai rovinosi prestiti a breve termine alle auto che ingannano i test sulle emissioni, questa serie svela sfacciati atti di avidità e corruzione nel mondo aziendale.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
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Avidità e corruzione: regole (non scritte) del libero mercato.
Andrea Fornasiero
Andrea Fornasiero

Serie antologica di documentari "investigativi", Dirty Money è prodotta tra gli altri da Alex Gibney, che è anche autore in prima persona dell'episodio intitolato Hard Nox, dove rivela nuovi dettagli sullo scandalo che aveva investito Volkswagen nel 2015, quando erano state truccate le emissioni inquinanti di alcune vetture diesel. Queste auto apparivano a norma durante le fasi di controllo, ma in realtà inquinavano fino a quaranta volte oltre il limite consentito negli States in situazioni di guida reale. Il tutto per risparmiare su un pezzo del valore di circa cinquecento sterline.

Gibney punta il dito su come i dirigenti possano farla franca, tutelati dalle agenzie governative che preferiscono distogliere lo sguardo. Ed è questo l'obiettivo dichiarato dell'intera serie: risvegliare il pubblico e i consumatori dal loro apatico scetticismo e sollevare l'indignazione contro le pratiche più pervasive e corrotte della corporazioni.

Alex Gibney è un documentarista attivo fin dal 1980, la cui fama esplode però nel 2005 con Enron - L'economia della truffa, cui fanno seguito altri lavori importanti quali Taxi to the Dark Side sulle torture praticate dall'antiterrorismo americano durante la guerra in Afghanistan, Mea Maxima Culpa: Silenzio nella casa di Dio sulla pedofilia nella Chiesa cattolica e Going Clear: Scientology e la prigione della fede.

Trump e usurai: gli episodi più attesi.

Tra gli episodi più attesi della serie c'è sicuramente "The Confidence Man" di Fisher Stevens, dedicato all'ascesa di Donald Trump, che ha saputo superare i fallimenti nel mercato immobiliare facendo di se stesso un brand, capace di portarlo fino alla presidenza degli Usa. La chiave di lettura è palese fin dal titolo, perché "Confidence Man", abbreviato solitamente in "Con Man", significa truffatore.

Fisher Stevens, più noto come caratterista che come regista, ha recitato poco più che ventenne in Corto Circuito e ha continuato a farsi vedere in numerosi film e serie Tv fino ad Ave, Cesare!, Grand Budapest Hotel, The Blacklist e Vice Principals, mentre dal 2007 è anche regista di documentari tra cui i più famosi sono i recenti Punto di non ritorno - Before the Flood sul riscaldamento globale e Bright Lights - La vita privata di Carrie Fisher e Debbie Reynolds.

L'episodio "Payday" di Jesse Moss racconta come un gruppo di usurai ha fatto milioni di dollari con piccoli prestiti, come anticipi sulle buste paga, grazie a una serie di clausole nascoste che gonfiavano gli interessi e ad altre regole espresse in modo ermetico. Una storia tragica che ha visto molte persone finire sul lastrico, incapaci di ripagare il piccolo prestito anche dopo aver versato dieci e più volte l'importo iniziale. Il documentario mostra come questi prestiti siano regolati in modo diverso da stato a stato, rendendo molto poco trasparente la loro legalità.

Firme d'autore per inchieste necessarie.

"Drug Short" di Erin Lee Carr (che già ha fatto scalpore con Mommy Dead and Dearest su una figlia che ha ucciso la madre), dimostra come le grandi compagnie farmaceutiche privino le persone di cure efficaci, per aumentare i propri profitti. Il trailer della serie mostra il processo a Martin Shkreli, tristemente noto per aver aumentato di 56 volte il prezzo di un farmaco divenendo "l'uomo più odiato d'America", arrestato nel 2015 e condannato l'anno scorso.

"Cartel Bank" mostra come HSBC, una delle più grandi banche del mondo, abbia fatto da lavanderia per il denaro dei cartelli della droga messicani. Vengono perseguiti dalla senatrice Elizabeth Warren, ma per tutto il documentario ci si chiede se siano (con un gioco di parole sulla frase "too big to fail" ossia troppo grandi per fallire) "too big to jail", cioè troppo potenti per rischiare davvero la prigione. L'episodio è firmato da Kristi Jacobson, che si è occupata delle persone ridotte alla fame negli Usa in A Place at the Table e della carceri di massima sicurezza in Solitary.

Infine Brian McGinn, che per Netflix ha già realizzato alcuni episodi di Chef's Table e il doc Amanda Knox, tratta in "The Maple Syrup Heist" un tema più leggero: lo sciroppo d'acero, che in Canada sembra valga più del petrolio. Quando un carico del valore di 20 milioni di dollari viene rubato, i cartelli che controllano la produzione e il commercio della dolce melassa entrano in una guerra spietata.

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