Un'improbabile amicizia in un'epoca angosciosa e incerta, tra realtà, fantasia e realismo magico. Recensione di Tirza Bonifazi, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
L'astronauta russo Sergei entra in contatto dallo spazio con Sergio, radioamatore e filosofo marxista a Cuba. Non potendo rientrare sulla terra per mancanza di fondi dell'agenzia spaziale russa, Sergei chiede aiuto a Sergio che tramite un amico coinvolgerà la Nasa.
Il film si ispira alla storia vera di un cosmonauta rimasto per 803 giorni nello spazio durante la dissoluzione dell'Unione Sovietica e offre al regista una linea narrativa straordinaria per raccontare, tra leggerezza e profondità, tra fantasia e realtà, l'angoscia esistenziale e l'incertezza sociale di quei tempi.
Percorso da una sorta di realismo magico, il film offre brividi sul finale, con "Ciao, ciao, bambina" di Modugno, il cui testo assume tutt'altro significato associato al sogno infranto del comunismo.
In occasione dell'uscita al cinema di Sergio & Sergei - Il professore e il cosmonauta (guarda la video recensione), in sala dal 24 maggio, Veronica Bitto interpreta la recensione di Tirza Bonifazi.