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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 luglio 2019
Un'analisi di come la storia mondiale può ripercuotersi su quella individuale. In Italia al Box Office Raccolto amaro ha incassato 6,5 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Anni trenta. Il giovane Yuri trascorre un'infanzia idilliaca in Ucraina, con un padre, Yaroslav, che gli insegna il valore della libertà, e una ragazza, Natalka, che gli ispira sogni d'amore. È il periodo di una breve indipendenza per il paese, in seguito all'uccisione dello Zar. Con l'avvento di Stalin, però, le ristrettezze del regime sovietico stritolano il popolo ucraino, fino all'avvento dall'Holodomor, la terribile carestia imposta da Stalin che provocò la morte di milioni di persone. Yuri, come un'intera generazione di ragazzi ucraini, attraversa un'epopea che va dal miraggio moderno di una vita da artista a Kiev alla realtà di una lotta per la sopravvivenza nel cuore del paese.
Dramma storico non privo di ambizioni, Raccolto Amaro è però del tutto inadeguato a cogliere la magnitudine dell'argomento trattato.
Il regista George Mendeluk, veterano della TV che vanta peraltro origini ucraine, racconta una delle pagine più brutali del ventesimo secolo con un registro tanto barocco da risultare irrispettoso della materia. La storia di Yuri e della sua famiglia è iniettata della pomposità di un'epopea romantica, sul presunto solco del grande cinema popolare. I colori incandescenti della natura sembrano propagarsi ovunque, nell'apparente convinzione che tralasciare anche un solo filo di grano possa rovinare il contrasto successivo con il grigiore mortifero di un paese che da "paniere d'Europa" viene ridotto all'agonia. La sceneggiatura non fa meglio, mettendo in bocca ai personaggi null'altro che slogan rivoluzionari o mostruosità semplificate. Yuri proviene da una stirpe di fieri Cosacchi, limitati però a un bozzetto iniziale che mortifica attori come Barry Pepper e soprattutto Terence Stamp, rispettivamente nel ruolo del padre e del nonno del ragazzo. Sul suo cammino, biechi ufficiali russi ritagliati da un cartone animato, e a un livello più ampio, perfino l'intero apparato politico sovietico, con uno Stalin caricaturale che annuncia il suo piano malvagio per annientare l'Ucraina mentre Mendeluk stacca su due cavalli che combattono al rallentatore.
Il cinema recente insegna che è possibile affrontare un argomento tanto delicato senza rinunciare a una dimensione mainstream e accessibile: ci è riuscito Mr Jones, che grazie alla sensibilità di Agnieszka Holland sapeva trovare una chiave obliqua per documentare il medesimo orrore. Raccolto Amaro si colloca agli antipodi, mostrandosi impietosamente per quel che è: un film-veicolo al servizio di un ricordo storico, che non prestando attenzione alla cura artistica finisce per insultare ciò che voleva celebrare.
Per Valcap: La verità, o quanto ad essa osa avvicinarsi, non può che essere odiata.Non è esistito infatti, fino ad ora, un regista che abbia osato raccontare il genocidio contadino ad opera del comunismo. Certo , per farlo, occorre la grazia di un'autentica arte, quella che esige la collaborazione fra Dio e l'uomo, perchè con purezza e umiltà egli [...] Vai alla recensione »
Seppi dell'Holodomor anni fa, prima della" caduta del muro",ma per caso, da un libretto scritto da un prete esule ucraino, sulla persecuzione religiosa ,il massacro della èlite culturale e il genocidio della classe contadina, i Kurkul ucraini . Si parla di 10 milioni di vittime, di tanto almeno anche Stalin si vantava .
La dolorosa pagina dell'Holodomor, il "genocidio per fame" voluto da Stalin contro gli ucraini, è rimasta una pagina colpevolmente oscurata e portata alla luce solo nel 1991, dopo la caduta del Muro. Una tragedia che ha ucciso milioni di persone e ancora oggi gli anni che vanno dal 1932 al 1933 sono segnati indelebilmente per gli ucraini soprattutto, come un periodo di terrore, che merita, in ogni [...] Vai alla recensione »
Con il termine Holodomor s'intende la carestia che si abbatté sull'Ucraina tra il 1932 e il 1933, probabilmente programmata dal governo sovietico e responsabile della morte di milioni. Dal 2008 è riconosciuta ufficialmente come genocidio, e questa produzione anglo-canadese ne ripercorre gli eventi (come Mr Jones di Agnieszka Holland, visto alla Berlinale 2019).
Rievocazione del turpe episodio storico detto "Holodomor", che all'inizio degli anni Trenta causò milioni di morti In Ucraina. Tutto comincia in una campagna idilliaca, dove il piccolo Yuri ama la piccola Natalka. Poi arriva Stalin, che espropria i campi e pretende una produzione di grano impossibile; mentre i suoi commissari politici rubano, violentano e uccidono impunemente.