Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Rupert Goold |
Attori | Felicity Jones, Maria Dizzia, Rebecca Henderson, Gretchen Mol, Ethan Suplee Jonah Hill, James Franco, Betty Gilpin, Joel Marsh Garland, Dana Eskelson, Auden Thornton, Genevieve Angelson, Robert John Burke, John Sharian, Robert Stanton. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 17 aprile 2015
Brad Pitt è il co-produttore di un film basato su una storia vera, che tratterà la falsa identità di un pericoloso ricercato e di un giornalista che cercherà la propria redenzione. Al Box Office Usa True Story ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 4,7 milioni di dollari e 1,9 milioni di dollari nel primo weekend.
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Brad Pitt e Jonah Hill hanno formato una coppia straordinaria sul grande schermo. Entrambi candidati agli Oscar 2012 per il convincente L'arte di vincere, saranno di nuovo insieme per realizzare un film basato su una storia vera. Hill vestirà i panni del protagonista insieme a James Franco, mentre Brad Pitt se ne starà dietro le quinte come co-produttore.
Jonah Hill interpreterà il giornalista Michael Finkel, un reporter statunitense del New York Times che nel 2002 scoprì che uno dei latitanti più ricercati dell'FBI, Christian Longo, aveva vissuto sotto la sua identità in Messico. Successivamente, Finkel venne accusato di aver pubblicato informazioni false. Da quel momento per il reporter iniziò la disfatta della sua carriera. Ma una possibilità di redenzione arrivò inaspettatamente quando Longo, cercando di dimostrare la sua innocenza, affermò che avrebbe parlato solo con l'unico giornalista di cui si poteva veramente fidare.
Dopo il successo all'Oscar l'attore Hill sembra voler tentare la strada di ruoli variegati e sfaccettati, che non comprendano solo il genere commedia.
La visione di questo film mi ha lasciato piuttosto sconcertato... Mi sono perso dall'inizio alla fine della vicenda in attesa di un qualcosa che ho avuto l'impressione non sia arrivata mai. Non lo si può definire un thriller, quanto piuttosto una sorta di duello psicologico tra due persone, il giornalista e l'imputato, che si attraggono e respingono al tempo stesso.
Viene in mente il meccanismo psicologico(Bolwby ne è l'autore)attrazione-fuga per questo"True story", tratto da un libro di Michael Finkel(che non è però l'autore della sceneggiatura, passata attraverso un traitement, ovviamente) giornalista in crisi che incontra Christian Longo, accusato di aver ucciso moglie e bambini(uxoricida e infanticida, tecnicamente)che [...] Vai alla recensione »
il film è basato su una storia vera ed è l'adattamento cinematografico del libro "True Story" scritto dal giornalista americano Michael Finkel qui interpretato da Jonah Hill. Finkel viene licenziato dal New York Times per aver, in parte, inventato alcuni fatti inerenti ad un suo reportage sulla schiavitù in Africa.
Un film dalla trama intrigante (ancor di più per il fatto che si tratta di una storia vera). Micheal Finkel (interpretato da Jonah Hill) è un giornalista del New York Times che già da subito sembra non brillare di luce propria. Scrive molto bene, ma commette delle leggerezze. Leggerezze che gli costano il posto di lavoro. Lui non si da per vinto, e continua a cercare un'occasi [...] Vai alla recensione »
Tratto da una storia vera, il film racconta la storia di un reporter che scoprì che il suo nome era utilizzato in Messico da un pericoloso serial killer. Il giornalista, a seguito di una serie di vicissitudini che ne misero in gioco la carriera, decise di andare a scoprire il motivo per cui il killer avesse scelto proprio lui. Peccato perchè il materiale per realizzare una bella pellicola [...] Vai alla recensione »
Film che lascia davvero molto confusi. Vuoi per la quantità di dubbi che sorgono durante la visione mai più chiariti dal regista, vuoi per l'impossibilità di comprendere a pieno quella che è realmente la verità sulla vicenda... ma è proprio su quest'ultimo tema che concentro la mia recensione e il titolo di essa : VOLUTAMENTE INCOMPIUTO.
Che cosa hanno in comune un astro nascente del New York Times appena messo alla porta per un reportage farlocco ed un ex piazzista sotto processo per aver sterminato la propria famiglia? Niente, a parte che il secondo si spacciava per il primo durante la latitanza ed il secondo vorrebbe approfittare della storia dell'altro per rilanciare una carriera stroncata sul nascere.
Non avevo gransdi aspettative ed invece ho trovato decisamente gradevola la visione per tutta la sua durata. Discreta la sceneggiatura, positivi gli attori. Opera più che sufficiente.