willywillywilly
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venerdì 3 giugno 2016
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da joker a pulp fiction e un pizzico di gomorra
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Ho letto alcuni commenti di gente disgustata da alcune scene del film ed inorridita da tanta violenza gratuita...Rispettabilissimi i commenti altrui, ma "Jeeg" è un film perfettamente riuscito in ciò che voleva rappresentare a mio parere. Era noto del resto che non fosse un film per educande.
Film denuncia, attraverso una storia fantastica, del degrado urbano delle nostre periferie, della delinquenza piccola e "spicciola", del valore della vita umana ridotto a niente, delle situazioni di sopraffazione famigliare e sociale, dei disvalori prodotti dai falsi miti odierni ( ovvio il riferimento alla televisione stile "Buona Domenica" e Grande Fratello "Youtube" ).
Non è un film per ragazzini e forse avrebbero fatto bene a vietarlo ai minori di 14 anni, perchè effettivamente di violenza c'è ne parecchia e di tutti i tipi.
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Ho letto alcuni commenti di gente disgustata da alcune scene del film ed inorridita da tanta violenza gratuita...Rispettabilissimi i commenti altrui, ma "Jeeg" è un film perfettamente riuscito in ciò che voleva rappresentare a mio parere. Era noto del resto che non fosse un film per educande.
Film denuncia, attraverso una storia fantastica, del degrado urbano delle nostre periferie, della delinquenza piccola e "spicciola", del valore della vita umana ridotto a niente, delle situazioni di sopraffazione famigliare e sociale, dei disvalori prodotti dai falsi miti odierni ( ovvio il riferimento alla televisione stile "Buona Domenica" e Grande Fratello "Youtube" ).
Non è un film per ragazzini e forse avrebbero fatto bene a vietarlo ai minori di 14 anni, perchè effettivamente di violenza c'è ne parecchia e di tutti i tipi..verbale, comportamentale, fisica.
Il film girato senza disporre di un budget "holliwoodiano", ricorda a tratti Pulp Fiction e Gomorra, proprio per lo stile pulp ed estremo quanto a rappresentazione della violenza.
Tutti i personaggi appartengono alla schiera dei "falliti", dei reietti, degli emarginati, ognuno a suo modo e per motivi diversi.
Luca Marinelli detto "lo zingaro" a mio parere è magistrale, completamente folle e lucidamente avido, propenso ad affrancarsi attraverso la violenza pura, da quella situazione di reietto di periferia. Nulla lo ferma, nella sua corsa verso la fine più orribile..attorno a se fa terra bruciata...lascia una infinita scia di sangue e morti in perfetto stile Gomorra/Pulp Fiction.
Con le dovute differenza ricorda anche il Joker di Heath Ledger, sfortunato attore di Batman, il ritorno del cavaliere oscuro, nel suo sguardo pazzo e visionario, con la testa ciondolante e continuamente sopra le righe nell'atteggiamento.
Un riconoscimento va dato anche ad Ilenia Pastorelli, nel suo ruolo di Alessia a cui la vita ha tolto tutto, anche l'innocenza. Si rifugia allora nel mondo di Jeeg, aspettando il suo eroe che salverà lei ed il mondo dalle forze del male. Certo malata, abusata, torturata che riesce ad esprimere ancora un sentimento puro di amore e di innocenza verso l'unico uomo che proverà a renderla libera dai suoi terribili ricordi. E seppur per un attimo sembra che tutto ciò sia possibile...fino alla fine.
Infine Santamaria, perfetto protagonista della storia, uomo annichilito e senza speranza, "amico di nessuno", che tira a campare a forza di film porno e jogurt, che vive in una topaia sudicia e buia...che appena scopre i suoi "superpoteri" è pronto ad usarli per fare rapine...Eppure con una morale genuina e valori umani "sani".
Li riscoprirà grazie all'affetto che solo la stralunata "Alessia" riesce a dargli. tra i due nascerà l'amore che lo porterà a ricredere nella vita, a riaprirsi verso gli altri, ad utilizzare i suoi superpoteri per "salvarli tutti".
Lo chiamavano Jeeg, è un film riuscito, se si accetta il fatto che è un film crudo e violento nei termini prima espressi. Originale ed irripetibile, verrà certamente ricordato nel bene e nel male.
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roberto bracciante
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venerdì 3 giugno 2016
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sono uscito dalla sala a metà film, con la nausea.
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''Un trionfo di puro cinema d'intrattenimento'': ma dove? io per la prima volta nella mia vita mi sono alzato a metà film e me ne sono tornato a casa, col voltastomaco. che schifezza. Usare scene orripilanti in modo gratuito non è intrattenimento puro, è non conoscere il senso della misura. La cosa più agghiacciante erano le risate dei ragazzini agli schizzi di sangue... Mi dispiace tantissimo per Santamaria che è uno dei miei attori preferiti, e che continuo a stimare tantissimo. Mi segno il nome del regista e cercherò per il futuro di evitarlo come la peste.
[+] si agghiacciante.
(di bizantino73)
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dave san
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venerdì 27 maggio 2016
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'a genesi der supereroe
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Enzo Ceccotti è un uomo solo e in bolletta. Sbarca il lunario con piccoli furti e passa il tempo che gli resta in compagnia della sua collezione di dvd porno. Durante l’ultimo colpo, in fuga dalla polizia, cade nel Tevere e si infila in un bidone di scorie radioattive. Dopo momenti di sofferenza e tremori, Enzo si accorge di avere una forza sovraumana. La sua vita da questo momento cambia. L’incipit è di genere. L'ambiente in cui vive è espressamente suburbano. Ciò lo condurrà a un’avventura gangster e noir. L’intreccio rimesta abilmente quelle atmosfere che hanno caratterizzato molta fiction italiana del XXI. Tra Gomorra e Romanzo Criminale, il Nostro si trova a vivere un percorso di formazione dove amore e lotta convergono nelle atmosfere di cui sopra.
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Enzo Ceccotti è un uomo solo e in bolletta. Sbarca il lunario con piccoli furti e passa il tempo che gli resta in compagnia della sua collezione di dvd porno. Durante l’ultimo colpo, in fuga dalla polizia, cade nel Tevere e si infila in un bidone di scorie radioattive. Dopo momenti di sofferenza e tremori, Enzo si accorge di avere una forza sovraumana. La sua vita da questo momento cambia. L’incipit è di genere. L'ambiente in cui vive è espressamente suburbano. Ciò lo condurrà a un’avventura gangster e noir. L’intreccio rimesta abilmente quelle atmosfere che hanno caratterizzato molta fiction italiana del XXI. Tra Gomorra e Romanzo Criminale, il Nostro si trova a vivere un percorso di formazione dove amore e lotta convergono nelle atmosfere di cui sopra. Il supereroe vero e proprio si mostrerà alla fine, quando Ceccotti acquisterà coscienza del suo ruolo per la collettività. Il cattivo di turno invece sembra funzionare soprattutto, quando si trasforma. La sua forza iniziale è la comicità. Il contrasto tra la frustrazione di un’anima un po’ “babba”, e la sua brama di potere e di rivalsa. Concretizzabile grazie a una violenza psicotica e soprattutto, una batteria di fedelissimi. Questo, sino alla trasformazione per l’appunto. La compagna di Enzo invece è spassosa. Una patita di Jeeg Robot che instraderà il suo super tutore alle sottigliezze dell’opera nipponica. Anche Alessia ha un passato brullo; un carattere svampito e forse un po’ artefatto, ma nel complesso allieta e diverte. Mi sono chiesto se questa pellicola non sarebbe plausibile, come serie. Nuove avventure, nuovi personaggi e saghe. Un’icona fantasy tutta nostra-na, un valore per lo ‘spirito’ Italico. Almeno credo… Santamaria potrebbe sottoscrivere. Avrebbe comunque prestato il primo volto al film pilota. Che già solo per questo, sarebbe da elogiare.
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astromelia
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mercoledì 18 maggio 2016
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disgustoso
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come si faccia ad esaltare un film del genere questo è un mistero,visto che la farcitura contiene violenza e degrado a piene mani anche gratuito in alcune scene,pieno di citazioni e scene copiate da altri film già viste,quale sarebbe la morale? per non parlare dei superpoteri derivati da radiazioni? allora ficchiamoci in una sala a raggi x per un pò e vediamo che succede,un conto è fare un film con una storia credibile,un'altro è voler stupire senza riuscirci,in primis la scena di sesso violento nel camerino durata eccessivamente viene giustificata alla fine,ma come si può? e pensare che in sala c'erano ragazzini/e,cosa imparano da questa assurdità?
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dariotto
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lunedì 9 maggio 2016
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il super eroe di noialtri
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FATTO VERAMENTE BENE CALCOLANDO CHE SIAMO IN ITALIA SENZA MEGA EFFETTI SPECIALI IL FILM PRENDE ED è MOLTO REALISTICO ,L UNICO MODO DI ELIMINARE LA DELINQUENZA IN ITALIA,MA PURTROPPO è FANTASIA ,BEN FATTO E CON GLI ATTORI VERAMENTE IN PALLA ,UNA VOLTA VAL LA PENA VEDERLO ,
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red screen
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lunedì 9 maggio 2016
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peccato, poteva essere un gran film
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JEEG ROBOT è un buon film ma francamente al di sotto delle attese. La storia è quella del riscatto di un “borgataro” di Tor Bella Monica, un quartiere degradato della periferia romana, che si trasforma da perdente ad eroe.
Bravi gli attori e ottima la regia.
Cosa manca quindi a farlo diventare un gran film? A mio avviso tanti particolari che rendono la storia poco credibile, purtroppo minandola alla base.
Il personaggio principale acquista dei super poteri grazie al contatto con delle taniche di scorie radioattive. OK, in qualche modo doveva acquisirli quindi va benissimo questo espediente (in fondo Peter Parker è stato pizzicato da un ragno radioattivo).
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JEEG ROBOT è un buon film ma francamente al di sotto delle attese. La storia è quella del riscatto di un “borgataro” di Tor Bella Monica, un quartiere degradato della periferia romana, che si trasforma da perdente ad eroe.
Bravi gli attori e ottima la regia.
Cosa manca quindi a farlo diventare un gran film? A mio avviso tanti particolari che rendono la storia poco credibile, purtroppo minandola alla base.
Il personaggio principale acquista dei super poteri grazie al contatto con delle taniche di scorie radioattive. OK, in qualche modo doveva acquisirli quindi va benissimo questo espediente (in fondo Peter Parker è stato pizzicato da un ragno radioattivo). Il primo dubbio mi viene quando il protagonista raggiunge un cantiere dove l'acqua c'è solo al nono piano. Va bene, sarà una svista della sceneggiatura visto la totale mancanza di logica della cosa.
Passiamo quindi allo Zingaro, improbabile boss emergente. Un soggetto border line tra fumetto e realtà che comunque si inserisce bene in questa storia piena di fantasia. Ma quando il suo braccio destro si ribella allo Zingaro, la sua sorte è segnata. Va bene, deve morire. Ma possibile che non ha un arma con cui difendersi dai cani??? Lui affronta un boss-killer-psicopatico disarmato??
Stendo un velo pietoso sulla tentata rapina al portavalori che ha uno scenario degno di un film di Totò.
Il finale è ugualmente improbabile.
Che dire? Un vero peccato. Poteva essere un grande film. Sarà per la prossima volta.
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mrtrip
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sabato 7 maggio 2016
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pensavo fosse bello invece non mi è paiciuto
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Fondalmentalmente lungo. Ho visto almeno due buoni momenti in cui il film avrebbe potuto finire, invece si è deciso di continuare (per il lieto fine?). Forse voleva avere uno stile fumettista ma questo film non ha nessuno stile. Ricorda molto la televisione italiana per regia e recitazione. Si cerca di avvicinarsi ai sobborghi della città ma non si arriva neanche a Gomorra, la serie. Gli effetti digitali tanto declamati ricordono gli anni '90. L'interpretazione di Luca Marinelli è l'unica che riesce a stilizzare il film e portarlo fuori dal solito immaginario.
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c_sergio
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venerdì 6 maggio 2016
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raro equilibrio
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Un fumettone ma reso in modo molto bello, più di tanti blasonati Marveliani. La sceneggiatura riesce ad essere sempre in bilico tra ironia e dramma. Un fumetto si ma non adatto ai bambini perchè di violenza ce n'è molta. Gli attori bravi ma in particolare Ilenia Pastorelli. Premio meritato.
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nautilus
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venerdì 6 maggio 2016
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e' un bel film
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Difficile trovare difetti in questo film. Buona la storia, buono l'equilibrio tra i vari generi affrontati, ottimi attori e qualche scena (la proiezione dei film di Jeeg Robot nella casetta del protagonista, mangiando yogurt alla vaniglia; la performance canora dello Zingaro nella balera; la ruota panoramica nel luna park deserto) davvero riuscita. Accanto all'ottimo Santamaria un l'eccellente Luca Marinelli, allucinato e stralunato, dà vita al personagio dello "Zingaro" che non dimenticheremo.
A voler proprio trovare una critica, forse poteva durare dieci minuti in meno.
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sandro palombella
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martedì 3 maggio 2016
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un supereroe a tor bella monaca
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Bellissimo film che unisce il romanesco e il mondo nerd/giapponese. Mainetti fa la sua buona regia, ma il vero protagonista che regge da solo il film è LUCA MARINELLI, cattivo perfetto e forse (ma anche senza forse) è il miglior attore del nostro cinema attuale. Non è il film della rinascita, in quanto non è tutto quello che sie ne dice in giro non credo meriti tutti i David che ha vinto, ma è un film, un buonissimo film e di genere per di più che di questi tempi in Italia è grasso che cola. Voto 7.5
[+] i david sono meritati
(di gybbyr)
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