elpiezo
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giovedì 31 marzo 2016
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tosto e avvincente!!!
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Omaggio italiano al datato personaggio Manga, Jeeg Robot offre intrattenimento e fantasia nei meandri di una Roma degradata dove un taciturno ed infelice criminale si troverà a vestire i panni di un improbabile uomo dotato di super poteri in perenne lotta contro violente band criminali del posto.
Un sceneggiatura originale ed avvincente gestisce con garbo un contesto sostanzialmente irreale riempiendo di profondi contenuti estetici e non una vicenda di per se bizzarra, valorizzando totalmente un cast intelligente ed una location tanto misera quanto reale.
Lo chiamavano Jeeg Robot è la genuina risposta a chi non crede ai budget limitati, alle trame folli ed alle regie giovani, ma soprattutto è il gradevole risultato di un prodotto italiano coraggiosamente costruito su principi cinematografici a noi totalmente estranei.
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danilo valente
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giovedì 31 marzo 2016
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per gli amanti del genere pulp/superhero un film d
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Gabriele Mainetti? Il Regista e genio cinematografico che ha realizzato una pellicola degna di nota con un cast di personaggi cuciti su misura.
Trama, colonne sonore, scenografie e attori uniti all'interpretazione locale rendono il lungometraggio vincente.
Al cinema ero incollato alla poltrona e con me il resto del pubblico presente in sala.
Valutazione? Al di sopra delle mie aspettative, così ho prenotato subito il biglietto per la seconda proiezione.
Adoro il filone pulp/superhero, due generi inesistenti nel panorama della produzione cinematografica italiana.
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Gabriele Mainetti? Il Regista e genio cinematografico che ha realizzato una pellicola degna di nota con un cast di personaggi cuciti su misura.
Trama, colonne sonore, scenografie e attori uniti all'interpretazione locale rendono il lungometraggio vincente.
Al cinema ero incollato alla poltrona e con me il resto del pubblico presente in sala.
Valutazione? Al di sopra delle mie aspettative, così ho prenotato subito il biglietto per la seconda proiezione.
Adoro il filone pulp/superhero, due generi inesistenti nel panorama della produzione cinematografica italiana.
Grande Gabriele Mainetti.
Cin cin!
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icilio
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mercoledì 30 marzo 2016
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supereroe de noantri
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L'idea del supereroe borgataro non sarebbe nemmeno male.
Secca dover assistere all'ennesimo film di violenza e criminalità in dialetto romanesco/campano in un'Italietta degradata che non sorprende più nessuno.
Ambientazione squallida, tentativi imbarazzanti di toccare i sentimenti e l'etica, effetti quasi inesistenti, ma in chiave marketing ottimo risultato: costi contenuti e richiamo assicurato.
Adatto soprattutto per romanisti e laziali.
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(di opidum)
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gybbyr
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giovedì 24 marzo 2016
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la rinascita del cinema italiano
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Sceneggiatura otima e con poche lacune. Attori in stato di grazia tutti (pazzesca la Pastorelli ad interpretare il ruolo più drammatico del film , la ragazza abusata da tutti e a renderlo con un relaismo perfetto); fotografia di D'Attanasio epica. Ottima la soundtrack.
Avercene di film italiani cosi.
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eloita
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martedì 22 marzo 2016
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nì
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Film lentissimo, per nulla avvincente. L’unica parte coinvolgente è l’ultima quando il protagonista sventa la distruzione dello stadio olimpico.
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vicio1974
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domenica 20 marzo 2016
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mai banale, si aprono nuovi mondi
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Finalmente un film italiano, lontano dalla commedia o dal giallo mafioso/camorristico a cui ci stavamo quasi assuefacendo, finalmente un "supereroe" made in italy... il virgolettato nel classificare Enzo Ceccotti è quasi d'obbligo, perchè era facile, facilissimo cadere nel deja vu, nello scontato, nel classico hero usa, nella copia, ma questa pellicola va oltre... vi siete mai chiesti come sarebbe spiderman a milano? thor a bari? Bene questo capolavoro ci prova e ci riesce, regalandoci un eroe tutto italiano, con i suoi pregi e suoi difetti, calato in una realtà romana di malavita e loschi affari. Non mancano i colpi di scena, ed il cattivo di turno, il finale è il classico epilogo di un grande film che parla di un eroe prima e di un superoe dopo.
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Finalmente un film italiano, lontano dalla commedia o dal giallo mafioso/camorristico a cui ci stavamo quasi assuefacendo, finalmente un "supereroe" made in italy... il virgolettato nel classificare Enzo Ceccotti è quasi d'obbligo, perchè era facile, facilissimo cadere nel deja vu, nello scontato, nel classico hero usa, nella copia, ma questa pellicola va oltre... vi siete mai chiesti come sarebbe spiderman a milano? thor a bari? Bene questo capolavoro ci prova e ci riesce, regalandoci un eroe tutto italiano, con i suoi pregi e suoi difetti, calato in una realtà romana di malavita e loschi affari. Non mancano i colpi di scena, ed il cattivo di turno, il finale è il classico epilogo di un grande film che parla di un eroe prima e di un superoe dopo. Come le grandi opere, anche "lo chiamavano jeeg robot" lascia spazio quasi certamente ad una seconda parte, un sequel che speriamo sia all'altezza di questo favoloso debutto. Amore, droga e voglia di riscatto si mescolando in un cocktail che vi terrà incollati allo schermo, la storia di un uomo che combattuto e logorato dalla miseria e la disperazione, situazione tragicamente attuale, non ha altra soluzione che chiedere risposte alla malavita, compiendo quindi scelte sbagliate, ma quasi logiche per un uomo costretto a rubare e rapinare. Ultimo aspetto che mi va di sottolineare è certamente la possibilità che si apre per il cinema italiano di sfruttare anche la possibilità di creare eroi tutti italiani, con la logica conseguenza che un'operazione del genere si porterebbe dietro a livello editoriale (fumetti e libri) e soprattutto di gadget. Insomma una bella boccata d'ossigeno per il cinema italiano che comincia finalmente a guardare negli occhi i megacolossal d'oltreoceano.
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pallina58
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domenica 20 marzo 2016
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geniale!!!!
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Finalmente un film italiano che esce dai soliti schemi quali commedia romantica o cine panettone (senza peraltro togliere loro nulla!!) .. Mi ha entusiasmato e commosso, caricato di adrenalina e mai annoiato.. Vorrei andarlo a rivedere subito!!! Un film che coniuga così tanti generi diversi e non esce mai dalle righe, simpatico, avvincente, dialettale alla meraviglia (sono ovviamente romana!) ... Attori straordinari ognuno azzeccatissimo nel proprio ruolo, musica, azione, soggetto ... Che altro dire? Benvenuto a questo regista che magistralmente ha inventato un nuovo genere, che nel panorama italiano non è mai esistito, con bravura, umiltà e una grandissima dose di sapienza nell'uso della macchina e della fotografia.
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Finalmente un film italiano che esce dai soliti schemi quali commedia romantica o cine panettone (senza peraltro togliere loro nulla!!) .. Mi ha entusiasmato e commosso, caricato di adrenalina e mai annoiato.. Vorrei andarlo a rivedere subito!!! Un film che coniuga così tanti generi diversi e non esce mai dalle righe, simpatico, avvincente, dialettale alla meraviglia (sono ovviamente romana!) ... Attori straordinari ognuno azzeccatissimo nel proprio ruolo, musica, azione, soggetto ... Che altro dire? Benvenuto a questo regista che magistralmente ha inventato un nuovo genere, che nel panorama italiano non è mai esistito, con bravura, umiltà e una grandissima dose di sapienza nell'uso della macchina e della fotografia... Bravi, bravi, bravi tutti!!! Spero tanto in un sequel!!!!
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enzo70
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sabato 19 marzo 2016
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una ventata d'ossigeno per il cinema italiano
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Tra Batman e Superman, della DC e Spiderman e Capitan America, che ci fa un supereroe a Roma, a Tor Bella Monaca, tra palazzoni malmessi, piccoli spacciatori ed un amore impossibile per una ragazza che vive nel mondo fatato di Jeeg Robot e di un mondo immaginifico? Da oggi ci fa, perché questo film di Mainetti merita di essere preso in considerazione come uno dei più intelligenti prodotti del cinema italiano degli ultimi anni. E’ un cinema classico, se di supereroi si deve parlare allora comparandoli con i prodotti americani bisognerebbe pensare ad un film degli anni sessanta, super poteri ma senza effetti speciali. Ma è proprio nella semplicità del linguaggio che emergono le straordinarie interpretazioni dei tre protagonisti, il supereroe, Enzo Ciccotti, interpretato da Claudio Santamaria, che entra perfettamente in una parte difficile, cupa ed interiore; poi c’è il cattivo, il Joker de noartri, lo Zingaro, Luca Marinelli, istrionico e folle nella sua malvagità; e grandissima Ilenia Pastorelli, la ragazzina stralunata, fragile ma decisa nelle sue visioni che dà un senso ad un film di grande intensità.
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Tra Batman e Superman, della DC e Spiderman e Capitan America, che ci fa un supereroe a Roma, a Tor Bella Monaca, tra palazzoni malmessi, piccoli spacciatori ed un amore impossibile per una ragazza che vive nel mondo fatato di Jeeg Robot e di un mondo immaginifico? Da oggi ci fa, perché questo film di Mainetti merita di essere preso in considerazione come uno dei più intelligenti prodotti del cinema italiano degli ultimi anni. E’ un cinema classico, se di supereroi si deve parlare allora comparandoli con i prodotti americani bisognerebbe pensare ad un film degli anni sessanta, super poteri ma senza effetti speciali. Ma è proprio nella semplicità del linguaggio che emergono le straordinarie interpretazioni dei tre protagonisti, il supereroe, Enzo Ciccotti, interpretato da Claudio Santamaria, che entra perfettamente in una parte difficile, cupa ed interiore; poi c’è il cattivo, il Joker de noartri, lo Zingaro, Luca Marinelli, istrionico e folle nella sua malvagità; e grandissima Ilenia Pastorelli, la ragazzina stralunata, fragile ma decisa nelle sue visioni che dà un senso ad un film di grande intensità. Il ritmo della narrazione è volutamente lento, non ci sono colpi di scena, se non sul finale, ma è una chiara scelta che centra il risultato; il film si snoda lungo un percorso di possibile riabilitazione di un uomo che ha acquistato i super poteri tuffandosi nel Tevere. E va anche bene se per una volta Roma diventa New York e poi per spiccare il volo volete mettere il Colosseo con l’Empire State Building? E che dire un esordio alla regia di questa portata è veramente una bella notizia per tutto il cinema italiano.
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ruzzante
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mercoledì 16 marzo 2016
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peccato per gli ultimi 20' assurdi
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Quattro stelle: ottimo film per me. Bene la regia, la sceneggiatura, gli interpreti, la scelta delle "facce", davvero un capolavoro di realismo ... che per un film di genere "fantasy" è il massimo!
E' un film da vedere, e non aggiungo altro proprio per questo.
Ma, ahimé, davvero non riesco a comprenedere quegli ultimi 20 minuti, con le interminabili e grottesche scazzottate fra i due supereroi ... davvero assurdi.
Sarebbe stato un capolavoro se il film fosse finito là dove tutto è iniziato, sul lungotevere ... e invece ...peccato davvero
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