lorenzo perrucci
|
lunedì 25 aprile 2016
|
lo chiamavano jeeg robot: fantastico.
|
|
|
|
Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film del 2015 diretto e prodotto da Gabriele Mainetti (autore anche dei cortometraggi Basette e Tiger Boy) e scritto da Nicola Guaglianone e Menotti. Il film è un omaggio al cartone animato (e manga) giapponese "Jeeg Robot" di Gō Nagai: il riferimento a Jeeg Robot è il fatto che uno dei personaggi del film, crede che il protagonista , Enzo Ceccotti, sia Hiroshi Shiba (l'eroe del cartone animato Jeeg Robot).
Parliamo della trama in generale: Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) vive a Tor Bella Monaca (Roma)..è un uomo senza amici, vive in una casa deprimente, misera.
[+]
Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film del 2015 diretto e prodotto da Gabriele Mainetti (autore anche dei cortometraggi Basette e Tiger Boy) e scritto da Nicola Guaglianone e Menotti. Il film è un omaggio al cartone animato (e manga) giapponese "Jeeg Robot" di Gō Nagai: il riferimento a Jeeg Robot è il fatto che uno dei personaggi del film, crede che il protagonista , Enzo Ceccotti, sia Hiroshi Shiba (l'eroe del cartone animato Jeeg Robot).
Parliamo della trama in generale: Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) vive a Tor Bella Monaca (Roma)..è un uomo senza amici, vive in una casa deprimente, misera..nel frigo ha budini e per terra sono sparsi dvd porno. Quando esce di casa fa furti per poi rivendere ciò che ruba a della gente losca..
Il film infatti comincia con Enzo che viene inseguito da due poliziotti per aver rubato un orologio; la fuga prosegue fino alle rive del Tevere sotto Ponte Sant'Angelo, dove Enzo, dopo essersi buttato nelle acque, entra a contatto con delle sostanze radioattive contenute in alcuni bidoni nascosti. Dopo una notte passata con la febbre, il mattino dopo si sveglia come nulla fosse..ma pian piano si accorgerà di avere una forza al di sopra di chiunque altro...Successivamente incontrerà Alessia (Ilenia Pastorelli), una ragazza ossessionata dall'anime Jeeg Robot che fin dal primo momento crederà che Enzo sia Hiroshi Shiba (l'eroe dell'anime)...Alessia, nel film, avrà un ruolo molto importante in quanto (a parer mio), rappresenterà perfettamente il lato opposto di Enzo..
Parliamo un pò delle "caratteristiche" del film..La FOTOGRAFIA non è niente male: direi un pò più professionale delle solite commediole con inquadrature scontate..qui invece le scene si alternano senza sosta lasciando a bocca aperta lo spettatore che si diverte..
La COLONNA SONORA non è delle migliori..non c'è una melodia che ti resta impressa nella mente..ma tutto svolge un particolare intento: non fa da padrone alle pellicola ma la accompagna, arricchendo ogni sua scena senza essere onnipresente.
Parliamo dei protagonisti:
-Claudio Santamaria nei panni di Enzo Ceccotti è straordinario: parlando esprime ciò che ha dentro il suo personaggio..con il suo modo di esprimersi, il tono e la voce riesci a capire cosa prova dentro il protagonista (Enzo Ceccotti) e la sua solitudine..bravo.
-Luca Marinelli nei panni di Fabio Cannizzaro, detto "Lo Zingaro" si può descrivere con tre parole: pazzo, egocentrico..sublime. Possiamo dire di aver trovato un Joker italiano..ama Loredana Bertè e Anna Oxa ed è fissato con i social network. Quando canta Un'Emozione Da Poco di Anna Oxa mi ha fatto rimanere sbigottito..divertito e mi ha lasciato con un sorriso sulla bocca..tanto surreale e unica è stata la scena..
-Ilenia Pastorelli nei panni di Alessia è fantastica..la sua parte era veramente difficile: doveva interpretare una ragazza affetta da un problema mentale...nonostante tutto la sua interpretazione è perfetta..nulla da dire: sembra quasi sia affetta veramente da qualche problema tanto è brava..
CONSIDERAZIONI GENERALI:
Molti si sono lamentati sulla presenza di certe scene violente..ma io penso dia più realismo al film..lo si rende più vero: per fare un esempio quando cade da un palazzo senti il colpo..ma non il solito colpo ''falso'' dei soliti film sui supereroi..senti un colpo sordo..un colpo in cui senti un corpo che cade a terra veramente..il pubblico si è lamentato anche del sangue presente..ma io sono convinto sempre della stessa cosa: tutto quel sangue con ''uno stile alla Quentin Tarantino'' rende il film più crudo e meno adatto ai bambini ma dà più realismo e valore al tutto..rendendolo unico.
Unica nota negativa è un pò il finale..il ritmo cala leggermente con più finali ma nulla di esasperato..si gusta al massimo, senza annoiare..anzi.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato il fatto di accorgermi (appena uscito dalla visione) di essermi affezionato ai personaggi, e ciò mi ha fatto capire come ci avessero lavorato molto sulla storia in modo da renderla avvincente e soprattutto come abbiano lavorato sui personaggi, in modo da renderli ''umani'' e più vicini agli spettatori. Non restano distaccati, ma anzi ad un certo punto cominciamo addirittura ad affezionarci anche al cattivo..perchè sono riusciti a creare delle personalità particolari..dove anche il più cattivo in fondo ha un problema che ti porta ad avere una certa ''compassione''..e non puoi fare altro che affezionarti ad ogni personaggio, indistintamente se sia bravo o cattivo..
Ma una cosa c'è da dire..i personaggi sono stati anche creati bene..ma se gli attori non li interpretavano nel modo giusto senza spessore poteva saltare tutto..invece sono stati bravi nell'immedesimarsi nei ruoli...
Nei titoli di coda ho avuto i brividi nel sentire la sigla di Jeeg Robot cantata da Claudio Santamaria...fantastico.
Che dire..E' un film che ha saputo intrattenermi come pochi..in alcune scene esclamavo: ''Veramente sto vedendo un film italiano''? Non pensavo che si potesse fare un film come questo nel panorama italiano e devo dire solo grazie al regista Gabriele Mainetti, che ha creduto nel suo film, se l'è prodotto da solo ed è riuscito a sfornare un film come questo.
Il film èha avuto 16 candidature ai David Di Donatello, ne ha vinti 7 tra cui: Miglior regista esordiente (si tratta dell’opera prima di Mainetti), Miglior produttore (sempre Mainetti), Miglior attore protagonista (Claudio Santamaria), Miglior attrice protagonista (Ilenia Pastorelli), Miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo) e ovviamente Miglior attore non protagonista (Luca Marinelli)..che dire...tutti meritatissimi..
Un film bellissimo..una bella sorpresa..UN CULT.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lorenzo perrucci »
[ - ] lascia un commento a lorenzo perrucci »
|
|
d'accordo? |
|
fa ir
|
lunedì 25 aprile 2016
|
superbo
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a fa ir »
[ - ] lascia un commento a fa ir »
|
|
d'accordo? |
|
shagrath
|
domenica 24 aprile 2016
|
qualcosa si evolve nel cinema italiano
|
|
|
|
Una bella sorpresa. Temevo l'imitazione del solito superero americano, o peggio una commedia all'italiana adattata su una storiella da fumetti. Ma già dai primi secondi ho capito che qualcosa si era evoluto nel cinema italiano: niente apertura di scena dentro una camera da letto, ma una ripresa aerea basculante di Roma, ed il cuore mi è letteralmente scoppiato in corpo. Ecco qualcuno che ha voluto fare regia di qualità, uno dei pochi in Italia. Ed era solo l'inizio. Quanta volontà di cominciare il film non con il solito dialogo banale, ma con un inseguimento al cardiopalma tra le stradine di Roma, con un comparto sonoro curato e professionale, al livello delle produzioni internazionali.
[+]
Una bella sorpresa. Temevo l'imitazione del solito superero americano, o peggio una commedia all'italiana adattata su una storiella da fumetti. Ma già dai primi secondi ho capito che qualcosa si era evoluto nel cinema italiano: niente apertura di scena dentro una camera da letto, ma una ripresa aerea basculante di Roma, ed il cuore mi è letteralmente scoppiato in corpo. Ecco qualcuno che ha voluto fare regia di qualità, uno dei pochi in Italia. Ed era solo l'inizio. Quanta volontà di cominciare il film non con il solito dialogo banale, ma con un inseguimento al cardiopalma tra le stradine di Roma, con un comparto sonoro curato e professionale, al livello delle produzioni internazionali. Il film si rivela subito di una scorrettezza totale, violenza, crudezza, umorismo nero, personaggi deviati ma mai caricaturali, ben recitati. Il supereroe di turno qui non è un tizio che si mette le mutande sopra ai pantaloni e salva l'umanità perché è buono, ma un ladruncolo di borgata che vive in un buco mangiando yogurt mentre guarda film porno, uno che appena ottenuti i superpoteri decide di usarli per portarsi via un bancomat e rapinare un portavalori. Solo in seguito svilupperà una coscienza altruistica, quando verrà messo di fronte al vero male della Camorra e alla malata sete di celebrità di un vero psicopatico, residuato criminale del grande fratello, un mondano fallito rilegato a fare il capetto della microcriminalità, che come lui ha ottenuto superpoteri. Cos'è il cattivo di turno, se non una allegoria di quell'italietta superficiale alla costante ricerca della celebrità, da non ottenersi però con la qualità e il lavoro, ma con l'arroganza e la volgarità. No, questo film non è un cinepanettone, è per l'appunto la sua nemesi, dove la volgarità non viene magnificata, ma simbolicamente malmenata e distrutta nel finale col botto. Qualcosa si evolve nel cinema italiano, e, credo, nella mentalità del pubblico italiano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a shagrath »
[ - ] lascia un commento a shagrath »
|
|
d'accordo? |
|
soleilmoon
|
martedì 19 aprile 2016
|
poche aspettative, piacevole sorpresa
|
|
|
|
Non amo questo genere di film eppure l'ho trovato divertente, gradevole, e scorrevole.
Gli stereotipi ci stanno tutti: l'eterno dilemma tra bene e male , tra l'impulsivita' del maschio e la leggiadria femminile, la lotta per il potere e la fama, le rivalita' tra clan diversi...gli sceneggiatori non si sono risparmiati, ma proprio perche' la storia e i suoi ingredienti sono riconoscibili, lo spettatore passa un paio d'ore con la testa in un fumetto sapendo che l'eroe buono vincera' su quello cattivo.
|
|
[+] lascia un commento a soleilmoon »
[ - ] lascia un commento a soleilmoon »
|
|
d'accordo? |
|
riccardog
|
martedì 19 aprile 2016
|
grandi aspettative e grande delusione
|
|
|
|
Condivido alcuni dei commenti postati: finale tirato un pò per le lunghe e senza mordente, a tratti ridicolo. Regia che non si decide se scopiazzare i film holliwoodiani (con un centesimo degli effetti speciali però) o tentare scelte più originali e narrative. La sceneggiatura ha delle pause terrificanti, soprattutto in tutte le scene di lui e lei insieme direi ripetitive e di una noia mortale (quante volte lei gli dice che deve aiutare gli altri? E quante volte lui dice che non ha amici? Cioè lo abbiamo capito già dalla prima volta, non c'era bisogno di ripeterlo 3-4 volte).
Non riesco a capire tutte queste recensioni osannanti e questi plausi: forse perchè è un film italiano? Il cinema è cinema.
[+]
Condivido alcuni dei commenti postati: finale tirato un pò per le lunghe e senza mordente, a tratti ridicolo. Regia che non si decide se scopiazzare i film holliwoodiani (con un centesimo degli effetti speciali però) o tentare scelte più originali e narrative. La sceneggiatura ha delle pause terrificanti, soprattutto in tutte le scene di lui e lei insieme direi ripetitive e di una noia mortale (quante volte lei gli dice che deve aiutare gli altri? E quante volte lui dice che non ha amici? Cioè lo abbiamo capito già dalla prima volta, non c'era bisogno di ripeterlo 3-4 volte).
Non riesco a capire tutte queste recensioni osannanti e questi plausi: forse perchè è un film italiano? Il cinema è cinema. E questo film secondo me non rientra a farne parte appieno.
Ottimi Santamaria e Marinelli. La Pastorelli all'inizio molto poco credibile.
Eppoi ma il cattivo di turno (Marinelli) di fatto poi così cattivo non pare visto che per tutto il film uccide solo altri cattivi...In breve anche l'antitesi eroe-nemico dell'eroe non regge per niente e sembra messo apposto lì per continuare a parlare di qualcosa cui si poteva anche fare a meno.
Non un bel film.
[-]
[+] film mediocre
(di salmacis)
[ - ] film mediocre
|
|
[+] lascia un commento a riccardog »
[ - ] lascia un commento a riccardog »
|
|
d'accordo? |
|
26watt
|
domenica 17 aprile 2016
|
fuorviante
|
|
|
|
Nonostante l'ottima sceneggiatura, la magistrale interpretazione di tutti gli attori e la perfetta regia, questo film ha un grave difetto: usa e legittima una violenza che, pur essendo giustificata dall'ambientazione che si vuole ricreare, viene sbattuta in faccia all'"ignaro" spettatore.
Dico ignaro perchè mai si è fatto cenno nei vari "lanci" del film alla brutalità che pervade in ogni momento dello stesso e credo fermamente che un film del genere dovrebbe essere quantomeno vietato ai minori di 14 anni.
Ho visto in sala bambini di non più di dieci anni portati da genitori che forse non avevano la consapevolezza della reale natura del film.
Scene che mettono in difficoltà anche gli adulti per la crudezza delle situazioni e degli argomenti trattati, mostrate ad un pubblico di preadolescenti, attratti probabilmente dal titolo, che sempre più si abituano a considerare la violenza come una costante inevitabile e necessaria della vita.
[+]
Nonostante l'ottima sceneggiatura, la magistrale interpretazione di tutti gli attori e la perfetta regia, questo film ha un grave difetto: usa e legittima una violenza che, pur essendo giustificata dall'ambientazione che si vuole ricreare, viene sbattuta in faccia all'"ignaro" spettatore.
Dico ignaro perchè mai si è fatto cenno nei vari "lanci" del film alla brutalità che pervade in ogni momento dello stesso e credo fermamente che un film del genere dovrebbe essere quantomeno vietato ai minori di 14 anni.
Ho visto in sala bambini di non più di dieci anni portati da genitori che forse non avevano la consapevolezza della reale natura del film.
Scene che mettono in difficoltà anche gli adulti per la crudezza delle situazioni e degli argomenti trattati, mostrate ad un pubblico di preadolescenti, attratti probabilmente dal titolo, che sempre più si abituano a considerare la violenza come una costante inevitabile e necessaria della vita.
Ognuna delle scene cruenti, come lo sbranamento da parte dei cani, i vari zampilli di sangue,gli spezzamenti di arti, e via mostrando, avrebbero avuto la stessa efficacia anche senza la loro cruda rappresentazione (a mio avvisa del tutto gratuita), risparmiando così agli spettatori la sovraesposizione alla violenza, senza comunque perdere di senso.
Tutto ciò rischia di oscurare il vero valore del film e del messaggio che trasmette, l'originalità del tema e la qualità della sceneggiatura che sono invece di alto livello.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a 26watt »
[ - ] lascia un commento a 26watt »
|
|
d'accordo? |
|
raysugark
|
sabato 16 aprile 2016
|
lo chiamavano jeeg robot
|
|
|
|
Dopo che il cinema e la televisione italiana hanno avuto delle discese, da non poter dare alcuna possibilità ai nuovi cineasti di realizzare sia nuove pellicole sia nuove serie televisive, da sorprendere gli occhi sia del pubblico sia della critica. Finché non sono uscite le pellicole di Paolo Sorrentino, di Matteo Garrone e di molti altri registi, che sono stati apprezzati dal pubblico, dalla critica e anche dai festival. La televisione italiana ha avuto anche dei grossi vantaggi, grazie alle serie televisive come Boris, Romanzo Criminale, Gomorra, ecc., da avere avuto successo anche in tutto il mondo con ottimi risultati. Il pubblico ha tanto atteso che nel 2016 uscissero le pellicole dei supereroi come Deadpool, Batman v Superman: Dawn of Justice, Captain America: Civil War, X-Men: Apocalypse, Suicide Squad e Doctor Strange.
[+]
Dopo che il cinema e la televisione italiana hanno avuto delle discese, da non poter dare alcuna possibilità ai nuovi cineasti di realizzare sia nuove pellicole sia nuove serie televisive, da sorprendere gli occhi sia del pubblico sia della critica. Finché non sono uscite le pellicole di Paolo Sorrentino, di Matteo Garrone e di molti altri registi, che sono stati apprezzati dal pubblico, dalla critica e anche dai festival. La televisione italiana ha avuto anche dei grossi vantaggi, grazie alle serie televisive come Boris, Romanzo Criminale, Gomorra, ecc., da avere avuto successo anche in tutto il mondo con ottimi risultati. Il pubblico ha tanto atteso che nel 2016 uscissero le pellicole dei supereroi come Deadpool, Batman v Superman: Dawn of Justice, Captain America: Civil War, X-Men: Apocalypse, Suicide Squad e Doctor Strange. Dato che il genere dei supereroi con il passare degli anni sta crescendo sempre di più, soprattutto per vedere se queste pellicole possano sorprendere o meno il pubblico e la critica. Nello stesso anno del 2016, esce inaspettatamente la pellicola dei supereroi italiana Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Luca Marianelli. Da come il trailer può presentarsi potrebbe essere considerato divertente, invece seguendo attentamente l'intera durata della pellicola si presenta in modo cruento, rozzo, emozionante e a tratti scioccante. La pellicola viene girato interamente a Roma mostrando le parti più povere dei quartieri, rendendo la pellicola ancora più interessante. Gli attori parlano nel corso della storia in italiano, con alcune parole dialettali strettamente romane, per dare una caricatura più rozza ai personaggi. Di solito si pensa che soltanto gli americani sapessero realizzare degli effetti speciali mostruosi, esplosivi e realistici, come si è visto nella saga di X-Men e negli universi sia della Marvel Cinematic Universe sia della DC Extended Universe. Purché le pellicole italiane piano piano stanno praticando l'uso degli effetti speciali, il crew de Lo Chiamavano Jeeg Robot ha saputo realizzare ottimi effetti speciali. I personaggi sia protagonisti che antagonisti vengono caratterizzati seguendo nel corso della storia, come se si leggesse in un fumetto. La performance di Claudio Santamaria da Enzo Ceccotti, non è eroica come ci si può aspettare o dalle pellicole dei supereroi o dai fumetti della Marvel, attraverso il corso della storia accompagnato da Alessia impara cosa vuol dire essere un supereroe. La performance di Luca Marianelli da Zingaro, si presenta come un sadico villain nei suoi modi di parlare e di agire, da impressionare il pubblico anche con alcune scene cruenti. Ilenia Pastorelli da Alessia, inizialmente può sembrare irritante e inutile ma alla fine è lei che insegna a Enzo di diventare Hiroshi Shiba, come nella serie anime di Jeeg Robot che viene spesso nominato all'interno della pellicola. Lo Chiamavano Jeeg Robot è una delle migliori pellicole dei supereroi del 2016.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a raysugark »
[ - ] lascia un commento a raysugark »
|
|
d'accordo? |
|
zarar
|
martedì 12 aprile 2016
|
una contaminazione non riuscita
|
|
|
|
Lo chiamavano Jeeg Robot
Tarantino e i Manga giapponesi sbarcano sulle rive del Tevere nell’opera prima di un regista indubbiamente abile nel maneggiare la macchina da presa, ma non all’altezza dei suoi ‘padri’. Perché piacciono a molti i supereroi dei Manga e i pulp di Tarantino? I primi per la dimensione epica esorbitante e assoluta, dove l’iperbole dichiarata e una grafica potente genera insieme il massimo di partecipazione e il massimo di distacco. Tarantino ottiene lo stesso risultato associando all’iperbole accesa di volti, immagini e azioni una feroce e divertente ironia. Il regista Mainetti e i suoi attori – ahimé – appaiono ancora inesorabilmente figli di una certa produzione pop italiana, moralistico-sentimentale, che si coniuga molto male con i generi evocati.
[+]
Lo chiamavano Jeeg Robot
Tarantino e i Manga giapponesi sbarcano sulle rive del Tevere nell’opera prima di un regista indubbiamente abile nel maneggiare la macchina da presa, ma non all’altezza dei suoi ‘padri’. Perché piacciono a molti i supereroi dei Manga e i pulp di Tarantino? I primi per la dimensione epica esorbitante e assoluta, dove l’iperbole dichiarata e una grafica potente genera insieme il massimo di partecipazione e il massimo di distacco. Tarantino ottiene lo stesso risultato associando all’iperbole accesa di volti, immagini e azioni una feroce e divertente ironia. Il regista Mainetti e i suoi attori – ahimé – appaiono ancora inesorabilmente figli di una certa produzione pop italiana, moralistico-sentimentale, che si coniuga molto male con i generi evocati. Il risultato della contaminazione è – come ho sentito dire a molti spettatori disorientati – 'strano', ma non certamente esaltante, almeno per me. La storia è piena di trovate interessanti, ma l'interpretazione non tiene. Il supereroe di Mainetti è depresso e deprimente: si aggira nell’atmosfera livida di un film violento fino alla noia con l’aria triste di un cane bastonato, senza un briciolo di distacco e di ironia. Il malvagio di turno con gli occhi iniettati di sangue non impressiona e non diverte, anche se – a differenza del protagonista, che sembra un impiegato della ASL licenziato, ha almeno un buon fisique du rôle. Non si riesce a dire nulla di significativo della deficiente e piagnucolosa coprotagonista Alessia. Tutto e tutti appaiono posticci e noiosi. Si arriva con fatica alla fine, consolati dalla qualità della fotografia e della macchina da presa, che si sperano applicate in futuro a film più convincenti.
[-]
[+] cmpliemnti per non averci capito nulla
(di gybbyr)
[ - ] cmpliemnti per non averci capito nulla
[+] film noioso
(di salmacis)
[ - ] film noioso
|
|
[+] lascia un commento a zarar »
[ - ] lascia un commento a zarar »
|
|
d'accordo? |
|
max.dana
|
venerdì 8 aprile 2016
|
un supereroe per raccontare altre storie
|
|
|
|
Ti aspetti un film incentrato sulle capacità di un "uomo" trasformato in un supereroe, invece è la scusa per raccontare i drammi di un quartiere (Torbellamonaca nello specifico), una periferia, una generazione. Personaggi probabili girano attorno all'incapacità emotiva del protagonista, chiuso tra furtarelli e porno.
Un dipinto di un pezzo di Roma, girato con occhio critico, spietato, ironico. Interpretato magistralmente dai protagonisti. "La marvel ha trovato il nuov Joker" questo mi hanno sussurrato all'orecchio. Noi finalmente godiamo di un film introspettivo, d'azione, emotivamente toccante.
La sospensione del giudizio, legata ai film di "fantazione", viene coccolata e rispettata con scene coerenti e una trama corretta, senza follie o pretese inutili.
[+]
Ti aspetti un film incentrato sulle capacità di un "uomo" trasformato in un supereroe, invece è la scusa per raccontare i drammi di un quartiere (Torbellamonaca nello specifico), una periferia, una generazione. Personaggi probabili girano attorno all'incapacità emotiva del protagonista, chiuso tra furtarelli e porno.
Un dipinto di un pezzo di Roma, girato con occhio critico, spietato, ironico. Interpretato magistralmente dai protagonisti. "La marvel ha trovato il nuov Joker" questo mi hanno sussurrato all'orecchio. Noi finalmente godiamo di un film introspettivo, d'azione, emotivamente toccante.
La sospensione del giudizio, legata ai film di "fantazione", viene coccolata e rispettata con scene coerenti e una trama corretta, senza follie o pretese inutili.
E' maledettamente vero: "nun s'è mai visto un supereroe coi mocassini!"
[-]
|
|
[+] lascia un commento a max.dana »
[ - ] lascia un commento a max.dana »
|
|
d'accordo? |
|
|