Qualunquemente

leggero,scorrevole,divertente e satirico un film che guarda la realtà con ironia,il personaggio di cetto e ABBASTANZA originale ma realistico e attuale.ottimo per farsi quattro(mila) risate.da vedere,veramente carino.

Fa ridere, ma rimane l'amaro in bocca perchè qui al sud le cose vanno proprio così...anzi è peggio perchè il tutto è condito da immane violenza. Il cemento armato non copre solo antichità ma nasconde anche cadaveri, a dozzine... Spero che oltre a strappare sorrisi il film faccia riflettere chi di dovere...

Sinceramente il film è una delusione. Tanto demenziale da annoiarmi per tutto il tempo. Battute da avanspettacolo anacronistiche. Retorico, scontato, stupido.

pensavo fosse una satira pesante e invece mi sbagliavo. è un film molto leggero, scorrevole e divertente. Il migliore di Albanese.

per tutti gli "intellettuali". ma fatevi due risate..

Ottima rappresentazione della situazione dell'Italia meridionale, se pur tranquillamente estendibile a tutta la nazione ed al suo sistema politico. Una satira, quindi, feroce ed attualissima, se pur estremizzata.
Un film intero sul personaggio di Cetto è pesante e ripetitivo ma nel complesso mi sento di dargli una sufficienza piena. Peccato per alcune battute (quella sulla fattura e quella sulla coda in autostrada) copiate integralmente da altre pellicole.

davvero imbarazzante dover ammettere che questo film sia italiano;pellicola davvero pessima per una trama tanto ridicola quanto imbarazzante sia per la piattezza,ripetitività e prevedibilità della trama,sia per la scadente interpretazione di tutti gli attori....dal monotono ed inespressivo albanese,a sergio rubini,che, essendo un buon attore,davvero fatica molto a fare una parte che lui non meriterebbe( gli impresentabili boldi o de sica ci sarebbero stati a pennello)....normale quindi da parte di rubini intravedere un certo imbarazzo e spiazzamento per il ruolo che gli viene attribuito.certamente il film racconta ironicamente quanto succede nella realtà,ma non è solo per questo che si può salvare una pellicola,ne tantomeno per la presenza di donne-modelle con curve sorprendenti. [+]

Cetto La Qualunque torna nel suo paese per combattere l'onda di legalità che rischia di compromettere i suoi affari e quelli dei suoi amici. Solitamente l'esordio dei personaggi comici (dico personaggi perché Qualunquemente non è il primo film di Albanese) dalla tv al cinema si risolve in un flop, in film che non lasciano il segno, generici comici, generici film; tuttavia la forza del personaggio di Cetto La Qualunque è di rappresentare una maschera e come tale riesce a non essere né troppo reale né troppo surreale, si plasma perfettamente con la sceneggiatura, dimostrando di saper andare al di là del più semplice sketch televisivo. [+]

Cetto La Qualunque torna nel suo paese per combattere l'onda di legalità che rischia di compromettere i suoi affari e quelli dei suoi amici. Solitamente l'esordio dei personaggi comici (dico personaggi perché Qualunquemente non è il primo film di Albanese) dalla tv al cinema si risolve in un flop, in film che non lasciano il segno, generici comici, generici film; tuttavia la forza del personaggio di Cetto La Qualunque è di rappresentare una maschera e come tale riesce a non essere né troppo reale né troppo surreale, si plasma perfettamente con la sceneggiatura, dimostrando di saper andare al di là del più semplice sketch televisivo. Il risultato è un buon film, anche se non eccelso, il cui giudizio più lucido si trova in un commento anonimo su youtube: "molta gente è andata a vedere questo film per ridere, invece ha pianto". Proprio per questo oscillare fra il comico ed il drammatico va rimarcato che il personaggio di Cetto ricorda per molti versi il personaggio di Fantozzi, perché entrambi sono caricature carnevalesche, ma lucide nel descrivere spietatamente la miseria umana anche soltanto con una risata: la differenza è che uno è lo sconfitto, l'altro è il vincente, che Albanese non è diventato Cetto La Qualunque mentre Villaggio per contrappasso è diventato Fantozzi. Così, come da anni esiste l'aggettivo "fantozziano", dovremo rassegnarci ad inventare anche l'aggettivo "laqualunquista" in onore di questa nuova tragica maschera italiana?
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...non ho riso per nulla,anzi, m'ha dato pure fastidio,sarà l'ipocrisia degli spacconi cinematografici oppure la rivisitazione di un certo modo d'essere "italiani"?

Irresistibile Antonio Albanese nella sua nuova maschera di Cetto Laqualunque, riesce a ritrarre il malcostume degli italiani attraverso lo specchio deformante della satira come un nuovo Alberto Sordi. Il film è davvero molto divertente ed esilarante.