Un personaggio compiaciuto della propria «deformità» (che al cinema perde vigore)
di Paolo Mereghetti Il Corriere della Sera
La chiave per entrare nello spirito del film Albanese ce la rivela lui già nelle primissime scene quando fa inquadrare il cartello stradale con il nome della sua cittadina, Marina di sopra: «gemellata con Weimar» si legge, a rivendicare una sensibilità e una affinità ben precise. Ad Antonio Albanese l' espressionismo, che durante la Repubblica di Weimar ebbe il suo momento di massimo fulgore, non solo piace molto (tanto da collezionarlo) ma - vien da dedurre - è anche la chiave espressiva con cui si sente più in sintonia e che informa la creazione dei suoi personaggi. [...]
di Paolo Mereghetti, articolo completo (2803 caratteri spazi inclusi) su Il Corriere della Sera 19 gennaio 2011