Qualunquemente

purtroppo racconta bene tanta parte d'Italia!

Non deve essere visto come un film comico; ne come un film satirico; ne come un film di denuncia; io lo definirei un film neorealista ma in modo grottesco. Un Sordi più eclettico. Infatti purtroppo, con modi di fare più seri di quelli di Cetto, molta politica di certe zone d'Italia è fatta così. Il personaggio fonde tutto il peggio del panorama politico e sociale italiano per suscitare quel meccanismo di sorpresa che è alla base della comicità, ma lo spettatore ben informato ci vedrà dei chiari riferimenti a fatti reali e ci rifletterà.

Poi certamente il film ha il difetto di galleggiare troppo sul "formato gag" televisivo, e ci sono personaggi più riusciti (il figlio di Cetto, a mio modesto parere) e altri meno (la moglie, il personaggio di Rubino). [+]

Non deve essere visto come un film comico; ne come un film satirico; ne come un film di denuncia; io lo definirei un film neorealista ma in modo grottesco. Un Sordi più eclettico. Infatti purtroppo, con modi di fare più seri di quelli di Cetto, molta politica di certe zone d'Italia è fatta così. Il personaggio fonde tutto il peggio del panorama politico e sociale italiano per suscitare quel meccanismo di sorpresa che è alla base della comicità, ma lo spettatore ben informato ci vedrà dei chiari riferimenti a fatti reali e ci rifletterà.

Poi certamente il film ha il difetto di galleggiare troppo sul "formato gag" televisivo, e ci sono personaggi più riusciti (il figlio di Cetto, a mio modesto parere) e altri meno (la moglie, il personaggio di Rubino).  Però lo consiglio.
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Un film divertente ma non quanto lo è il personaggio in tv. La trasposizione del personaggio di Albanese è fallita sia perchè il suo "sindaco truffaldino"  è stato "ripulito e ammorbidito" e sia perchè nel frattempo i politici veri sono finiti  in scandali forse peggiori. L'onorevole Cetto La Qualunque esce ridimensionato da un film che lo vede amante degli eccessi sia pur non eccedendo granchè. La piscin in cui si sollazza con tanto di compagnia femminileè poco più di una vasca da bagno... Fuoriluogo ed esagerata la scena della vettura di De Santis fatta saltare in aria di fronte al ristorante del suo avversario. [+]

Un film divertente ma non quanto lo è il personaggio in tv. La trasposizione del personaggio di Albanese è fallita sia perchè il suo "sindaco truffaldino"  è stato "ripulito e ammorbidito" e sia perchè nel frattempo i politici veri sono finiti  in scandali forse peggiori. L'onorevole Cetto La Qualunque esce ridimensionato da un film che lo vede amante degli eccessi sia pur non eccedendo granchè. La piscin in cui si sollazza con tanto di compagnia femminileè poco più di una vasca da bagno... Fuoriluogo ed esagerata la scena della vettura di De Santis fatta saltare in aria di fronte al ristorante del suo avversario. Sfruttato al minimo proprio il personaggio di De Santis e il contradditorio nonchè la rivalità con Cetto che rimane comunque un personaggio fortissimo.

Il film è vivace ed è ricco di spunti divertenti più che di battute  ma non rende quanto gli "episodi" raccontati da Albanese in tv. Il contraddittorio offerto dalle voci della Gialappa's Band non viene interpretato ne da De Santis avversario politico ne da altri personaggi come il carabiniere "integerrimo" di inizio film che pian piano sparisce. Lo spunto per il personaggio del figlio dell'onorevole "Melo" è buono. Il rapporto piuttosto difficile tra padre scapestrato e figlio "timido e insicuro" regala al film i momenti migliori.

Un film comico ma che è anche satira. Forse si voleva far pensare e riflettere troppo. Ne ha perso in slancio. Da ridere senza dubbio ma ci si aspettava di più...
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Bel film, si ride non molto, ma si riflette davvero tanto. Il personaggio di Cetto non ha bisogno di descrizioni, si descrive da solo, spregiudicato fino a far incarcerare il figlio al posto suo, abusivista, dai costumi più che promiscui. Purtroppo è la nostra Italia, è davvero la nostra politica.
Gli attori sono quasi tutti bravi, svetta su tutti Antonio Albanese. Il personaggio di Sergio Rubini è senza senso, questo Jerry Salerno, un pugliese “pentito” che si atteggia a milanese nei modi di fare e di parlare e a cui scappano imprecazioni pugliesi nei momenti di rabbia, chiamato a dirigere e organizzare la campagna elettorale di Cetto.
Per il resto è un film nel complesso più che riuscito, davvero bello, che fa riflettere sui vizi della politica d’Italia ai giorni nostri. [+]

Bel film, si ride non molto, ma si riflette davvero tanto. Il personaggio di Cetto non ha bisogno di descrizioni, si descrive da solo, spregiudicato fino a far incarcerare il figlio al posto suo, abusivista, dai costumi più che promiscui. Purtroppo è la nostra Italia, è davvero la nostra politica.
Gli attori sono quasi tutti bravi, svetta su tutti Antonio Albanese. Il personaggio di Sergio Rubini è senza senso, questo Jerry Salerno, un pugliese “pentito” che si atteggia a milanese nei modi di fare e di parlare e a cui scappano imprecazioni pugliesi nei momenti di rabbia, chiamato a dirigere e organizzare la campagna elettorale di Cetto.
Per il resto è un film nel complesso più che riuscito, davvero bello, che fa riflettere sui vizi della politica d’Italia ai giorni nostri.

Un conto è vedersi 10 minuti di skatch in tv, ma sorbirsi 1 ora e 1/2 di film è un'altra cosa. Trama insignificante e stereotipizzazioni come se piovessero. Da Albanese mi aspettavo decisamente di più. Probabilmente il suo peggior film

Film da considerare un’occasione perduta che (mi) conferma come Albanese sia decisamente più bravo come attore drammatico ( Giorni e nuvole) che come attore comico. Una indigesta trasposizione delle più famose  gag  nate per il cabaret e che, sinceramente ,è preferibile che lì rimangano. Troppo esagerato in tutto. Nel volere denunciare l’ignoranza galoppante in politica , nel voler ridicolizzare la spavalderia dei  capofamiglia, nel voler dire tante cose senza, infine ,dire nulla.  Voleva fare ridere? Ha fallito. Denunciare con appariscenti metafore un malcostume ?  Non c’è riuscito. Peccato per Albanese e  gli altri (decisamente bravi) attori  che hanno provato in tutti modi a tenere a galla una sceneggiatura pensata male e scritta peggio. [+]

Film da considerare un’occasione perduta che (mi) conferma come Albanese sia decisamente più bravo come attore drammatico ( Giorni e nuvole) che come attore comico. Una indigesta trasposizione delle più famose  gag  nate per il cabaret e che, sinceramente ,è preferibile che lì rimangano. Troppo esagerato in tutto. Nel volere denunciare l’ignoranza galoppante in politica , nel voler ridicolizzare la spavalderia dei  capofamiglia, nel voler dire tante cose senza, infine ,dire nulla.  Voleva fare ridere? Ha fallito. Denunciare con appariscenti metafore un malcostume ?  Non c’è riuscito. Peccato per Albanese e  gli altri (decisamente bravi) attori  che hanno provato in tutti modi a tenere a galla una sceneggiatura pensata male e scritta peggio.
 
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lo ritengo di gran lunga il peggior film di Albanese, in cui non si apprezza la sua capacità di recitare veramente, in un accozzaglia situazioni esagerate e portate all'eccesso, quasi al fastidio, scherzando su intrighi mafiosi (lecito) ma troppo e sgrammaticature. Passi per un personaggio macchietta di teatro di dieci minuti ma due ore di film ti rimangono proprio sulle scatole. Troppe aspettative? Forse, ma il flop è clamoroso!

Film da considerare un’occasione perduta che (mi) conferma come Albanese sia decisamente più bravo come attore drammatico ( Giorni e nuvole) che come attore comico. Una terribile trasposizione delle più famose gag nate per il cabaret e che, sinceramente ,è preferibile che lì rimangano. Troppo esagerato in tutto. Nel volere denunciare l’ignoranza galoppante in politica , nel voler ridicolizzare la spavalderia dei capofamiglia, nel voler dire tante cose senza, infine ,dire nulla. Voleva fare ridere? Ha fallito. Denunciare un malcostume ? Non c’è riuscito. Peccato per Albanese e gli altri (decisamente bravi) attori che hanno provato in tutti modi a tenere a galla una sceneggiatura pensata male e scritta peggio. [+]

Film da considerare un’occasione perduta che (mi) conferma come Albanese sia decisamente più bravo come attore drammatico ( Giorni e nuvole) che come attore comico. Una terribile trasposizione delle più famose gag nate per il cabaret e che, sinceramente ,è preferibile che lì rimangano. Troppo esagerato in tutto. Nel volere denunciare l’ignoranza galoppante in politica , nel voler ridicolizzare la spavalderia dei capofamiglia, nel voler dire tante cose senza, infine ,dire nulla. Voleva fare ridere? Ha fallito. Denunciare un malcostume ? Non c’è riuscito. Peccato per Albanese e gli altri (decisamente bravi) attori che hanno provato in tutti modi a tenere a galla una sceneggiatura pensata male e scritta peggio. Alla prossima. [-]

divertente!!!!!!

E' riuscito a farmi ridere più di una qualsiasi conferenza stampa di Silvio Berlusconi. Entusiasmante!