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marezia
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sabato 5 febbraio 2011
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film da passaparola
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E' una pellicola da conservare in cineteca per la creatività ORIGINALE con cui rende IN MODO GROTTESCO un certo modo di fare politica nel Meridione. Chi la critica negativamente lo fa forse per invidia (vedi Placido per cui questo e quello di Zalone sarebbero da dvd e non da sala) o forse perché non ne è all'altezza... Non tutti capiscono la satira e non tutti apprezzano l'humor nero. Pazienza, SOPRAVVIVEREMO.
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francuccio
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sabato 5 febbraio 2011
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monologo di albanese
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Se devo essere sincero mi aspettavo di + da questo film.
Sicuramente mi ha divertito, sicuramente ha raccontato la verità del Sud, sicuramente Albanese è un grande, ma speravo in un film dove anche le spalle potevano dire la loro e quindi speravo in un film con più protagonisti. Comunque consiglio di vederlo anche per difendere il film italiano.
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marezia
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venerdì 4 febbraio 2011
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p.s.
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Ed è un film che ha scrittura: la sostanza di mille comizi perché più che mostrare i difetti di un uomo (si è detto Berlusconi ma Berlusconi qui NON C'ENTRA ASSOLUTAMENTE NIENTE) racconta un certo modo di fare politica in Meridione e mi meraviglio di come chi l'ha recensito (dei cosiddetti addetti ai lavori) non l'abbia colto! Non sentono? Non capiscono l'italiano, o semplicemente, essendo prevenuti sono arrivati in sala con l'idea di bollarlo come una mediocre trovata televisiva per caso sul grande schermo? Quando la critica non serve A NIENTE...
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marezia
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venerdì 4 febbraio 2011
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grottescamente vero
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Albanese riesce a rendere IN MODO GROTTESCO la realtà CON GRANDE INTELLIGENZA e il fatto che la seconda parte (preparazione della campagna elettorale) sia meno divertente nel senso letterale del termine è perché il pubblico catapultato nell'ambiente di Cetto familiarizza col suo aspetto, col suo modo di fare avvertendolo dopo poco come REALE e non come una CARICATURA (qual'è invece). E' un film MAGNIFICO, che resterà a futura memoria come è rimasto il ciclo di Fantozzi e mi dispiace, a questo punto, per i commenti malevoli di Placido (critici a parte) che non vorrei dettati da invidia. "Qualunquemente" è UN FILM DA CINEMA, caro Placido e da dvd lo possono essere tutti, anche il suo, ha capito?
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giascar
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venerdì 4 febbraio 2011
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satiricamente!
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Si ride. Poi ti viene in mente che la (triste) realtà ha oramai superato la finzione. E di botto il ridere diventa un ghignare amaro.
Ad un film satirico non si può chiedere di meglio.
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pollyb
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venerdì 4 febbraio 2011
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comici sul grande schermo..
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Peccato per Albanese che è un bravo comico ma il film ha decisamente deluso... Sembra tutto un unico monolgo un po' ripetitivo sul personaggio molto attuale di Cetto, sicuramente visionario ma ridodante a tal punto da risultare imbarazzante non tanto per la volgarità che oramai è luogo comune ma quanto per la poca credibilità delle gag.
Un prodotto che rasenta la sufficienza se vogliamo essere buoni...
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peppeice82
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venerdì 4 febbraio 2011
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film noioso
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Forse sarò l'unico a cui non è piaciuto questo film, certamente carino e divertente, ma già dopo 10 minuti volevo abbandonare il cinema.
Secondo me, il film mostra una vera realtà sociale, anche se troppo esaggerata.
La parte più bella del film? I titoli di coda!!!!
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claudiorec
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giovedì 3 febbraio 2011
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film drammatico
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Il genere del film è indubbiamente "Drammatico". Triste fino alla fine!
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dr manhattan
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mercoledì 2 febbraio 2011
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:d
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taxidriver
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mercoledì 2 febbraio 2011
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la qualunque: la tragedia di un uomo ridicolo
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Antonio Albanese é uno dei migliori attori italiani (comici e non) in circolazione. Cetto La Qualunque é sicuramente uno dei suoi personaggi più riusciti e di maggior successo. Allora, perchè non farne un film? Dalla tv al cinema il passo é breve. E così ecco Cetto sul grande schermo. Più che un film vero e proprio, si tratta di una sequela di sketch che hanno reso noto il personaggio. Niente di nuovo quindi, rispetto a quello che Albanese ci aveva già mostrato sul piccolo schermo. Se conoscete il Signor La Qulaunque, sapete già di cosa parlo: humour nero, sarcasmo ripugnante, tragicommedia all'italiana.
[+]
Antonio Albanese é uno dei migliori attori italiani (comici e non) in circolazione. Cetto La Qualunque é sicuramente uno dei suoi personaggi più riusciti e di maggior successo. Allora, perchè non farne un film? Dalla tv al cinema il passo é breve. E così ecco Cetto sul grande schermo. Più che un film vero e proprio, si tratta di una sequela di sketch che hanno reso noto il personaggio. Niente di nuovo quindi, rispetto a quello che Albanese ci aveva già mostrato sul piccolo schermo. Se conoscete il Signor La Qulaunque, sapete già di cosa parlo: humour nero, sarcasmo ripugnante, tragicommedia all'italiana. Il politico più politico di tutti i politici tocca qui vertici di sadismo assoluti. Cetto non lascia scampo: si ride (molto) amaramente, lasciando lo spettatore con un senso di odio e disgusto verso il personaggio.
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