Titolo originale | L'age de raison |
Anno | 2010 |
Genere | Commedia, Sentimentale, |
Produzione | Francia, Belgio |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Yann Samuell |
Attori | Sophie Marceau, Marton Csokas, Michel Duchaussoy, Jonathan Zaccaï, Emmanuelle Grönvold Juliette Chappey, Thierry Hancisse, Déborah Marique, Roméo Lebeaut, Jarod Legrand, Alexis Michalik, Raphaël Devedjia, Emmanuel LeMire, Stéphane Margot, Raphaël Devedjian, Christopher Tram, Jacky Ribault, Franck Adrien, Jérémie Chaplain, Anne Robert, Clara Guipont, Christophe Rossignon, Mireille Séguret, Antoine Roch, Henri Bourgon, Bernard Gerland, Virginie Robert, Galaad Lebeaut, Marie-Dominique Liétar, Orphée Lebeaut, Guy Gaudenèche, Juning Luo, Gauthier Lodéon. |
Uscita | venerdì 11 marzo 2011 |
Distribuzione | Videa |
MYmonetro | 2,67 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 settembre 2018
Nel rileggere alcune lettere scritte da bambina, Margaret, oggi donna in carriera, rimette in discussione le sue scelte di vita. In Italia al Box Office Carissima Me ha incassato 37,6 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Margaret è una donna in carriera. Non le manca nulla, ha un collega che la ama, ha eleganza, denaro e potere. Il giorno del suo quarantesimo compleanno, però, un vecchio notaio di provincia le recapita la prima di una serie di lettere che lei stessa si scrisse una volta raggiunta l'età della ragione, vale a dire i sette anni, per assicurarsi un promemoria sulle priorità della vita quando, avanzando con l'età, la ragione si sarebbe persa confusamente per strada. Scopriamo, dunque, che Margaret manca di qualcosa: non ha un passato, poiché l'ha sepolto nella memoria e interrato per bene affinché non potesse riaffiorare mai più.
Scorrendo la sua filmografia ci si può forse mettere in guardia, ma a chi entra in sala "al buio", il film di Yann Samuell può provocare un gradito effetto sorpresa. Come se fosse una valigetta cartonata della misura di un giocattolo che si crede non possa contenere che poco o nulla e invece risulta piena di piccoli fantasiosi manufatti, che ne ridefiniscono immediatamente le possibilità d'utilizzo. Dentro una confezione piuttosto rigida, con un inizio all'insegna dello stereotipo e un finale che purtroppo non evita la retorica, le sorprese sono tante, a tanti livelli. Innanzitutto la prova eccellente di Sophie Marceau nei panni di una "sassy girl" cresciuta nel mito del denaro (che non aveva) senza perdere in umorismo e sincerità, quindi il bricolage visivo, che combina i diversi materiali e colori in cui sono ritratte le due epoche mescolandole via via sempre più, e infine, o soprattutto, l'idea narrativa, forte, in grado di tenere insieme testo e sottotesto in maniera compatta.
Certo, le metafore non sono sussurate (lo scavatore di buchi, la questione della maternità), c'è un ricordo esplicito (ma rivisitato, in quanto a toni) dell'Amélie di Jeunet, e il tutto si inscrive nel quadro di almeno un paio di mode: quella delle "cartoline" dal sud della Francia e quella che mette volentieri l'uno di fronte all'altro il bambino ipermaturo e l'adulto bloccato, ma, nonostante questo, Carissima me è equilibrato nel suo squilibrarsi in favore del presente (i flashback sono belli ma giustamente contenuti) e onesto nelle ambizioni, non smisurate.
"Diventa chi sei", l'augurio della piccola provinciale Marguerite a se stessa da grande, è anche il motto di Emerson, filosofo trascendentalista ma pragmatico, padre della cultura yankee, ma forse andrebbe girato al regista di questo film, perché, in fondo, l'impressione ultima è proprio quella di un francese che gioca (ancora) a fare l'americano. Scava più a fondo, Yann.
CARISSIMA ME disponibile in DVD o BluRay |
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film molto carino e quantomeno originale che tratta di una top-manager francese che si vede recapitare tramite un notaio delle lettere scritte da lei stessa alcuni anni prima quando era ancora una bambina. Delicato a quasi struggente il film tiene il filo del racconto senza ne alti e ne bassi con una buona regia e una Sophie Marceau in discreta forma che nn deborda mai.
Film molto gradevole, anche per famiglia con bambini. S. Marceau bella e ben identificata nel personaggio. Una storia fantastica molto più garbata che "insulsa", ottimo (e raro ai giorni nostri) cibo da digerire e meatbolizzare insieme ai figli. Resta un piccolo interrogativo: è possibile che Regista e Sceneggiatore abbiano (casualmente) visto "Un'ottima annata", prima di scrivere questo film?
Carissima me è una commediola francese leggera leggera apparentemente banale e per adolescenti, invece una sceneggiatura profonda e una buona prova della bella Sophie ne fanno un filmetto, si leggero leggero, ma godibile e di buona fattura. Sophie Marceau veste i panni di una donna manager alla quale interessa solo la carriera. cinica, matura e spietata rinnega persino il suo passato difficile [...] Vai alla recensione »
Un film piccolo, talvolta irritante. (Molto?) ben interpretato. Se voleva imitare "Amélie", quantomeno si limita a trarne spunto, e non a realizzarne una copia praticamente pessima (Il riferimento è a "Lezioni di felicità"). Il messaggio è molto più banale: non si tratta di uscire da una dimensione egocentrica, né di avvicinarsi alla realtà concreta tramite il filtro della fantasia ("Fabuleux", in [...] Vai alla recensione »
Nonostante il suo personaggio si sforzi di apparire antipatica e nonostante non sia più la ragazzina de "Il tempo delle mele" ha ancora quell'immagine fresca, così pulita e delicata, dolcissima. Lei lo è, il film decisamente meno: forse è simpatico, leggero, sicuramente innocuo, vorrebbe dire molto ma alla fine non giunge da nessuna parte.
Il titolo si riferisce all' intestazione delle lettere che la protagonista, Marguerite, ha scritto a se stessa quando aveva sette anni, prevedendo la stronza che sarebbe diventata da grande. Al quarantesimo compleanno Marguerite, che ora si fa chiamare Margaret ed è una donna in carriera cinica e stressata, comincia a ricevere missive: pian piano, le sue certezze vacillano.
Nel 2004 era arrivato nei nostri cinema con il melò bizzarro, e un po’ irritante, Amami se hai coraggio, dove la guerra dei sessi tra maschietto e femminuccia si protraeva per tutta la vita adulta. L’infanzia che ossessiona la maturità è il tema centrale anche di Carissima me. L’autore è sempre Yann Samuell. Ma stavolta il tono è quello giusto. La stressata donna in affari Sophie Marceau comincia a [...] Vai alla recensione »
Strampalatissima commedia al gusto di favola, molto garbata, ma piuttosto insulsa. La grintosa manager Margaret riceve la visita inattesa di un vecchio notaio di campagna, che le consegna un pacchetto. Dentro ci sono le lettere, a forma di diario, che la donna aveva scritto a sette anni. Come si commuove l’austera capitana d’industria rievocando il papà fallito, la mamma rimasta sola, il fratellino [...] Vai alla recensione »
Margaret, donna in carriera ambiziosa in modo feroce, coniuga la sua vita al presente e al futuro, ma rifiuta categoricamente di ricordare il suo passato di bambina allevata in una modesta provincia. Un giorno riceve una lettera che la costringe a un vertiginoso ritorno alle origini. Dalla nostalgia dell’infanzia alla battaglia tra i valori “autentici” e quelli del successo sociale, in Carissima me, [...] Vai alla recensione »
Produzione franco-belga, regia di Yann Samuell e one woman show, affidato alla classe di Sophie Marceau, garante di successo al botteghino d’Oltralpe. È lei a vestire il tailleur di Margaret. donna in carriera dal pugno di ferro, l’esatto opposto dei suoi desideri infantili: il giorno del suo 40° compleanno, un notaio di provincia le invia le lettere che si era scritta quando aveva sette anni, l’età [...] Vai alla recensione »
«Diventa chi sei» diceva Picasso, citato insieme a tanti altri, incluso naturalmente Oscar Wilde, più una serie di donne celebri, da Liz Taylor a Cocò Chanel, da Virgilia Woolf a Giovanna d’Arco, alle quali la protagonista della storia vorrebbe assomigliare. Curioso film, “Carissima me”, che il belga Yann Samuell ha cucito addosso a Sophie Marceau, per raccontare, con toni da favola, la redenzione [...] Vai alla recensione »