Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Romania |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Bobby Paunescu |
Attori | Monica Barladeanu, Dorian Boguta, Luminita Gheorghiu, Teodor Corban, Doru Ana Dana Dogaru, Ion Sapdaru, Mihai Dorobantu, Gabriel Spahiu, Dan Chiriac, Alina Berzunteanu, Monica Mihaescu, Dragos Marinescu, Ionut Simionescu, Ioana Diaconescu. |
Uscita | venerdì 27 novembre 2009 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 2,65 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 novembre 2012
Una giovane insegnante rumena, che insegna a Bucarest, sogna di emigrare in Italia. Per una vita migliore e maggiori speranze future. Ma, sfortunatamente, una serie di circostanze non le permetteranno di partire. In Italia al Box Office Francesca ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 62,4 mila euro e 23,6 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Bucarest. Francesca è una maestra d'asilo sulla soglia di una decisione importante. Tramite un intermediario ha trovato un lavoro in Italia, come "assistente" di un anziano a Sant'Angelo Lodinese. Avrà, vitto, alloggio e stipendio. Vuole partire, ha i soldi, ma cerca anche l'approvazione dei suoi. Eppure tutti sembrano vedere nell'Italia un pericolo certo, un luogo violento, un finto miraggio.
Fa sorridere questo spaccato dei discorsi privati e pubblici sul nostro paese, sembra di passare per un attimo attraverso uno specchio e osservare una realtà simile e contraria. Fa sorridere fino ad un certo punto, Francesca, debutto nel lungometraggio di Bobby Paunescu, perché poi il pericolo affiora davvero ed è molto più vicino del previsto, viene dalla propria gente, con modalità universali, le modalità del ricatto e della violenza.
Un paese ex comunista a cui l'Europa propone una nuova identità, ma la storia non procede per automatismi e il neorealismo di Paunescu, perciò, non è il racconto di una rinascita in corso ma quello di una resistenza fra le macerie, dove il compromesso è prassi e la corruzione istituzione.
Ben dialogato e recitato, scandito sul tempo reale dei lunghi piani-sequenza e delle inquadrature fisse, il film procede senza mai cadere nella trappola della tesi o del messaggio da gridare al mondo, semplicemente diritto verso una fine sempre più prevedibile ma non per questo evitabile.
Il capitale investito ha un nome proprio, Monica Birladeanu: nota (come Monica Dean) negli Stati Uniti, si cala credibilmente nel ruolo di un'ignota (per noi) trentenne rumena divisa tra i sogni e gli affetti. Il resto è cinema di pochi mezzi ma più che sufficienti, che non si segnala per novità ma si fa apprezzare per lo stile sincero e la leggerezza del tocco, nel maneggiare temi di cui è impossibile negare il peso.
La giovane Francesca medita di trasferirsi in Italia, con progetti a lungo termine ed ambiziosi, ma sulla sua strada incontrerà diversi ostacoli. Bobby Păunescu dirige con stile ben preciso, sulla scia di questa scuola romena contemporanea: piani sequenza ottimamente sostenuti, macchina da presa immobile, in balìa degli eventi che le accadono di fronte, dialoghi solo all'apparenza essenziali [...] Vai alla recensione »
Francesca ha un sogno: aprire in Italia un asilo nido per bimbi rumeni. Per realizzare il suo progetto Francesca è disposta a scontrarsi con l'opposizione paterna e la diffidenza dei suoi connazionali. Giunto il momento decisivo della partenza però, Francesca sarà costretta a scontrarsi con una cruda realtà che le tarperà le ali prima ancora di averle spiegate.
é un film discreto ma la tematica potrebbe riguardare qualsiasi altro paese,non caratterizza la Romania in particolare;il finale ti coglie un po' di sorpresa,mi sarei aspettate maggiore sviluppo degli avvenimenti...tuttavia non è un brutto film.forse inferiore alle mie aspettative.
Film lento,monotono,pessima sceneggiatura,non c'è molto da dire 2/5
Francesca ha preso il nome santo di Madre Cabrini, protettrice dei migranti, il volto splendido di Monica Birladeanu, e attualmente il miglior cinema dell'Unione Europea: quello romeno. Non è bastato, comunque, per trovare buona accoglienza in Italia: l'Onorevole Alessandra Mussolini è andata in tribunale per bloccare la distribuzione del film, che la "insulta" al pari del sindaco di Verona.
Francesca di Bobby Paunescu, presentato al festival di Venezia, è finalmente nelle sale, e integro, dopo la «vittoria» in tribunale su Alessandra Mussolini che ne voleva bloccare l'uscita perché si era ritenuta offesa dall'esclamazione di un attore, a inizio film, indignato contro l'ondata xenofoba del nostro governo e della nostra opposizione. A battaglia persa, l'onorevole non si era poi lasciata [...] Vai alla recensione »
Francesca. Basterebbe guardare le anagrafi dei due paesi per capire quanto Italia e Romania siano legate. Storicamente, culturalmente, da un'umanità profonda e contraddittoria. E non solo da un flusso migratorio che non è solo a senso unico. Perchè, e ci sarebbe molto da discutere a proposito, le risorse umane sono attirate verso il nostro paese mentre quelle economiche di imprenditori furbi e profittatori [...] Vai alla recensione »
Strano film, presentato a Venezia e subito schizzato al centro di polemiche italo-romene. Una giovane maestra vuole emigrare in Italia, nella speranza di una vita migliore ma anche di contribuire a cambiare l' idea che gli italiani hanno del suo popolo. Non ne condivide l' ottimismo il regista, il debuttante Bobby Paunescu, a giudicare dalla galleria dei personaggi di cui popola Bucarest: campionatura [...] Vai alla recensione »
Gli italiani rapiscono i romeni per espiantare loro gli organi da vendere per i trapianti; sequestrano le donne immigrate per costringerle a prostituirsi; sono tutti, o quasi, razzisti e sono guidati da una classe politica che non è da meno quanto a xenofobia. Fa un certo effetto scoprire cosa pensano i romeni degli italiani: una serie di luoghi comuni e di pregiudizi.
Di Francesca, che ha aperto la sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, si è parlato perché uno dei suoi personaggi, rumeno come tutto il film, ha dato della "puttana" alla Mussolini e del "sindaco di merda" al veronese Flavio Tosi. È ora che se ne parli invece per quel che fa vedere: il modo in cui ci considerano all'estero, ora che la reputazione dell'Italia è quella di paese poco accogliente anche [...] Vai alla recensione »
È l'opera prima rumena che, presentata lo scorso agosto alla Mostra di Venezia, ha suscitato giuste rimostranze per il suo deciso atteggiamento antitaliano aggravato da ingiurie plateali nei confronti di una nostra parlamentare. Da un punto di vista critico, tuttavia, qualche merito ce l'ha perché il suo regista, Bobby Paunescu, ha studiato cinema negli Stati Uniti e quell'insegnamento, almeno in [...] Vai alla recensione »
Gli italiani? Brutti, sporchi e cattivi, proprio come nel film di Ettore Scola. I rumeni? Se vengono dalle nostre parti, devono stare attenti, soprattutto le donne, che corrono il rischio di essere schiavizzate e violentate. Francesca, di Bobby Paunescu, ci fa vedere le cose dal punto di vista opposto al nostro. Tutti i luoghi comuni rovesciati, in modo speculare.
L'Italia vista dalla Romania. Una terra promessa o un paese nemico dove i romeni vengono sfruttati, pestati, addirittura rapiti per rubargli gli organi? È il mix selvaggio di speranze, dicerie, leggende metropolitane che circola in Francesca, esordio di un regista romeno cresciuto a Milano e laureato a Lugano, Bobby Paunescu. In un paese serio un film così verrebbe accolto col massimo interesse.
Alla fine il film Francesca del regista rumeno Bobby Paunescu arriva nelle sale nella versione integrale, senza i tagli richiesti dalla Mussolini. Facciamo, dunque, una rapida sintesi di quel che è successo a questo film dal suo esordio veneziano (aveva aperto la sezione «Orizzonti») fino a oggi, giorno della sua uscita. La Mussolini e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, se la presero perché nel film [...] Vai alla recensione »
L'Italia vista dalla Luna, o da Marte. Comunque, da un altro pianeta, che poi così diverso non è, ma certo è messo peggio. Francesca di Bobby Paunescu, proiettato ieri, perla sezione Orizzonti, è la storia di una ragazza che segna di aprire un asilo per rumeni in Italia, per trovare un futuro migliore e dimostrare agli italiani che gli stereotipi che hanno sulle rumene sono falsi.
Perché tanto livore contro l'Italia? Di questo Francesca, scritto e diretto da un romeno, tale Bobby Paunescu, scelto come «Opening (!) Film» della sezione Orizzonti all'ultima Mostra di Venezia, i lettori hanno già sentito ampiamente parlare. Soprattutto per le battutacce, davvero gratuite, a carico dei più intransigenti avversari dell'immigrazione selvaggia.