La giovane Francesca medita di trasferirsi in Italia, con progetti a lungo termine ed ambiziosi, ma sulla sua strada incontrerà diversi ostacoli.
Bobby Păunescu dirige con stile ben preciso, sulla scia di questa scuola romena contemporanea: piani sequenza ottimamente sostenuti, macchina da presa immobile, in balìa degli eventi che le accadono di fronte, dialoghi solo all'apparenza essenziali ma, proprio per questo motivo, estremamente profondi e capaci di mostrare ciò che va oltre al semplice discorso, dove l'incertezza e la pausa assumono una funzione assolutamente centrale.
Di interesse altresì la prospettiva ribaltata del fenomeno migratorio, con l'obiettivo tutto sui migranti, e, soprattutto, l'immagine dell'Italia dalla Romania, degli italiani da parte del popolo romeno: ben lontano dal rappresentare meta sognata, idealizzata in senso positivo, si configura come tema dibattuto e sfaccettato, affrontato con cognizione di causa, grazie alla conoscenza della cronaca italiana.
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La giovane Francesca medita di trasferirsi in Italia, con progetti a lungo termine ed ambiziosi, ma sulla sua strada incontrerà diversi ostacoli.
Bobby Păunescu dirige con stile ben preciso, sulla scia di questa scuola romena contemporanea: piani sequenza ottimamente sostenuti, macchina da presa immobile, in balìa degli eventi che le accadono di fronte, dialoghi solo all'apparenza essenziali ma, proprio per questo motivo, estremamente profondi e capaci di mostrare ciò che va oltre al semplice discorso, dove l'incertezza e la pausa assumono una funzione assolutamente centrale.
Di interesse altresì la prospettiva ribaltata del fenomeno migratorio, con l'obiettivo tutto sui migranti, e, soprattutto, l'immagine dell'Italia dalla Romania, degli italiani da parte del popolo romeno: ben lontano dal rappresentare meta sognata, idealizzata in senso positivo, si configura come tema dibattuto e sfaccettato, affrontato con cognizione di causa, grazie alla conoscenza della cronaca italiana.
Păunescu dunque mette in scena un dramma profondo, nel quale si respira costantemente il disagio, dove la tensione, il timore dell'altro, viene reso con maestria, in un crescendo mirabile.
Ottima la scelta del cast, con i volti giusti nel ruolo giusto, ed una recitazione che non delude affatto, anche se avremmo gradito una parte maggiormente rilevante per il bravo Teodor Corban.
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