Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Germania, Italia |
Durata | 154 minuti |
Regia di | Gaspar Noé |
Attori | Nathaniel Brown, Cyril Roy, Olly Alexander, Masato Tanno, Emily Alyn Lind, Jesse Kuhn, Stuart Miller (II), Emi Takeuchi, Janice Béliveau-Sicotte, Sakiko Fukuhara, Nobu Imai, Ed Spear, Sara Stockbridge Paz de la Huerta. |
Uscita | venerdì 9 dicembre 2011 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 1,98 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 gennaio 2017
Il ventenne Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. In Italia al Box Office Enter the Void ha incassato 8 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Il ventenne Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. Una notte Oscar si reca in un locale per concludere un affare, ma gli agenti di polizia lo stanno aspettando per arrestarlo e nella colluttazione che ne segue parte accidentalmente un colpo. Oscar muore ma riemergono le memorie del passato, tra queste spiccano la morte dei genitori avvenuta in un incidente d'auto quando aveva solo cinque anni e la promessa fatta alla sorella di non abbandonarla mai.
Gaspar Noé ha colpito ancora. Uno dei più supponenti e narcisistici registi del cinema non solo francese ma mondiale, dopo lo scandalo annunciato di Irreversible torna a provocare in maniera totalmente sterile. Non avendo una storia degna di questo nome a cui affidarsi e non essendo uno di quei Maestri del Cinema in grado di trasformare un'assenza di soggetto in un'esperienza artistica di alto livello, il regista francese torna ad applicare le regolette che presiedevano alla realizzazione del suo precedente lungometraggio. Musica pulsante, luci al neon, acrobatici movimenti di macchina e scene che vorrebbero provocare sconcerto e muovono invece solo al riso o allo sbadiglio.
Perché la ripetizione del già detto protratta per la durata di 150 minuti si traduce in un'autoreferenzialità iperbolica a cui nulla, neppure alcune inquadrature ad effetto, possono porre rimedio. Noé, pretendendo anche di farci la morale, si ammira nello specchio del suo cinema. Rischia di ritrovarcisi sempre più solo.
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Più leggo i "recensori ufficiali" di mymovies e più mi rendo conto che devono essere stati scelti in mezzo a un manipolo di scommettitori su combattimenti tra galli. Enter the void è un film controverso, che può non piacere, ma che senza ombra di dubbio offre un'esperienza cinematografica differente da quella offerta dalla normale programmazione delle sale [...] Vai alla recensione »
In collaborazione con Orietta Anibaldi Da un punto di vista che però non è quello d'Oscar o di Noé, più arrosto che fumo. A differenza di tanti commenti, abbiamo provato maggior fascino per la 3a parte del film, e un fascino irresistibile. Prendendo in considerazione solo l'ultim'ora ed escludendo l'epilogo, lo giudichiamo un capolavoro nella storia [...] Vai alla recensione »
Noè torna, ancora più immenso, unico e sorprendente. Un'opera d'arte rara ed inimitabile, con una grandezza che solo chi il cinema lo ama e lo sa fare davvero può donargli. Piani sequenza infiniti, situazioni estreme e fotografia eccezionale. Le scene sono anche stavolta coreografate magicamente. Un 'Irreversible' evoluto alla massima potenza, all'avanguardia [...] Vai alla recensione »
Rare volte nella storia del cinema si sono visti film talmente all’avanguardia e tanto coraggiosi da lasciare gli spettatori sbigottiti e deliziosamente confusi, uno di questi è senza dubbio il capolavoro 2001:Odissea nello Spazio di Kubrick, un altro, appartenente al più recente passato, potrebbe essere il geniale Inland Empire di Lynch.
E' una trasposizione cinematografica in chiave moderna, del bardo tibetano, quindi e' gia' di per se' stesso, un film coraggioso; la chiave di lettura fornita da Noe', personalmente mi e' molto piaciuta, non e' facile, trasporre un argomento cosi' complesso e sfaccettato, in maniera cosi' fluida, la durata del film, non si avverte, perche' l'abilita' del regista, sta prpoprio nel riuscire a condurre [...] Vai alla recensione »
Un eccentrico e provocante Gaspar Noè ci proietta in una Tokyo contorniata di colori e luci psichedeliche in un'opera che fonde un forte spirito di sperimentalismo cinematografico insieme all'illuminazione di un viaggio che prende l'anima e che rischia di portarla via , lasciandola intrappolata nello schermo. L'azzardo del film ,per larghe parti girato in prima persona, si dimostra [...] Vai alla recensione »
Considerate un banale film sulla droga e sul disagio adolescenziale, riempitelo di sesso e condite il tutto con un pizzico di filosofia buddista, e sarete ben lontani dall'avere le chiavi di lettura per questo film. E' un film immenso. A partire dal modo in cui è girato: non c'è una scena in cui sia trascurato l'impatto visivo della stessa, con l'inizio del film girato in prima persona, e il resto [...] Vai alla recensione »
Il film si apre con dei titoli di testa magnifici, confusionari, frettolosi e stereoscopici, che rendono lo spettatore quasi epilettico e lo catapultano attraverso la parola "Enter" (entrare) in una vicenda che definire insolita sarebbe un eufemismo: infatti troviamo il giovane Oscar, spacciatore che riempe le sue giornate "vuote" (void) con trip psichedelici [...] Vai alla recensione »
Fin dai titoli di testa si capisce subito che Enter The Void non è un film comune. Gaspar Noè affronta la pellicola libero da compromessi e aggredisce lo spettatore attraverso un'esperienza diversa rispetto ai classici canoni del cinema. La trama che il regista vuole raccontare è in realtà piuttosto banale e già vista. Ma la scelte che ruotano attorno al punto di vista donano a questo lavoro un fascino [...] Vai alla recensione »
Escludendo le differenze di trama,è lo stesso identico discorso di "Irreversible".Ancora una volta una vicenda tragica(qui con svolta soprannaturale)diventa il pretesto per un'overdose di virtuosismi con la macchina da presa(audaci e inutili),interminabili siparietti psichedelici,punti di vista di ogni tipo(incluso un orgasmo ripreso "dall'interno"),luci colorate [...] Vai alla recensione »
Una delle più grandi delusioni della mia vita, questo film scritto e diretto da Gaspar Noè, un regista che ho amato. Enter the Void fa schifo a un livello che ha dell'incredibile, soprattutto, ma non solo, perché è - e non avrei mai immaginato dire questo di un film - troppo lungo. Quasi tre ore di nulla. E l'inizio è così buono! Il film si apre con Oscar, interpretato da esordiente Nathaniel Brown, [...] Vai alla recensione »
Difficile arrivare a dirlo... ma "Enter the Void" di Gaspar Noé è forse il peggior film visto negli ultimi anni e uno dei peggiori film mai visti in vita mia! Definito "il manifesto psichedelico del regista", è un film inutilmente provocante, lungo fino all'inverosimile, prevedibile, scontato, risibile.
per ora non griderei al capolavoro, mi sembra una di quelle opere le quali hanno bisogno di essere assorbite e digerite prima di averne un giudizio atarassico. a freddo, semplice dire che si tratta di un film facilmente riassumibile nell'aggettivo lisergico, in senso lato metaforico figurativo. un'esperienza visiva del tutto particolare, ma la mancanza di un soggetto forte e tra i continui [...] Vai alla recensione »
Premessa: mi accodo a Stavro, i recensori di mymovies sono imbarazzanti, probabilmente il signor Giancarlo Zappoli non l'ha nemmeno visto, o se l'ha visto, beh, non trovo giustificazioni per la sua pochezza umana, davvero (e il film può anche non piacere, certo, è davvero impegnativo e in certi punti sgangherato, ma....) Detto questo, potrei scrivere centinaia di frasi deliranti su questo film, ma [...] Vai alla recensione »
Gentile Sig. Zappoli Le confesso di non sapere esattamente come esprimere quello che voglio dire. La farò breve, dunque: si rende conto di essere un reazionario? Non c'è film coraggioso che lei apprezzi. Non c'è giovane regista per cui lei provi ammirazione. Il suo sembra un piacere sadico nello stroncare con il voto minimo ciò che alla nuova generazione di spettatori [...] Vai alla recensione »
Al termine ti domandi se sei tu ad aver visto i lfilm o se è il film che ti ha scrotato nel profondo.
Sono un grande e fedele sostenitore di MyMovies (lo leggo praticamente tutti i giorni, anche per lavoro: gestisco una bibliomediateca). La lettura di questa critica però, dopo la visione del film, mi fa cascare le braccia assai. "Enter the void" è uno dei film più originali, curati e raffinati che ho visto ultimamente. La sceneggiatura, a dispetto di questo critico da strapazzo, è sorprendente, il [...] Vai alla recensione »
Ho 14 anni , ho visto questo film ieri in tarda nottata e per me e molto difficile da valutare . E sicuramente un film estremo e visionari che a me e sembrato lento e motoma molto pesante . Alcuni l hanno paragonato a 2001 Odissea nello Spazio anche per le immagini che fanno vedere quello che il protagonista Oscar vede dopo essersi drogato ovvero l effetto della droga.
Qui non si parla di una coppia di fidanzatini/sposini perfettini come in Ghost, ma di una coppia fratello sorella ai margini della società (ed oltretutto di una società diversissima di quella della loro origine). Questi due fratelli, che hanno perso in tenera età i genitori, sono legati da un legame morboso, e, quando lui muore, ucciso dalla polizia per non lasciarla e così [...] Vai alla recensione »
Sono totalmente d'accordo con la recensione del sito. Il film è meno che mediocre, ridicolo a tratti, solo chi pensa di essere decisamente un "figo"controcorrente può averlo apprezzato. Sicuramente voi non ricorderete il video dei Prodigy "smack my bitch up" , ok, era fantastico, di un certo Guy Ritchie..., andatevelo a vedere e riconsiderate le vostre puerili acclamazioni a questo ridicolo film... [...] Vai alla recensione »
Per una persona che come me studia cinema ci sono delle caratteristiche nella regia di Gaspar Noè (come la camera da presa fluttuante o i lunghi piani sequenza) che lo rendono insuperabile. Dopo aver visto (ed amato) Irreversible non posso perdermi questa nuova opera visionaria! In più ho letto che su www.ownair.it, in video on demand, è possibile vedere la versione integrale (e in lingua originale!) [...] Vai alla recensione »
da vedere, difficile da spiegare...i commenti gia espressi dicono tutto (tranne quello di giancarlo)
Non voglio sprecare troppe parole e se prima ero in dubbio, questo film (film?) ha confermato la mia opinione su questo regista: un grande bluff. Ps. Questa pellicola è in realtà composta da due film: uno si intitola "Le fantastiche visioni di Oscar" e l'altro "La nuca di Oscar"...:-)
Mai visto nulla del genere e questa volta è proprio vero. Ho scoperto casualmete questo film, criticato dai 50enni abituati a dialoghi e a ritmi da Casablanca, al cinema classico e al classico prodotto confezionato. No. Stavolta mi sono trovato davanti a qualcosa di unico nel suo genere, un racconto in prima persona che ti prende dalla poltrona e ti scaraventa dentro al film.
Buona la pellicola, la fotografia. L'italiano o francese amico del protagonista è un personaggio che mi è parso molto vivo, come se fosse una persona che conosco. Noir, drammatico. Un viaggio nell'aldilà (o nel di dentro) che illustra la miseria umana, nel tenore finto delle luci a giorno nelle notti di Tokio. Il viaggio etereo in soggettiva ha sortito su di me l'effetto [...] Vai alla recensione »
Gaspar Noè è il mago dei piani-sequenza, questo si capiva anche da "Irreversible", ma ciò non basta a mandare avanti un film. Le prospettive che il regista sceglie per "Enter the Void" - soggettive, riprese dall'alto, inquadrature che sembrano non avere confini spaziali - fanno assomigliare questo film ad un videogioco colorato, con una grafica perfetta [...] Vai alla recensione »
puro cinema! a giancarlo... mi sa che hai una visione del cinema moolto superficiale.... quali sono i tuoi film preferiti? tanto per individuare il range della tua visione.
da vedere, difficile da spiegare...i commenti gia espressi dicono tutto (tranne quello di giancarlo)
E magari i film della Marvel ne hanno 4. Ma chi scrive per Mymovies cosa fuma? La dmt?
Il film è girato tutto in POV, nel vero senso del termine. Tant'è che finchè il protagonista è vivo, quando sbatte le palpebre, lo schermo si fa nero. Poi quando muore iniziano una serie di carrellate dall'alto, segnate da riprese velocissime, luci pulsate stile discoteca, personaggi che spuntano fuori di contnuo.
Di questi codiddetti film e ci piazzo pure "Shame" ne possiamo fare tranquillamente a meno. Il cinema è RACCONTO..non datata sperimentazione underground francese o inglese che sia....anche se gli inglesi, in queste cose, sono più interessanti..d'altronde ne hanno di campionario.
sono d'accordo con Stavro, soprattutto per quanto riguarda la sua prima riga.
Gaspar Noè è argentino, non è francese.
...quando al termine del film ho scoperto di non essere solo. Ho espresso questa teoria nel mio libro riconoscendo la vacuità della medesima. Poi me la sono vista scorrere avanti nel film di Noé; diamine, siamo almeno in due a vederla! L'energia del nostro essere si perpetua, vita, su vita. Questo ho visto e questo è quello che penso.
commentare un film come questo dipende dal punto di vista con il quale si vuol vedere: dal mero disagio cognitivo oppure ad un'opera quasi perfetta,sondando l'effimero quanto mai biasimevole e decadente animo umano,non è mai comodo discernere tra ciò che è bene o male,tra la negletta verità oltre l'apparenza e la sordida ridda di giudizio con la quale censurare questa storia.
Per come è girato. Non entro nel merito della realtà degradata e tragica che il film descrive ma per L'OCCHIO è DAVVERO INSALUBRE. Sono dovuta uscire prima dalla sala talmente la cinepresa era fastidiosa...parti lunghissime che potevano essere accorciate.Pardon, e mi cancellerete pure questo commento, visto che è il secondo,...sembra girato da uno strafatto. Ma de gustibus....
Ha molto dell'estetica videoclippara: un lungo tour-de-force tecnico e formale attorno a poco più di una boutade. Lo trovo un film sostanzialmente vuoto: sotto il gran vestito, niente.
Il y a presque un an, au Festival de Cannes, Enter the Void a été projeté par un après-midi ensoleillé. C'est peu de dire que le film avait irrité une bonne partie du public - à laquelle adhérait le signataire. Interminable et répétitif, à la fois confus et simpliste, Enter the Void porte ses défauts avec l'air crâne d'un garnement qui vient de faire de très grosses bêtises.
Gaspar Noé lo sognava da anni questo che lui stesso definisce il suo «melò psichedelico». Peccato però che la psichedelia riguarda (forse) solo l'elenco di droghe snocciolato dal suo protagonista, ragazzino con trauma infantile che vive a Tokyo spacciando ecstasy e altri invenzioni sintetiche, notturno, amato dall'amico del cuore che lo tradirà perché non può perdonargli di avere preferito ai suoi [...] Vai alla recensione »
Presentato a Cannes nel 2009, il film di Gaspar Noé ha irritato buona parte del pubblico. Interminabile e ripetitivo, confuso e al tempo stesso semplicistico, Enter the void si porta appresso i suoi difetti con l’aria tronfia di una piccola peste che sa di averne combinata una grossa. Un anno dopo Noé ha presentato la versione definitiva di Enter the void, più corto di una decina di minuti e rimontato. [...] Vai alla recensione »
While mainstream, mind-bending blockbusters such as "Inception" light Hollywood's fire, French art-house bad boy Gaspar Noé throws down his own gauntlet with the spectacular head trip "Enter the Void." The Argentina-born Noé last divided filmgoers with the assaultive and gimmicky "Irréversible," notorious for a one-shot rape scene that lasted eight minutes.
Gaspar Noè è il ragazzaccio di Irréversible, il film scandalo di Cannes dove la Bellucci fu stuprata. Con Enter the Void alza il tiro delle ambizioni, ispirandosi al Libro tibetano dei morti per giustificare l’uso di quegli insistiti, ondivaghi movimenti di camera che tanto ama e tanto fisico sconcerto creano negli spettatori più sensibili. Ambientata a Tokyo, la pellicola è girata infatti sulla soggettiva [...] Vai alla recensione »
Oscar e la sorellina vanno a Tokyo. Uno vende droga, l’altra fa la spogliarellista. Durante una collurtazione con la polizia il ventenne muore ma deve tener fede alla promessa fatta a Linda di non abbandonarla mai; così rimane al mondo come spettro. Peccato, però, che non ci sia un esorcista in sala per far finire questo film ahbondantemente prima delle due due ore e mezza di durata.