germi86
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mercoledì 3 marzo 2010
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storia di hanna
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Il film è fatto bene,bravi gli attori,ma la winslet batte di gran lunga Fiennes,anche per via del personaggio che interpreta,molto più complesso,e con un passato molto misterioso che con l'andare avanti e a distanza di anni il film spiega in maniera accurata.Un'altra storia sulla seconda guerra mondiale,sui tedeschi,sullo sterminio,ma raccontata in modo diverso.Bello,ma lento.
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wolvie
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martedì 26 gennaio 2010
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il male come nulla
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Grande rispetto per un'attrice come la Winslet che non ha paura di imbruttirsi e di mostrare il suo corpo per quello che è,riuscendo a recidere qualsiasi corda emotiva tra spettatore e questa tedesca analfabeta.Dimostrando ancora una volta come il male non sia eclatante o avvincente, il nulla della mente,del corpo,del pensiero del rimorso della coscienza,si ripiega e fa ripiegare su se stessi,concentrandosi solo su quello che altri dicono che sia lecito.Sulla sceneggiatura penso che si sia fatto un passo indietro rispetto a "The Hours" perchè ad una prima visione si potrebbe pensare che un ragazzo di quindici anni non può rimanere coinvolto fino a quel punto e sconvolgere la sua vita affettiva rendendola totalmente anafettiva,perchè? La risposta arriva dopo avere digerito il film,non è il singolo ragazzo ma l'aver capito di avere fatto parte di quel mondo di carnefici senza avere espiato con la morte o con l'annullamento dell'essere razionale la sua colpa sentimentale che lo fa essere un tedesco che ha vissuto da ebreo,un essere educato ad un sentimento sterile,dove anche lui poteva, spazio temporalmente, essere stato usato e poi gettato in un forno.
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Grande rispetto per un'attrice come la Winslet che non ha paura di imbruttirsi e di mostrare il suo corpo per quello che è,riuscendo a recidere qualsiasi corda emotiva tra spettatore e questa tedesca analfabeta.Dimostrando ancora una volta come il male non sia eclatante o avvincente, il nulla della mente,del corpo,del pensiero del rimorso della coscienza,si ripiega e fa ripiegare su se stessi,concentrandosi solo su quello che altri dicono che sia lecito.Sulla sceneggiatura penso che si sia fatto un passo indietro rispetto a "The Hours" perchè ad una prima visione si potrebbe pensare che un ragazzo di quindici anni non può rimanere coinvolto fino a quel punto e sconvolgere la sua vita affettiva rendendola totalmente anafettiva,perchè? La risposta arriva dopo avere digerito il film,non è il singolo ragazzo ma l'aver capito di avere fatto parte di quel mondo di carnefici senza avere espiato con la morte o con l'annullamento dell'essere razionale la sua colpa sentimentale che lo fa essere un tedesco che ha vissuto da ebreo,un essere educato ad un sentimento sterile,dove anche lui poteva, spazio temporalmente, essere stato usato e poi gettato in un forno.Molto più interessante il dibattito sulla sceneggiatura più che le immagini,anche se è difficile non emozionarsi di fronte al lungo cammino solitario dentro Aushwitz,o la presa di posizione di Lena Olin,figlia dell'unica sopravvissuta quando dice :"Non cerchi risposte nei campi".
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roberta gilmore
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venerdì 22 gennaio 2010
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non il solito film sull'olocausto
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film stupendo al pari del romanzo (e al giorno d'oggi è molto arduo essere al pari con la poesia che solo la letteratura può trasmettere), ottimi attori, bravissima kate winslet, la storia è interessantissima e protagonista del film è l'amore, la vergogna per la propria ignoranza, il senso di colpa, la paura della solitudine. non il solito film sull'olocausto. davvero bellissimo e commuovente.
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ivan91
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venerdì 18 dicembre 2009
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bellismo film sull olocausto
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Bellissimo film che arriva fino al cuore e all' anima commmuovendoci:e meritato l'oscar per la winslet davvero superba regala una delle sue migliori interpretazioni: doloroso per il tema trattato, quello dell olocausto emozionante e commuovente, uno dei migliori film degli ultimi anni: da vedere assolutamente perchè fa riflettere.
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saix91
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mercoledì 11 novembre 2009
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non c'entra col film
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Qualcuno sa spiegarmi come ha fatto kate winslet, per lo stesso ruolo nello stesso film, a vincere il golden globe come miglior attrice NON PROTAGONISTA e l'oscar come miglior attrice PROTAGONISTA?
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alesya
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domenica 27 settembre 2009
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il peso della verità
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per un film come "the reader" trovare le parole giuste è cosa alquanto ardua se non impossibile:impossibile è infatti riuscire a trovare una scappatoia fra le innumerevoli chiavi di lettura e i prurigginosi interrogativi che la pellicola mette in luce,domande che richiedono risposte che nessun essere umano può essere in grado di dare.al di là di tutti gli scandali che il film ci presenta e al di là soprattutto della relazione fra michael e hanna ,che a mio parere se pur messa in bella vista è la cosa alla quale meno dovremmo attaccare il nostro sconvolgimento,ciò che davvero ci attanaglia è il peso della verità.una verità che ci costringe ad esaminare i singoli casi,una verità che ci costringe a vedere che il nazismo non è stato solo il prodotto di menti malate ma anche e soprattutto di ignoranza.
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per un film come "the reader" trovare le parole giuste è cosa alquanto ardua se non impossibile:impossibile è infatti riuscire a trovare una scappatoia fra le innumerevoli chiavi di lettura e i prurigginosi interrogativi che la pellicola mette in luce,domande che richiedono risposte che nessun essere umano può essere in grado di dare.al di là di tutti gli scandali che il film ci presenta e al di là soprattutto della relazione fra michael e hanna ,che a mio parere se pur messa in bella vista è la cosa alla quale meno dovremmo attaccare il nostro sconvolgimento,ciò che davvero ci attanaglia è il peso della verità.una verità che ci costringe ad esaminare i singoli casi,una verità che ci costringe a vedere che il nazismo non è stato solo il prodotto di menti malate ma anche e soprattutto di ignoranza.un'ignoranza celata ,nascosta per vergogna come quella di hanna.ma la linea di demarcazione fra ciò che lecito ignorare e ciò che è disumano non comprendere è sottile al di là di ogni limite,come la linea fra ciò che sembra legalmente giusto e ciò che moralmente non lo è.fino a che punto una legge può essere applicata?fino a che punto un'ordine può essere eseguito senza discutere?se un giudice applica la legge agisce correttamente dal punto di vista legale le sue responsabilità morali sono intoccabili?tanti interrogativi,tante domande senza risposta.il vero problema è che cercare di rispondere vuol dire cercare di capire e non si può rischiare di trovare una giustificazione a una delle pagine più nere della storia.al di là di tutti i quesiti etici che scatena dentro di noi "the reader" è fondamentalmente un film sui sentimenti.quelli di michael ,giovane ragazzo appassionato che con tutta l'incoscienza della giovinezza si lancia nella relazione con hanna,sconvolgendo il suo stesso equilibrio di adolescente,e quelli di hanna,incapace di leggere e di provare calore finchè la consapevolezza delle sue azioni successivamente raggiunta non le fa comprendere che le sue colpe sono imperdonabili per arrivare poi all'estremo gesto senza redenzione.un film doloroso ,inquietante.bellissimo.
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pcologo
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venerdì 25 settembre 2009
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particolare importante
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Il film non chiarisce un particolare importante, che seppur si possa intuire, non è di immediata comprensione.
Il libro lo spiega chiaramente. Perchè Hanna lascia la città e Michael all'improvviso? La spiegazione viene in seguito : la vergogna per il proprio stato di analfabeta gli impedisce di accettare il posto di impiegato e questo sentimento è più forte di qualsiasi altro, al punto da distruggere la propria esistenza.
Misteriose rimangono,a mio giudizio, le ragioni del suicidio e, a mio giudizio, non coerenti con il personaggio come si manifesta nel corso della vicenda.
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(di ceciliacor)
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ivan91
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martedì 22 settembre 2009
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toccante e profondo
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Bellissimo e toccante fim interpretato dalla magnifica kate winslet che finalalmente vince l'oscar come miglior attrice ed e ambientato dopo la fine della 2 guerra mondiale
Questa storia parla di un rapporto tra micheal e hanna, una donna che ha il doppio dei suoi anni, questo rapporto si trasforma in qualcosa di molto profondo quando micheal legge ad Hanna alcuni libri ma lei alcuni giorni dopo scompare misterisamente lasciando il ragazzo confuso e addolrato.Otto anni piu tardi Micheal e diventato studente di legge e segue i processi contro in crimini nazisti ed è sconvolto nel vedre hanna tornare sulla sua vita questa volta per essere accusata di aver ucciso 300 ebrei durante la guerra(lei era una delle SS)ma micheal scoprirà un terrbile segreto che cambierà per sempre la sua vita e quella di hanna.
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Bellissimo e toccante fim interpretato dalla magnifica kate winslet che finalalmente vince l'oscar come miglior attrice ed e ambientato dopo la fine della 2 guerra mondiale
Questa storia parla di un rapporto tra micheal e hanna, una donna che ha il doppio dei suoi anni, questo rapporto si trasforma in qualcosa di molto profondo quando micheal legge ad Hanna alcuni libri ma lei alcuni giorni dopo scompare misterisamente lasciando il ragazzo confuso e addolrato.Otto anni piu tardi Micheal e diventato studente di legge e segue i processi contro in crimini nazisti ed è sconvolto nel vedre hanna tornare sulla sua vita questa volta per essere accusata di aver ucciso 300 ebrei durante la guerra(lei era una delle SS)ma micheal scoprirà un terrbile segreto che cambierà per sempre la sua vita e quella di hanna.
In definitiva un film che deve esssere visto a cuore aperto e sopratutto senza pregiudizi,ed apprezzarne la belleza e la braura degli interpreti a cominciare dalla bella kate winslet fino ad arrivare a ralph fiennes, non e il solito film sull olocausto ma racconta anche che il passato per quanto crudele sia non si puo dimenticare ed e anche una storia sulla riconciliazione con una persona che nel bene e nel male ha fatto parte della sua vita
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lisbeth
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domenica 30 agosto 2009
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un amore fra i libri e le tragedie della storia
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Una storia, quella di Hanna e Michael, che scorre lungo piani narrativi alternati,in una Berlino a cavallo fra gli anni cinquanta e novanta,con intersezioni che, mentre costruiscono l'intreccio della vicenda privata dei due protagonisti, la proiettano sullo sfondo di una Germania alle prese con la necessità di fare i conti col proprio passato.The reader non nasce però come film di confronto con la storia recente, anzi. Questa c'è, e ne costituisce la colonna portante,ne determina gli esiti drammatici, ma quello che rimane costantemente in primo piano sulla scena è lo scavo nelle pieghe profonde di una relazione complessa fra i due protagonisti, in cui si esaltano tutte le componenti fondanti del rapporto uomo/donna.
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Una storia, quella di Hanna e Michael, che scorre lungo piani narrativi alternati,in una Berlino a cavallo fra gli anni cinquanta e novanta,con intersezioni che, mentre costruiscono l'intreccio della vicenda privata dei due protagonisti, la proiettano sullo sfondo di una Germania alle prese con la necessità di fare i conti col proprio passato.The reader non nasce però come film di confronto con la storia recente, anzi. Questa c'è, e ne costituisce la colonna portante,ne determina gli esiti drammatici, ma quello che rimane costantemente in primo piano sulla scena è lo scavo nelle pieghe profonde di una relazione complessa fra i due protagonisti, in cui si esaltano tutte le componenti fondanti del rapporto uomo/donna. Michael è un quindicenne che nell'arco di un'estate vive un'intensa storia,nata sulle prime solo come attrazione sessuale, con Hanne, molto più matura di lui e stupefacente nell'abbandono assolutamente naturale a questo legame. Per misteriose alchimie, fra queste due nature così diverse per cultura, età e provenienza sociale, si consolida un legame profondo che resterà sempre sullo sfondo delle loro vite, anche quando le strade divergeranno completamente. Lei è una donna sola,incolta, di scarsi mezzi, di modi bruschi, ma capace di improvvisi slanci di tenerezza, quasi materni; lui è uno studente borghese, di solidi studi e ben precise passioni letterarie.Per lui questo amore sarà il lirico abbandono alla gioia della scoperta e della pienezza di vita; per lei, ed è qui la particolarità del film,sarà la scoperta di quel mondo di libri che il giovane amante le legge prima dell'amore e che la coinvolgeranno in una fascinazione intensa, addirittura iniziatica. C'è nel personaggio di Hanne una purezza e un'autenticità sconvolgenti, che l'interpretazione della Winslet, superlativa, misurata, l'anima nei suoi occhi e la passione in tutti suoi gesti di donna smarrita. riesce a tradurre con piena padronanza di modi, espressioni, sguardi. Alll'analfabeta Hanne quelle letture aprono mondi in cui s'immerge totalmente, e l'amore per i due diventa alla fine il coronamento di un'esperienza sostanzialmente estetica.La vicenda ha poi i suoi sviluppi,si arriva all'epilogo che concede forse un po' troppo al politically correct (del resto,quando si fanno film che scorrono su certi binari segnati dalla storia tragica del '900 è quasi un obbligo), ma l'incanto che resta è tutto in quel legame, che supera gli anni e le tragedie, di due amanti che leggono e che ascoltano le storie di Odisseo, della Signora col cagnolino e mille altre ancora.Un mondo di pensieri e parole in cui una donna che non sa leggere nè scrivere, che sembra venuta dal nulla e sparire nel nulla, trova il senso vero della sua vita, e a questo sentimento così totalizzante sarà capace di sacrificare se stessa fino in fondo.
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