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Michael, in fondo, ha sempre continuato ad amare Hanna, che č stata, in assoluto, il suo primo vero e pių grande amore. Quando scopre il crimine di cui si č macchiata, commesso quando lei era appena ventenne, dapprima rimane incredulo e, successivamente, diventa un severo giudice. Una cosa che pochi mettono in evidenza, infatti, č che lui, se volesse, potrebbe parzialmente salvare Hanna. Infatti lui solo sa che Hanna č totalmente analfabeta e che, quindi, non poteva aver poteri decisionali circa la strage e, materialmente, non poteva aver redatto il rapporto del crimine ai suoi superiori. Invece Hanna viene condannata all'ergastolo, mentre le altre cinque donne imputate vengono condannate, ognuna, a soli quattro anni di reclusione. Lei stessa non fa nulla per scagionarsi, almeno parzialmente, e forse lo fa perchč vuole espiare le proprie colpe scontando una pena molto pių grave di quella che i giudici le avrebbero potuto comminare. Michael vorrebbe sentirsi tranquillo perchč, secondo lui, Hanna ha meritato il massimo della pena ma, nello stesso tempo, si sente in colpa per non aver fatto nulla in sua difesa. Per ben venti anni non trova il coraggio per andarla a trovare, almeno una volta, in carcere. Si limita solo a farle pervenire cassette registrate con la sua voce. Si commuove soltanto dopo la morte di Hanna, quando viene a sapere che lei ha voluto lasciare tutti i suoi risparmi alla figlia dell'unica scampata all'olocausto. E' troppo poco per un amante! Lei, del resto, non sembra essere del tutto pentita del proprio gesto, che, forse, rifarebbe, in base ad un innato, kantiano, senso del dovere. E' solo dispiaciuta per le conseguenze di ciō che ha fatto, ma non del gesto in se. Brava la Winslet ma, forse, l'oscar č un premio un po' troppo eccessivo
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